eraserhead regia di David Lynch USA 1977
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eraserhead (1977)

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locandina del film ERASERHEAD

Titolo Originale: ERASERHEAD

RegiaDavid Lynch

InterpretiJack Nance, Charlotte Stewart, Allen Joseph, Jeanne Bates, Judith Roberts, Laurel Near, V. Phipps-Wilson, Jack Fisk, Jean Lange, Thomas Coulson, John Monez, Darwin Joston, T. Max Graham, Hal Landon Jr., Jennifer Chambers Lynch, Brad Keeler, Peggy Reavey, Doddie Keeler, Gill Dennis, Toby Keeler, Jack Walsh

Durata: h 1,29
NazionalitàUSA 1977
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 1977

•  Altri film di David Lynch

Trama del film Eraserhead

Un uomo stralunato e con evidenti problemi psicologici concepisce un figlio insieme alla sua compagna. Il bambino risulta essere una creatura mostruosa, ma l'uomo cerca ugualmente di allevarla.

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Voto Visitatori:   8,44 / 10 (212 voti)8,44Grafico
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Voti e commenti su Eraserhead, 212 opinioni inserite

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Attila 2  @  20/05/2017 18:39:21
   4 / 10
Non scherziamo....devo dare un voto alto per far vedere che ci capisco di cinema? Che quello che "sfugge" a molti guardando questo film io l'ho colto? Ma per piacere sembra di vedere un lungometraggio di "Cinico tv" trasmissione del Blob di Rai tre,o una puntata del "Cinema Polacco" di Petrektek e Kripstac di Zelig Circus.Un film lentissimo , un susseguirsi di "incubi" ad occhi aperti e di scene senza senso.Non do' due solo perche' il film e' di David Lynch e ho apprezzato "Velluto Blu" e "Mulholland drive" ma questo e' veramente uno strazio

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Ultima risposta 21/05/2017 21.36.47
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vinicio  @  03/12/2015 20:29:38
   8½ / 10
scusate per i commenti non in italiano perfetto, ma almeno ci provo.... è il primo e per il momento l unico film di lynch che ho visto, mi ha abbastanza scombussolato la visione, farò la figura della *****tta ma mi ha procurato un sacco di incubi e rovinato una nottata..... diciamo che il film non lascio un secondo di riposo bombardandoti di inquietudine, scene che normalmente farebbero tenerezza (come la cagnolina che allatta i suoi cuccioli) qui è quasi opprimente..... il neonato è fatto veramente molto bene e sembra una creatura viva, ma cos è realmente?? il mio personaggio preferito è la ragazza con le guance a barboncino anche se non ho ben capito cosa dovrebbe rappresentare.... film straconsigliato per chi cerca un ora e mezza di disagio

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Ultima risposta 04/12/2015 12.58.56
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Eraserhed  @  27/05/2014 13:12:15
   10 / 10
Beh, che dire, la il film che ha fatto nascere quello che per me è il più grande regista di tutti i tempi, non c'è un secondo in cui non provi tensione e un in un certo senso "delirio", obbiettivamente parlando o piace o non piace, come per la maggior parte dei film del regista dopotutto :)

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Ultima risposta 29/05/2014 00.50.11
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Beefheart  @  21/05/2014 16:42:02
   9 / 10
Che dire di Eraserhead? Ai tempi, quando lo vidi rimasi sbaccalito. Oggi come oggi non so che reazione avrei e non nascondo un certo timore all'idea di ri-cimentarmi nella visione. Se non altro perchè ne ho ancora un ricordo abbastanza vivo... A parte la follia pura della sceneggiatura, come dimenticare quel bianco e nero mega contrastato? La faccia allucinata ed allucinante di Jack Nance? Il mostriciattolo? Il tizio del pollo...? I suoni e i rumori...?!!
L'allucinazione al servizio dell'arte e viceversa.
Io consiglio di non perderlo assolutamente, ma non garantisco niente...

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Ultima risposta 21/05/2014 22.47.38
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BlueBlaster  @  19/03/2014 19:09:13
   6 / 10
Ci ho pensato varie volte negli anni se guardare o no questo esordio di Lynch...
Nonostante non disprezzi totalmente (ma neanche ne vado pazzo) i film surreali/visionari/weird o come si voglia chiamare un'opera di questo tipo...il film in questione non mi è piaciuto o meglio non è riuscito a trasmettermi molto, non mi ha intrigato e nemmeno assorto nella visione!
Nulla da togliere all'estro di Lynch ed alla rappresentazione visiva messa in scena...alcune sequenze o immagini sono senza dubbio disturbanti ma comunque sia è un film volutamente confuso e a me sinceramente prodotti così non piacciono.
Io credo, e non ce l'ho con nessuno in particolare, che molti dieci siano stati dati tanto perché il film è considerato un capolavoro ma dubito che veramente tutte quelle persone lo ritengano tale...ovviamente ci saranno moltissime persone che davvero lo hanno amato ma secondo me non tutte!
Comunque sia i messaggi di Lynch sono molteplici ed ognuno può trovarne le interpretazioni che vuole, se vuole farlo....
La mia sufficienza è solo per la bravura del regista nell'ideare certe sequenze e per lo sguardo visionario e pionieristico ma non fa per me!

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Ultima risposta 22/05/2014 16.55.16
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ferzbox  @  17/03/2014 16:31:49
   8½ / 10
Pellicola estremamente visionaria di David Lynch(come se fosse strano).

Cosa posso dire di Eraserhead?...commentarlo non è certo facile,considerando che quello che si vive lo si può associare ad un brutto sogno o alle fantasie deliranti dell'autore.
Potrei dare una mia personalissima interpretazione su questo lavoro; potrei dire che mi ha suscitato una sensazione metaforica,che quello che ne ho percepito è una versione distorta di un disagio famigliare;un uomo che per sbaglio mette incinta una donna e se ne deve prendere le proprie responsabilità...
...un uomo costretto a dover accettare il proprio bimbo "disabile" nonostante la cosa lo rattristi...
...un uomo che si lascia andare alla passione travolgente del tradimento per soffocare i propri disagi...
Un uomo che arriva al culmine della sua tolleranza,esplodendo con un folle gesto...

Potrei dire tutte queste cose e non aver capito un tubo del reale messaggio di Lynch.

Si tratta di un opera grottesca composta da una carrellata di situazioni ed immagini disturbanti.
Vedere "Eraserhead" è un tuffo nella follia umana; è un turbine di sensazioni angonscianti e deliranti dirette a regola d'arte.
Arte pura....arte di un autore che ha sempre avuto il coraggio di mostrare il suo talento registico,senza preoccuparsi di cosa partorisse la sua mente.

Si finisce di vedere il film che sembra di essersi svegliati da un'incubo affascinante....affascinante si,perchè alcune inquadrature,insieme alle scenografie ed il bianco e nero,fanno di questa pellicola una perlina immortale...

In una parola?
Pazzesco!

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Ultima risposta 17/03/2014 16.44.56
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Horrorfan1  @  12/01/2014 19:01:13
   8½ / 10
Indeciso se dargli 8 e mezzo o 9, sto sull'8 e mezzo per la eccessiva cripticità di alcune scene e per la lentezza di sviluppo del film.
Un film che ha tutte le caratteristiche degli incubi, forse più di qualunque altro film!

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Ultima risposta 12/01/2014 19.28.56
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Invia una mail all'autore del commento AnaKronista  @  12/01/2014 01:10:56
   7½ / 10
Quel "furbetto" birichino di David Lynch aveva capito sin dall'inizio della sua carriera di regista che una delle cose che potevano far lievitare l'interesse attorno ad un film ( specie se infarcito già di suo di sequenze surreali ed "oniriche" ) era quella di costruirgli intorno una "aura" leggendaria di mistero ( espediente di cui egli continuerà a servirsi praticamente lungo tutto il corso della sua carriera ) … in realtà , a mio parere , il film non è poi così tanto indecifrabile : la chiave primaria da utilizzare per comprendere la trama narrativa , i contenuti "filosofici" , ed anche gli aspetti espressivi artistici di Eraserhead è semplicemente quella di focalizzare un po' di più l'attenzione sugli elementi autobiografici del regista , all'interno dei quali sono compresi sia gli avvenimenti di vita reale ( ovvero la sua precaria situazione economica , le momentanee frustrazioni delle sue aspirazioni artistiche giovanili , le esperienze di vita difficili nell'opprimente ambiente di Philadelphia , la relazione con la prima moglie Peggy e soprattutto i problemi avuti dalla prima figlia Jennifer dopo la nascita – guarda caso ! ) , sia i gusti e le preferenze personali del giovane Lynch in materia cinematografica ed artistica in generale ; tutti elementi di cui ( toh , guardacaso) è facile ritrovare ampie tracce disseminate all'interno della pellicola ( per citare qualcuna di queste in breve : l' espressionismo tedesco e il surrealismo francese nella cinematografia di fine anni '20 – la letteratura di Kafka e di Gogol - la psicologia freudiana - le arti figurative delle avanguardie surrealiste , etc.etc. ) …
In quanto al famoso sottofondo sonoro inquietante e misterioso , a me personalmente ricorda piuttosto da vicino le sequenze iniziali de " il deserto rosso " di Michelangelo Antonioni … tanto più che di riferimenti all'alienazione post-industriale dei luoghi e dei personaggi anche in questo primo film di Lynch ce ne sono parecchi … dite che è una similitudine troppo azzardata ?

Ah , a proposito … la famosa frase "chiave" della Bibbia , su cui ovviamente il nostro caro e "furbetto" David ha costruito un'altra delle sue leggende ( di pulcinella ) io la conosco …

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Ultima risposta 11/08/2014 01.28.39
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  21/12/2013 03:24:10
   7½ / 10
Un delirio di immagini che dall'inizio alla fine ipnotizza letteralmente lo spettatore.
Un film con i connotati di un sogno/incubo vero e proprio, visionario, surreale e bizzarro come pochi (anzi pochissimi), opera prima di un regista geniale e folle allo stesso tempo che d'ora in avanti sarà sulla bocca di tutti i cinefili del mondo.

Voto in base alla mia prima ed unica visione (2006 c.a.).
Allucinante.


Nota: in una piccola parte troviamo il compianto Darwin Joston (Napoleone Wilson in "Distretto 13" di Carpenter).

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Ultima risposta 21/12/2013 04.08.11
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Invia una mail all'autore del commento calatrera  @  09/12/2013 22:14:22
   9 / 10
Il film - a mio modesto parere- è l' illustrazione grafica di come diventi una mente vittima di abusi sessuali incestuosi infantili.

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Ultima risposta 18/02/2016 17.21.20
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sheratan  @  02/05/2013 12:12:02
   1 / 10
Ho aspettato un giorno prima di pronunciarmi cosi negativmante su questo film, ho cercato di trovare qualcosa di positivo, ma non ci sono riuscito, posso definirlo con certezza, tra i film più brutti e soprattutto più inutili mai visti in vita mia, purtroppo sono stato ingannato dalla media cosi alta, ed ingenuamente non avevo riflettuto sul fatto, che trattandosi del "maestro" Lynch , la stragrande maggioranza di voi, si è detta : "questo film non può fare ******, è di lynch, deve essere assolutamente un capolavoro" ed esce fuori questo risultato

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Ultima risposta 18/02/2016 17.24.27
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Charlie Firpo  @  12/02/2013 12:39:33
   6 / 10
Come molti lavori di David Lynch è un film con una media esageratamente sopravvalutata, onirico e malato nella sua esposizione, con una trama risicata all' osso ed è pure disgustante specie l'insistenza sulla creatura o larva o come volete chiamarla, l'unica nota di merito o l'ancora di salvataggio per la sufficienza è la mano ferma del regista, la fotografia e la scenografia che comunque quando si ritraggono luoghi squallidi questi si sà fanno sempre un certo effetto, e ancora l'originalità di alcune inquadrature.

Un film furbo fatto per esordire stupendo lo spettatore , in definitiva si può anche vedere, ma alla fine del baraccone ci si domanda " Se non lo vedevo era lo stesso ! "

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Ultima risposta 12/02/2013 19.04.48
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Badu D. Lynch  @  28/01/2013 09:31:14
   9½ / 10
La rappresentazione perfetta di un incubo. Il Lynch più spirituale e (forse appunto per questa spiritualità ermetica), allo stesso tempo, il più disturbante e angoscioso. Un capolavoro senza tempo. Una sublime opera inquietante e, divinamente, (!) contorta.

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Ultima risposta 30/03/2013 18.34.25
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  27/09/2011 19:46:25
   9½ / 10
Un babbeo che sembra Calderoli dopo un incontro molto ravvicinato con la corrente elettrica - ma molto più intelligente - cammina per una periferia industriale per andare a casa. E' invitato a cena dalla sua compagna, e incontra i suoi (futuri?) suoceri psicolabili (v. Idioterle di Von Trier dove il maestro nordico deve aver fatto una citazione-tributo). L'annuncio della nascita di un mostruoso prematuro sconvolge gli equilibri già delicati della vicenda. Domande, dubbi, interrogativi, inquietudini: l'amante è una specie di Angelo dell'Annunciazione? La Marilyna barbuta l'unione tra l'uomo e la bestia? La carne è assassina? Il vero "mostro" è l'istituzione familiare? Sono vent'anni che volevo vedere questo film, e credo si possa dire che l'avanguardia non è mai facilmente esprimibile, e che forse le interpretazioni possono essere molteplici. Lynch - incredibile il suo primo film anticipa così ampliamente i temi e le ossessioni del "suo" futuro - crea un microcosmo di paranoie e follie che sembrano uscire da una qualsiasi mostra d'arte moderna. Il melange "tradizionalista" viene corroso anche nei suoi aspetti più rassicuranti (cfr. la musica degli anni 20") da una dimensione quasi "futurista" e visivamente ripugnante.
E' un capolavoro stilistico che mette inquietudine, e che sicuramente ha ispirato molti film successivi. La mdp spesso fissa un unico spazio dove tutto è possibile, davvero un modo strabiliante di girare.
Scena-cult il pollo meccanico che agita le sue ali.
Credo di aver visto raramente qualcosa di più stralunato e geniale

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Ultima risposta 22/11/2011 12.14.52
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Larry Filmaiolo  @  20/08/2011 10:35:54
   1 / 10
Orrendo.
L'uso del bianco e nero e la fotografia sono gli unici pregi, di scarsa consolazione, di questo sottoprodotto che a stento mi sento di definire "film". Gabbato da opinionisti che lo considerano un cult, ho acquistato a scatola chiusa il dvd, per poi beccarmi la più cocente delle delusioni.
Non avevo mai visto nulla di intero di Lynch (un pezzo di Blue Velvet, un pezzettino di Elephant Man...due opere che non sembravano affatto male). Ma con questo film, ai miei occhi il regista ha messo a nudo la sua vera e meschina natura; appartiene al genere di "artisti" che pretendono di incuriosire, interessare e forse persino di intrigare la gente proponendo su pellicola i propri deliri post-traumatici o non. Ok, forse avrei potuto sopportarlo. Si tratta di un giochetto infantile e pretenzioso, chiunque può sbagliare. Ma il peggio è che questo film, oltre ad essere una ciofeca arrogante, falsamente visionaria, e gratuitamente orrida, IN CUI NON SI CAPISCE UN *****, è anche dannatamente PALLOSO. Spero vivamente che Lynch non sia orgoglioso di questo lavoro. Spero che lo consideri un "errore di gioventù". Perchè va bene che è pazzo, va bene che molti trovano interessanti i suoi film solo perchè è pazzo e non si capisce niente, ma un minimo di buon gusto, suvvia! E anche un minimo di logica, non mi sembra di chiedere troppo, almeno sviluppare un tantino la storia.
Questo NON è un film. Per lo meno non come lo intendo io.

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Ultima risposta 09/06/2012 20.23.39
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_Hollow_  @  28/04/2011 15:36:15
   10 / 10
Capolavoro!

Ho visto un sacco di cose di Lynch, dalla serie di "Twin Peaks" fino ad arrivare a Velluto Blu, passando per "The Elephant Man" , "Memento" ecc.. tutte opere d'arte, ma questo in particolare è un film semplicemente geniale.

Tetro, onirico, orripilante, angosciante, inquietante, assurdo ... insomma ogni caratteristica peculiare dei suoi film è presente anche quì, ma elevata all'ennesima potenza grazie ad un insieme di fattori (tema, recitazione, bianco e nero, musiche ed effetti sonori).

L'ho visto al buio con un paio di cuffie ... se potete fatelo anche voi, e benvenuti in questo "dream of dark and troubling things".

"In Heaven everything is fine ..."

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Ultima risposta 03/05/2011 11.44.05
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James_Ford89  @  11/06/2010 01:24:44
   1½ / 10
Di Lynch avevo apprezzato MOLTISSIMO Una storia vera, Twin Peaks, Strade perdute e soprattutto il mio film preferito: THE ELEPHANT MAN.
Poffarbacco, oggi decido con mio fratello di vedere il suo primo lungometraggio. Eraserhead. La media altissima del film ci ha portati a questa scelta.
Scelta più sciagurata non poteva esserci, un'accozzaglia di cose buttate quà e là. Ho letto i vostri commenti e non sarò certo io a smontare questo capolavoro del cinema. Per quanto mi riguarda però è un non-sense impossibile da digerire nonostante abbia letto varie recensioni e abbia capito il significato. Salvo solo le ambientazioni e l'incontro con i suoceri all'inizio che mi ha divertito abbastanza. Qualcosa di orrendo che la mia di mente, cancellerà. Si spera. Troppo disturbante.

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Ultima risposta 01/10/2010 23.30.42
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Jh0n_Fr0m_Br0nx  @  16/05/2010 21:39:33
   8 / 10
Primo film da me visionato e dal regista realizzato del grande Lynch (scusate il gioco di parole)
Non c'è molto da dire se non che questa pelliccola molto particolare e neorealistica è veramente interessante, sebbene molto strana.

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Ultima risposta 18/05/2010 20.05.24
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chem84  @  31/03/2010 17:51:49
   10 / 10
Fin'ora Lynch era rimasto fuori dalla mia vita cinematografica, un po' per caso, un po' per scelta (volevo essere pronto per il battesimo). E finalmente si inizia con Eraserhead, un film a dir poco allucinante, dove i capelli del protagonista sono forse la cosa più normale che si vede durante i 90 minuti.
Jack Nance strepitoso (il suo volto non lo si scorda facilmente), mentre la mostruosa, simpatica e frignona creatura riesce perfino ad infondere un po' di tenerezza all'interno di un prolungato delirio.
Forse catalogarlo come un capolavoro è un po' troppo, ma onestamente non trovo altre definizioni che meglio gli si addicono.

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Ultima risposta 02/04/2010 14.35.31
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Romi  @  20/03/2010 13:24:44
   1 / 10
Indubbiamente si tratta di un capolavoro, non sarò certo io, che non mi intendo di critica cinematografica, a smentire questa catalogazione . Ma per me non è un bel film, mi ha trasmesso solo angoscia e disgusto, se questi erano gli intenti del regista, ci è riuscito perfettamente e indubbiamente c'è genialità in questo, perchè ha saputo fare veramente un film notevolmente disturbante. Non metto in dubbio neanche il fatto che possa avere un significato profondo, ho letto delle recensioni abbastanza convincenti. Anche se certe scene disgustose rimangono imprensibili. Lo ritengo il prodotto di una mente si geniale ma anche un pò troppo contorta, per non dire un pò disturbata. Non è il mio genere insomma.

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Ultima risposta 29/06/2018 12.12.50
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John Carpenter  @  12/01/2010 14:36:53
   7½ / 10
Incubo su pellicola, nonchè primo film di David Lynch. Film malato e sofferto con un pesante bianco e nero che aumenta ancora di più la drammaticità e la claustrofobia delle sequenze. Ammetto che mi è difficile vedere un tale delirio senza un appiglio di trama, quindi il voto non può essere più alto perchè apprezzo di più altri film di Lynch (su tutti Mulholland Drive e Elephant Man), comunque merita assolutamente di essere visto almeno una volta.
Sequenze memorabili che difficilmente si dimenticano, ottime musiche e grandi attori che contribuiscono alla riuscita del film. Sono contento di averlo visto.

John.

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Ultima risposta 04/04/2010 18.40.16
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BlackNight90  @  28/08/2009 02:58:45
   10 / 10
Lynch riprende il surrealismo di Dalì e Bunuel di 'Un chien Andalou' e lo rielabora per poter dare una potenza mai vista alle immagini che provengono direttamente dalla sua imamaginazione e dare così forma e concretezza agli incubi.
La trama non conta molto, è più che un pretesto per sondare irrazionalmente le paure più profonde dell'uomo, la paura della paternità, gli impulsi sessuali che come la psicanalisi insegna sono parte fondamentale dell'inconscio e che sono testimoniati da sequenze disturbanti (gli spermatozoi e l'ovulo gigante, il sanguinamento del pollo, l'allattamento della cagna, l'atto sessuale e la relativa immersione in un liquido non precisato, ecc.), il fascino morboso della deformità...Ma tutte queste cose devono essere intuite più che capite, accolte nell'animo ma senza essere imbrigliate nelle reti della logica.
Per me Lynch ha colto in pieno l'essenza pura del Cinema, cioè il fatto di comunicare col solo l'ausilio delle sole immagini e dei suoni sensazioni ed emozioni come solo a Kubrick e pochi altri ho visto fare. Basta mi sono dilungato anche troppo, per me Eraserhead e da 10 punto e basta. Ho visto tutti i lungometraggi di Lynch, Eraserhead è il mio preferito e forse, dico forse il migliore.

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Ultima risposta 29/08/2009 17.00.24
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  16/08/2009 18:51:56
   8½ / 10
Un sogno di cose oscure e inquietanti. Basterebbe questa definizione di Lynch per descrivere il suo primo film,a mio parere uno degli esordi più interessanti della storia del cinema. Raccontarlo o spiegarlo sarebbe inutile in quanto,come la maggior parte della filmografia del regista,Eraserhead è un film che ognuno interpreta in modo personale,quindi esaudendo il desiderio del regista che mira proprio a questo. Nance è bravissimo con la sua espressione disperata e stralunata ma la scena della cena a casa della fidanzata di Henry ci mostra la mia parte preferita del film,con quello che è il personaggio più folle di tutti,il padre di Mary X. C'è un senso di tensione e di repulsione per quasi tutta la durata del film,non a caso si dice che Kubrick amasse questo film e lo proiettasse in continuazione al cast di Shining per aumentare la tensione sul set. Insomma è un film straordinario e anche se non il mio preferito del regista è molto probabilmente il suo film più rappresentativo.

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Ultima risposta 17/08/2010 16.15.33
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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  29/07/2009 17:34:11
   9 / 10
E' il 1977 quando David Lynch, dopo una lunga gestazione, termina le riprese di "Eraserhead". Il primo lungometraggio del regista americano è preceduto da una serie di corti per così dire propedeutici -alcuni molto riusciti, come "The Alphabet" e "The Grandmother", nei quali sono già ravvisabili i prodromi di quella vena altamente sperimentale che caratterizzerà quasi tutta la sua fortunata produzione successiva, nonché i germi di parte delle tematiche che connoteranno proprio "Eraserhead". Quelle paure e angosce, che erano state rappresentate nei succitati cortometraggi, troveranno pieno sfogo nel film del '77, approdando ad estremizzazioni di notevole impatto emotivo e visivo.
Con "Eraserhead" Lynch mette anzitutto in scena, nel contesto di una periferia industriale degradantissima, la famiglia americana di provincia, colta nel suo squallore più becero. Quattro componenti: il padre, la madre, la figlia e la nonna, che il regista tratteggia come personaggi involgariti e abbruttiti da un'esistenza grama e "routinaria", segnata dall'alienazione riveniente da lavori, abitudini e aspettative tragicamente mediocri. La famiglia stessa diventa un incubo per il personaggio principale della vicenda, Jack Nance: incubo che si perpetua, senza soluzione di continuità, tanto nella mente di questi quanto nella realtà. Finzione e verità, conscio e subconscio si fondono, diventando un "unicum" in cui è indiscernibile ciò che viene percepito a livello cosciente da ciò che è sognato o soltanto immaginato, in quanto entrambe gli aspetti attengono a stati emotivi che sono propri della condizione esistenziale del protagonista, e che promanano dalla sua "real life".
All'incombente minaccia di una famiglia opprimente si unisce pure l'angoscia legata alla paternità. Il neonato "mostrificato" è il simbolo di qualcosa di non voluto e non accettato, che pervade la vita del padre, ammorbandola in ogni suo momento: dall'esperienza pre-coniugale agli incontri con l'amante, fino ad arrivare alle visioni oniriche culminanti nella caduta della testa del protagonista che, raccolta da un ragazzino, viene portata in una sorta di laboratorio, dove si procede all'estrazione di materia cerebrale destinata alla fabbricazione di gomme per matite. La prova funziona: il tratto sul foglio viene cancellato, ma niente in realtà è definitivamente eliminato. Il pulviscolo formatosi in seguito all'uso della gomma è il segno di qualcosa che non può essere rimosso. La mente cancella, ma solo apparentemente: tutto ritorna, proprio come quel pulviscolo che, successivamente, si vedrà avvolgere il volto attonito del protagonista, per sempre condannato al rimorso per il misfatto perpetrato: l'assassinio del figlio. Atto che cortocircuita il sistema di un "regista" superiore: una sorta di "Dio minore" sfregiato, destinato ai soggetti più umili e miserabili, che ha il potere di determinare la nascita di un individuo (cfr. la sequenza in cui questi, dopo aver azionato alcune leve, attiva un percorso dello spermatozoo che si conclude con una luce bianca: il venire al mondo), ma a cui viene corrispondentemente tolto quello di deciderne la morte a causa della disumanità terrena.
Dunque, nella mente "allucinata" di Lynch, aldiquà e aldilà sarebbero speculari: quanto di triviale e disgustoso v'è nel primo si ritrova anche nel secondo, dove pure quello che sembrerebbe essere un potenziale paradiso si rivela abitato da un essere inquietante e deforme: una donna col viso mostruoso, che si esibisce sul proscenio di un immaginario teatro intonando una canzoncina proprio sul paradiso. Immagine che ricorrerà più volte, e con elementi sempre nuovi (come quello della caduta dall'alto di feti, destinati ad essere calpestati), fino ad arrivare al gesto conclusivo: l'abbraccio tra la stessa donna e Nance, seguito da un ultimo bagliore a suggello del trapasso finale.
Il talento visionario di Lynch, di cui già si era avuto un saggio nei cortometraggi della sua prima produzione, trova piena espressione in quest'opera. Notevoli le atmosfere decadenti riprodotte, nelle quali si denotano richiami a quelle delineate nel romanzo "Il Processo". Sembrerebbe di matrice kafkiana, infatti, lo squallore nel quale è immersa tutta la vicenda: dal personaggio della dirimpettaia, animata esclusivamente da un impulso sessuale (straordinario il primo-piano di lei che affiora nel buio) all'aridità degli esterni contrassegnati da palazzoni imponenti e inestetici, fino all'illuminazione cupa e grigia. A questi rimandi si aggiunge, ovviamente, la eccezionale capacità immaginifica (che affonda le sue radici nella pittura) del regista statunitense, la quale ha fatto di "Eraserhead" un'opera esemplare nell'ambito delle produzioni cinematografiche sperimentali e weird.

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Ultima risposta 05/10/2009 01.18.53
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  06/07/2009 06:53:12
   8½ / 10
Eraserhead è un incubo. Anzi no: è un groviglio di incubi, con tutto lo strascico d'aggettivi che essi si portano dietro. Un mostriciattolo ancora in fasce, un piccolo morbo che se tenti d'aprirlo è un pasticcio irrimediabile. E Lynch lo riaprirà nuovamente nei suoi film successivi.
Lo stile potrebbe ricondurre a cifre surrealiste. Ma qui ogni sorta di realtà è cancellata. Ogni possibilità d'interpretazione razionale vana. Decifrarne i simboli è impossibile, semplicemente non ne esistono.
Ma allora qual'è il senso del film? Non serve pensarci. E' sufficiente restare seduti sulla poltrona... al resto provvederà Lynch.

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Ultima risposta 02/01/2010 08.29.38
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  22/06/2009 20:00:05
   9 / 10
Primo straordinario e inquietante lungometraggio di David Lynch. Era il 1929 quando un certo Luis Bunuel riversava del plasma come firma d' autore. Sono passati quasi 50 anni, mezzo secolo per vedere un altro gesto iniziatico (una sverginata per davvero se vogliamo) nel fluido che fuoriesce dal pollo meccanico. Un fluido che passa attraverso un buco. E un buco ricomparirà in tutte le opere lynchiane, stretto, scomodo, di difficile e non sempre certa accessibilità (a ben vedere dai voti che ogni tanto affiorano), portale di ingresso usato da questo grande surrealista con il quale ha sempre cercato di manipolare la ragione e di arrivare all' inconscio, forse il regista che sarebbe stato amato da Freud. Ma il paragone con Bunuel finisce lì, tra l' altro paragonabili sono i soli "Un Chien Andalou" e questo "Eraserhead" delle intere rispettive filmografie. Lynch con Bunuel non c' entra proprio nulla, Lynch è un artista che ha sempre (e solo, a parte le recenti critiche ad Hollywood)) cercato di dare vita a quel misterioso mondo che è il sogno; e l' incubo con diretta se non ovvia correlazione. Questa opera prima del Maestro Lynch non ha spiegazioni, e se Bunuel/Dalì continuamente dichiararono che è da idioti esaltare l' impossibilità di trovare un significato al loro primo lavoro, è altrettanto da idioti cercare invece di trovarne uno in "Eraserhead" (e di scemenze idiote qui se ne leggono). A conti fatti, resta il sol lasciarsi piacevolmente ingannare da questa non-logica degli eventi, dalla fotografia surreale, e di vivere questo incubo ad occhi aperti perché mai più se ne vedrà un altro uguale.

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Ultima risposta 29/07/2009 17.38.00
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Guy Picciotto  @  27/05/2009 20:16:46
   10 / 10
La misera e desolante condanna alla sopravvivenza è un incubo senza traccia di speranza: un abisso profondo nella mente dell’uomo che filtra, rielabora e cancella la realtà, caverna claustrofobica di insane follie castranti. La miseria della società, spazio vitale dell’uomo, è una prigione cui è impossibile sottrarsi e da cui è impossibile evadere, nemmeno il super-io può farci granchè dato che è castrante e schiavo di un senso di colpa eteronomamente indotto che, inevitabilmente, partorisce mostri amorfi. Lynch scatena tutta la sua poetica disturbante, in questo suo primo lungometraggio cupo, supremamente arty ed asfissiante, con protagonista la mente umana, esemplificata magnificamente dalla testa cilindriforme di Nance. La visione della vita è nera: essa è un morbo lacerante e canceroso, di fronte al quale non v’è alcuna speranza, se non quella che la nostra mente sia in grado di cancellare ogni orrore. Lo stile è già visionario e repulsivo, accattivante e straniante; il sommo maestro Davide Lynch dispensa carne larvale, logos come padre spirituale di, Come se, Anche quando, Mostro ma non dimostro, il pensiero umano che si fa mostro, l'ennesima formula che è un corollario, che è un teorema di gioco spirituale e non materiale.
Nel vicolo, dentro la strada, dietro il bancone. Risate come pressa metallica
, illuminazione, teatrino, mostruosità, musica industriale dissonante, effetti sonori fuori del comune, mdp che "chiude" il campo ed ingabbia la scena.
In heaven everything is fine...si, nel paradiso ogni cosa appare bella, per questo la mente cancella e cancella, l'allegoria della gomma per matite, per cancellare tutte le brutture della vita per tentare di andare avanti , appigliandosi solamente ad un sogno, a quell'heaven, rappresentato dalla ragazza del termosifone con le guancia tumorali, che schiaccia gli enormi spermatozoi, quasi a voler schiacciare il nulla della vita, che si prolunga solamente perchè si sogna un eldorado futuro.....eh c'è ne sarebbe da dire. Da dieci fisso, ai livelli di Dalì, di Matisse, di Francis Bacon.
Narra la leggenda (metropolitana) che questo fosse il film preferito di Stanley Kubrick

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Ultima risposta 04/10/2009 23.13.43
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  09/04/2009 15:55:55
   9 / 10
9! …e ‘sti caz.zi…!
Che gran capolavoro che ha concepito la mente perversa e straordinaria di Lynch! Una cosa inimmaginabile, incredibile, indigesta e quindi non per tutti… ma non può lasciare indifferenti! Con pochi mezzi, uno scarno bianco e nero, con suoni, immagini e trucchi fuori dall’ordinario Lynch ha creato questo incubo vero e proprio, spaventoso ma terribilmente affascinante… è molto lento, ma molto introspettivo, un film parlatissimo e che non si è ancora visto in una edizione italiana! :-( ma prima o poi secondo me lo distribuiscono… si parla di Lynch, mica di un pirla qualsiasi.
Non sembra neanche appartenere agli anni ’70. Dà l’impressione invece di venire direttamente dall’impressionismo tedesco degli anni ’20 e dal surrealismo alla Un Chien Andalou (secondo me Lynch è fan di questa corrente). Un film sperimentale quindi, ma riuscito in tutto e per tutto, e secondo me deve restare nell’underground.
A mio parere non è neanche così illogico, secondo me è fra i più comprensibili del regista… (spoiler) l’inizio, da quello che ho capito, rappresenta il concepimento, lo spermatozoo che incontra l’ovulo, il figlio di Mary che sta per nascere. Emblematiche sono le numerose inquadrature degli enormi fori che rappresentano la vagina. Il meccanico invece è colui che “costruisce” il mostro. Henry è un uomo fuori dal normale, con problemi psicologici e che non si pettina mai (dai, sto scherz…), che è invitato a cena dalla famiglia della sua fidanzata. Appena comprende che è nato suo figlio prematuramente, impazzisce e prendono vita i suoi incubi. Da lì la fidanzata lo molla ed è costretto ad avere cura del figlio da solo. La bambina deforme che schiaccia gli spermatozoi e lo stesso Henry che scaraventa i cordoni ombelicali (?) addosso il muro, sono evidenti simbologie del figlio che non ha voluto, e che alla fine ucciderà. Per lui sarà una liberazione. Ma quello che accade è un sogno da occhi aperti, un incubo, o la realtà? (fine spoiler) e’ proprio questo il dilemma: essere o non essere?
Straordinari sono pure i personaggi presentati: Henry, Mary, i genitori di lei fuori di testa, la bambina deforme del teatro che ispira simpatia e dolcezza e la misteriosa donna che chiede a lui di andare a letto insieme. Estenuanti e azzeccati i pianti del bambino nel sottofondo.
Qualcosa di unico e irripetibile.

In heaven everything is fine…
In heaven everything is fine…
In heaven everything is fine…

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Ultima risposta 10/04/2009 13.40.08
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Bathory  @  04/04/2009 13:25:15
   10 / 10
Questo è uno di quei film in cui cercare un significato, un senso, un filo logico non si può e non si deve.
Il miglior esordio cinematografico di tutti i tempi, Eraserhead è un viaggio malato all'interno della psiche umana, un percorso delirante e disturbante, dal quale non si può far altro che uscirne tramortiti, spiazzati, distrutti.

A mio avviso il cinema avrebbe potuto fermarsi anche qui.

Quando la settima arte raggiunge la perfezione...

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Ultima risposta 15/04/2009 00.55.48
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Drugo.91  @  30/10/2008 20:11:24
   10 / 10
strabiliante cupo ossessivo disturbante...un gran film..peccato che sia raro

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Ultima risposta 23/04/2010 19.59.27
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JOKER1926  @  26/06/2008 21:18:12
   9½ / 10
I dubbi, l'incertezza, l'impossibile, l'incubo, il sogno trovano casa in "Eraserhead"...
Definita da molti la pellicola "maledetta"...
David Lynch si supera e confeziona uno dei film piu' grandi di tutti i tempi, nessuno mai riuscirà a riportare su una pellicola l'incubo visivo,metaforico del regista...
Il film è una bomba di metafore, il regista vuole mostrarci le difficoltà del parto, in linea di massima viene "trattato" il problema della maternità... (ma non solo...)
Film composto da una trama anomala: " Un uomo concepisce un figlio insieme alla sua compagna. Il bambino è una creatura mostruosa, ma l'uomo cerca ugualmente di allevarla..."
Le atmosfere di "Eraserhead" sono cupe , drammatiche, si respira un'area "fantastica", "surreale"...
Il film (saggiamente) è orfano della colonna sonora...
Film "macchinoso", molto lento e (come detto prima...) pieno di metafore..!
Una delle scene piu' belle è quella del pranzo, il pollo insanguinato è semplicemente unico, esso rappresenta in chiave metaforica una sverginazione contornata per l'appunto dal sangue... (questa scena si collega ovviamente al problema del sesso "giovanile", la donna nutre paura, il sangue quindi è un lampante "segno" di inquietudine...)
Ma David Lynch non si ferma qui è sublimerà il suo film con altre scene grandiosi, metaforiche...
Il regista mostra quindi allo spettatore la famiglia della ragazza-madre, nella casa di quest'ultima regna un'area "surreale" (ma in linea di massima le atmosfere saranno sempre le stesse...) con la "nonna" del "piccolo" che è in preda al panico... Bellissimo il dialogo (uno dei pochissimi dialoghi della pellicola) con protagonisti il padre del "bambino" e la nonna...
Quest'ultima invita,esorta l'uomo ad allevare il bambino (parto prematuro!)...
Il "bambino" avrà un ruolo importantissimo nella pellicola del regista statunitense, esso passivamente "muove" tutte le "pedine"...
Un complimento al regista per l'accurata selezione dei vari e importanti dettagli...
Il "bambino" è semplicemente inquietante, ottimo lavoro di David Lynch...!
Secondo alcune voci il "piccolo" fu "realizzato" con il corpo di un coniglio scuoiato (ma queste sono solo voci, David Lynch infatti non ha mai svelato questo segreto..!)
Dopo la presentazione dei "fatti" il regista mostra allo spettatore la "convivenza"dei tre pressoché impossibile, la donna ritornerà dai suoi…
Le responsabilità saranno solo ed unicamente del padre del "bambino", inizia una lunghissima, mostruosa, sconvolgente, devastante, impossibile, irreale, fantastica, disorientante odissea di pianti, di sogni impossibili e di allucinazioni…
I luoghi selezionati dal regista hanno una funzione metaforica, essi sono spazi "chiusi", spazi senza luce, il tutto è una vera è propria agonia, il tutto è una prigione…
Il buon uomo quindi è "intrappolato" e non ha via di scampo…
Tutte queste concezioni, verranno approfondite magnificamente nel corso dell'intera pellicola…
Come accennato prima il regista "sbalza" da un argomento all'altro (questi argomenti vengono esposti allo spettatore in chiave metaforica… ), David Lynch in pratica vuole mostrarci la mentalità giovanile del tempo ( è forse anche attuale) dei ragazzi che hanno un "rapporto" con il sesso molto "superficiale", astratto…
Ma le conseguenze purtroppo saranno tutto altro…
Secondo una mia particolare interpretazione del film il regista mette una metafora (addirittura!) nel look dell'uomo…
L'abbigliamento serio ed elegante potrebbe mostrare l'"apparenza", l'ipocrisia…
Mentre i capelli dell'uomo mostrano la "testa" schizzata, superficiale, stravagante ma allo stesso tempo si intrecciano nella "testa" dell'uomo sentimenti, paura e allucinazioni…
Sublime la locandina del film!
Il titolo del film è forse la cosa piu' importante e metaforica, "Eraserhead" (la mente che cancella)…
Il tutto puo' essere apprezzato, capito solo dopo un'accurata visione della pellicola, il regista dedicherà al titolo un terribile, mostruoso, irreale, sogno-incubo in cui potete notare come la testa dell'uomo è portata a "riparazione", con un processo di "cancellazione", di "correzione" il tutto si aggiusterà…
Il tutto non sarà mai esistito, ma cio' è solo un sogno-incubo che svanisce all'ennesimo pianto del "bambino" (cio' puo' essere letto come un ritorno alla realtà…)
Come accennato sopra il film è pieno di tanti dettagli significativi,metaforici…
Possiamo notare molte volte che l'uomo tenta di scappare, di "allontanarsi" dal "bambino", ma esso lo "richiama" col pianto, con i lamenti…
è inutile citare tutte le grandi scene del film, i sogni, le allucinazioni, gli incubi…
Nel film riveste un ruolo importante anche la famosa" donna del termosifone" che in pratica è il sogno "selvaggio", "primitivo" dell'uomo, la donna (vedi il suo viso) è malata, non puo' concepire figli e quindi è una donna "sicura" , una donna "garantita"…
Ritorno ad elogiare i vari luoghi "chiusi" del film, bellissime tutte le ambientazioni, si respira un area soprannaturale…
L'ultima parte del film è da manuale, il nostro uomo "cancellerà" tutti i suoi incubi e riuscirà a coronare il suo sogno… (sogno o realtà..? )
Film che supera i limiti del possibile, in esso il sogno, l'incubo si mescolano brutalmente, selvaggiamente…
Il regista si supera e confeziona un terrore psicologico e lo riporta su una pellicola, film metaforico che tratta anche (vedi il finale) la scarsa volontà dell'uomo di allevare un figlio, il gesto finale è un esempio…
In "Eraserhead" è difficile trovare una solida trama, non è semplice dare un determinato ruolo a tutti i protagonisti, secondo la mia interpretazione il vero personaggio del film è il bambino…
Film che è un pugno nello stomaco, pellicola impressionante terrificante e in alcuni momenti paradossalmente dolce…

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Ultima risposta 25/06/2009 21.03.59
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mr orange  @  24/06/2008 23:32:04
   10 / 10
che capolavoro. una serie di immagini dove i dialoghi sono pressochè nulli e l'aria è riempita da una serie di rumori angoscianti e inqualificabili. difficile trovare un senso a quello che si è visto, e anche se ci si prova sono troppe le interpretazioni a cui si può mirare. di sicuro bisogna partire da una base di follia pura e da lì incominciare a distinguere ciò che è reale da quello che non lo è, io ci ho provato ma di sicuro mi sono perso senza saperlo.

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Ultima risposta 24/06/2008 23.45.34
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satko  @  21/06/2008 10:40:46
   6 / 10
esclusivamente per amatori del genere

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Ultima risposta 21/06/2008 15.38.12
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  21/06/2008 08:46:26
   10 / 10
"Un sogno di cose oscure ed inquietanti" (David Lynch)
"L'unico film che avrei voluto girare io" (Stanley Kubrick)

Arte incommensurabile

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Ultima risposta 17/03/2009 16.01.23
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Max78  @  30/05/2008 20:34:53
   8 / 10
Intensa opera prima di Lynch, la pellicola trascende dai canoni classici e convenzionali del cinema, divenendo arte surrealista,
un bombardamento d'immagini , d'una mostruosa potenza visiva, come dal più celebre delle pellicole horror dell'espressionismo tedesco, Nosferatu, inserite in un contesto sonoro a dir poco ossessivo,
un portale dimensionale; attraversandolo si penetra nell'universo alternativo del regista, un buco nero in grado di inghiottire la luce e i colori, riducendo tutto nelle oscure tenebre.

Perchè 8? perchè non 7 o 9 se non addirittura 10?
Eraserhead mi ha colpito, ma non affondato,
Come da un incubo ti risvegli sudato,inquieto , confuso,non hai ben chiara la motivazione di alcune situazioni,ma comprendi che nel subconscio fanno parte delle tue paure,
e nel sogno, di quelle del protagonista.
Non nego in alcuni momenti di non aver retto propio la presenza di una nontrama , trovandomi a tu per tù con la noia.

Ciò che mi sorprende e che mi fà meditare, è la media altissima di questo film, non che sia brutto anzi, ma è un opera difficile da assimilare e da valutare,
pur non dubitando della buona fede di ogni singolo utente di filmscoop, mi chiedo se questa pioggia di votoni, tra i quali non si contano i 10 che fioccano come la neve, non sia il frutto,
di un'euforia generale per l'artista Lynch , e per una tendenza modaiola a dipingere il diverso,l'alternativo come un capolavoro a priori perchè fà molto fico.

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Ultima risposta 18/03/2009 00.06.58
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  13/04/2008 11:37:04
   10 / 10
Pellicola onirica, un vero e proprio incubo. Una esperienza visiva che va al di là di film, grottesco e inquietante come solo un'opera di Lynch può essere, il punto di partenza di tutta la poetica del regista. O lo si ama o lo si odia, certe sequenze sono al limite del comprensibile, altre puramente geniali, ma questo è un film genuino, ne più ne meno di quello che vorrebbe essere.

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Ultima risposta 18/03/2009 00.05.05
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Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  03/12/2007 08:03:59
   10 / 10
L'intelletto ha dei limiti, come tutte le cose che riguardano l'uomo, al di fuori di questi limiti sconfiniamo oltre l'umano, in un potetico limbo tra questi due orizzonti risiedono due realtà: il genio e la follia; a quali di queste due categorie appartiene David Lynch è impresa ardua comprenderlo. Certo, chiunque abbia avuto a che fare con questo eclettico regista questa domanda se la sarà sicuramente posta: Eraserhead in primis, passando per i primi cortometraggi per arrivare all'ultimo, incredibile, Inland Empire, sono opere frutto di un genio o di un folle? L'opinione è soggettiva, a me piace considerarlo un misto di tutte e due, un folle genio. Le perplessità che mi hanno lasciato i tre corti "The Grandmother, The Alphabet e The Amputee" lo collocano tra i folli, ma lavori come "Mulholland Drive, Strade Perdute e Elephant Man" mi hanno fatto pensare ad opere che solo un genio può realizzare, Eraserhead sta nel mezzo, completamente visionario e d'avanguardia il film immerge lo spettatore in un vuoto apparentemente incomprensibile composto da personaggi che si muovono oniricamente in un paesaggio desolante, grigio, tremendamente triste ed allucinato, ma se gli esterni trasmettono un'insopportabile angoscia, ancora più squallidi sono gli interni, il monolocale dove vive Henry Spencer (il protagonista), o la casa dove soggiorna la famiglia della sua fidanzata sono un incubo claustrofobico materializzato, nessuno spiraglio di luce, nessuno splendore, in questa tetraggine i due si amano, l'unione tra i due da vita ad un essere informe, inumano, confermando la predisposizione di Lynch ad essere attratto dalle deformità (Elephant Man). Il titolo del film è quanto di più delirante si possa immaginare: in un laboratorio, degli individui usano la materia cerebrale per costruire la gomma (appunto l'eraser) per le matite. L'insieme di situazioni assurde, pregne di simboliche metafore introducono lo spettatore in un surrealismo allucinato a tratti disturbante è qualcosa di più dell'horror, è indescrivibile, forse è anche questo il fascino di questa pellicola, la finzione del terrore quando ha una logica è sopportabile, la finzione del delirio illogico no, ma è un'insopportabilità incredibilmente coinvolgente e contagiosa, non si può fare a meno di subirla, è la sublimazione dell'orrore.
Cercare di ingabbiare il film all'interno di una trama è impossibile, equivarrebbe snaturarne la struttura, ereggere un confine ai sogni, un film carico di questa angoscia può essere pensato solo da chi questa angoscia la conosce, la vive; non stiamo qui a ripeterci sulle ossessioni che hanno albergato fin da piccolo nell'animo di Lynch, ma possiamo comprendere come la realizzazione di film come Eraserhead sia stata "facilitata" dalla totale immersione del contesto, Lynch anche a causa di problemi finanziari che lo hanno costretto ad abbandonare la propria abitazione, ha praticamente vissuto sul set, dormito nelle stanze dove girava gli interni (la stessa esperienza l'aveva provata già con The Grandmother, ma qui l'aveva fatto volontariamente), insomma la simbiosi con le sue creature è totale, d'altra parte l'inclinazione all'orrido, al macabro, all'aberrante oltre ad essere palesemente mostrata nei suoi film, la si evince anche dalla sua passione per la fotografia, i soggetti preferiti sono ospedali, camere mortuarie, obitori.
La curiosità ci porta alla conoscenza: dagli scritti veniamo a sapere che Lynch ha impiegato cinque anni per concludere le riprese del film, girava dall'imbrunire a notte fonda ed il giorno lavorava come distributore di giornali porta a porta; l'attore Jack Nance, protagonista del film, ha tenuto quell'improbabile capigliatura per tutti e cinque gli anni della durata della pellicola; il neonato informe sembra sia stato ricavato da un feto imbalsamato di vitello o da un coniglio scuoiato, Lynch ne ha sempre fatto mistero; Eraserhead era uno dei film preferiti del grande Stanley Kubrick. Un film che alla sua uscita molti definirono un prodotto con prospettive commerciali praticamente nulle ma che è diventato un cult movie. David Lynch è un genio folle, ma noi che lo ammiriamo che cosa siamo?.

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Ultima risposta 21/06/2008 18.23.03
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hitch1990  @  06/11/2007 22:39:59
   8 / 10
be se devo dire la verità questo film l'ho capito ben poco!!! ma cmq merita per l'atmosfera che crea...un'angoscia che ti prende dall'inizio fino alla fine...assurdo!!!complimenti a Sleeper83 che ci ha dato la spiegazione più vicina alla realtà del film a detta mia

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Ultima risposta 22/01/2008 20.37.27
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Glendhi  @  29/08/2007 16:25:57
   9½ / 10
Lynch fa paura. Fa paura da tanto è un genio. Fa paura da tanto è malato. Ma la cosa che fa più paura, è che la sua malattia è comune a tutti. Una malattia chiamata MENTE UMANA. Lui riesce nella geniale e perversa impresa di renderla sugli schermi. Per chi avesse la razionale tentazione di cercare un senso a questa serie di immagini che non oso chiamare film (perchè sarebbe troppo riduttivo) consiglio di rassegnarsi e, anzi, non provarci nemmeno. Sarebbe come voler parafrasare una poesia.
Questo non è un film da capire (eventualmente da interpretare). E', piuttosto, un film da guardare.

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Ultima risposta 08/04/2008 19.25.10
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FORZA NAPOLI  @  12/08/2007 19:03:49
   6½ / 10
IL FILM HA UN SUO SIGNIFICATO...
ERASERHEAD CERTAMENTE RESTA UN FILM DELUDENTE, MA CMQ CI SONO DELLE OTTIME SCENE, IL FILM TRASMETTE ANCHE UNA DISCRETA TENSIONE, CI SONO SIGNIFICATI NASCOSTI.
CMQ IL FILM E' LENTISSIMO, SI POTEVA FARE DI MEGLIO...

NON E' UN FILM DA BUTTARE, SICURAMENTE ERASERHEAD RESTA UN FILM ANGOSCIOSO E CIO' NON E' SOLO UN DIFETTO...

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Ultima risposta 29/10/2008 19.11.12
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Sleeper83  @  23/06/2007 12:53:24
   9 / 10
Allora devo precisare ho dato 9 a questo film perchè è un film che spinge a riflettere ricco di sognificati, non ha una vera è propria trama ma il significato del film c' è eccome e non si puo ridurre ad " un susseguirsi di sequenze senza senso" come ho sentito dire da qualcuno....detto questo voglio rendervi partecipivi della mia interpretazione del film .....

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Ultima risposta 03/02/2008 17.37.38
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AKIRA KUROSAWA  @  09/06/2007 11:44:27
   9 / 10
e grande maestro lynch. uno dei film piu strani ed inquietanti che abbia mai visto. la scena di quando sono a tavola dove il pollo si muove e sputa sangue è qualcosa di semplicemente straordinario. pochi dialoghi, giocato tutto sulle immagini un po come i film espressionisti degli anni 30. fantastico

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Ultima risposta 01/07/2007 17.59.47
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j.ascia  @  25/04/2007 12:40:43
   10 / 10
un viaggio nei meandri della mente umana, nell'orrido dell'inconscio. il film più bello della Storia del Cinema.

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Ultima risposta 30/05/2007 09.02.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Marlon Brando  @  23/04/2007 16:19:30
   10 / 10
Eraserhead: una seria di immagini e suoni apparentemente slegati tra di loro interpretabili in svariatissimi modi possibili e all'insegna della non-trama.
Dovrei assolutamente rivederlo per avere un'idea più chiara di questo affascinante film perchè sono troppe e disordinate le tematiche che si colgono alla prima visione.
Tutto il film è pervaso da un'idea di un destino inesorabile che, quasi obbligato, richiama le nostre menti ad un "passaggio costretto" su questa terra in una fitta rete di ascendenze di potere mentale su sè stessi e su gli altri e di una conseguente procreazione malsana di sentimenti, azioni e ideologie che si manifesta sotto forma del famoso mostriciattolo scuoiato partorito dalla fidanzata di Henry che verrà "distrutto" in una sorta di liberatorio annientamento della mente e del suo creato, tra cui la creazione di uno stesso, superiore, creatore, nato dal desiderio di un potenziale ordine che mai esisterà, ma che può essere compensato dal nulla o dalla, passatemi il termine, felliniana accettazione del spesso mostruoso e insondabile diverso e di sè stessi.

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Ultima risposta 25/05/2007 11.13.12
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  12/04/2007 09:43:19
   9 / 10
"Un incubo di cose oscure e inquietanti", questa la definizione che lo stesso Lynch diede al suo opus n. 1. Temevo di non dormire stanotte dopo aver visto questo film in divx al buio, ma per fortuna, avendo visto quasi tutti i film del maestro, ho acquisito potenti difese immunitarie. Delirante, allucinante, metafisico, surrealista, onirico. Lynch lo paragona a un quadro di Hopper. Io che sono molto più ignorante ho avuto come un flashback in una sequenza di un quadro (o forse più di uno) di Salvador Dalì. Il bimbo deforme è qualcosa di terrificante, ed è in fondo in quel modo che si vede il bravissimo Nance, come una persona disadattata e direi quasi aliena, fuori dal mondo. Ma tutti i personaggi del film sono in qualche modo alieni, oscuri, e sembrano rimandare alla parte più nascosta del ns. inconscio, quella che il Super-Io ci tiene a tenere sepolta per evitare grossi problemi alla parte cosciente e consapevole del nostro sè; e poi come non dimenticare il panormama industriale desolante come un paesaggio lunare (si vede che Lynch è anche un pittore). Continuo a ritenere Mulholland Dr. il miglior film di Lynch, l'unico da 10, ma se Eraserhead era il film preferito da Kubrik e il cult dei cult del cinema di mezzanotte qualche motivo ci deve pur essere.

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Ultima risposta 23/04/2007 16.22.12
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iosper  @  11/04/2007 00:40:12
   1½ / 10
Oh...mio...Dio...
Ma che roba è!?!?

Schifoso e irritante!!!

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Ultima risposta 17/01/2009 18.48.50
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Alex81  @  29/03/2007 15:10:01
   1 / 10
Insulso. Un'accozzaglia di metafore visionarie senza spiegazione alle quali vedo tutti dare milioni di spiegazioni diverse, sintomo del fatto che probabilmente la spiegazione non c'è, e se c'è NESSUNO la sa con esattezza. Non si può esprimere emozioni o sensazioni in un film senza metterci IL FILM. Un viaggio onirico senza un filo logico, con musiche e immagini atte a "disturbare" e basta NON FANNO UN FILM. Almeno in Strade Perdute e Mulholland Drive c'era una storia a giustificare tutto quello che Lynch ci costruiva attorno. Qui IL NULLA.

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Ultima risposta 29/10/2008 17.27.11
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  21/03/2007 12:42:57
   10 / 10
Onirico, visionario, il "vero" Lynch insomma. A differenza del tipo quì sotto io amo i suoi film e mi sento di considerare questa opera prima un vero capolavoro. Certo ognuno è libero di pensare ciò che vuole ma certa gente si ricordi che questo film è stato considerato un capolavoro anche da un certo Stanley Kubrick , e penso che lui qualcosina di cinema ne abbia capito nella sua vita...

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Ultima risposta 22/03/2007 22.00.03
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DocSerg1  @  21/03/2007 09:25:14
   1 / 10
Sono sicuro che il mio commento verrà subito bollato come provocatorio e utile solo ad abbassare la media, ma vi assicuro che non è così.

Incuriosito dalla posizione nella top 25 ho scaricato e visionata l'opera di Lynch giusto ieri sera.
Che dire?
La fotografia è meravigliosa, ed interessantissime le location esterne, ma tutto cio' non è sufficiente per non giudicare una CA-GA-TA assoluta questo NON-film.
Sono assolutamente stupefatto che una 50ina di persone abbiano potuto votare + di 3 questa MER-DA.
Lynch è solo un povero pazzo che si è convinto e ha convinto migliaia di persone di essere un artista.
Saro' ignorante io, saro' poco sensibile, ma il delirio sconnesso di un demente non puo' e non deve essere considerato arte ad ogni costo.

Francamente Lynch non mi è mai piaciuto e probabilmente non mi piacerà mai, ma in quest'opera prima tocca veramente il fondo.

D'accordo il film è evocativo, inquetante, onirico, sì certo, tutto quello che volete, ma non c'è storia, trama, significato.
E' nulla arrotolato su se stesso.

A volte ho l'impressione che si diano voti alti a deliri come questa solo per mostrare di aver capito un'arte che non c'è.

Assolutamente sconsigliato questo enorme spreco di cellulosa, a 'sto punto è meglio Natale a New York.

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Ultima risposta 26/09/2011 21.22.19
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Invia una mail all'autore del commento Mr Mandarino  @  16/03/2007 11:28:13
   1 / 10
Porca vacca, ne ho viste di boiate, ma una così mai...
Trama: un malato di mente la cui passione è guardare della spazzatura sotto un calorifero si sposa con una malata di mente i cui genitori sono dei malati di mente ed insieme hanno un figlio-alien.
Il tutto condito con delle comparse di vermi giganti che compaiono qua e là, di un vermicello ballerino trovato nella cassetta della posta, di una donna mutante che balla e canta e che vive dietro il calorifero e di un tizio che fabbrica gommine per le matite con le cervella della gente.

La regia l'ho apprezzata, ma porca miseria, con un film così niente può oggettivamente convincere qualcuno con la mente a posto a dare più di 1.

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Ultima risposta 11/06/2010 01.35.04
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  14/03/2007 09:41:54
   9½ / 10
piu o meno avrei detto le stesse cose di "emmanuelec" visto che il film lo abbiamo visto insieme e ci siamo comunicati le emozioni!
aggiungo solamente che personalmente questo mi sembra il miglior film di Lynch(ovviamente non disprezzando gli altri)...è qui che comincia il suo viaggio,nei successivi film e nell'ultimo ,non fa altro che ampliare o complicare questo stesso viaggio della mente umana!
un film emozionante che ti inorridisce in molte scene e ti fa sognare in altre...
non do il massimo solamente perche non ritengo di aver dato una spiegazione a tutto e anche perche forse si eccede un po in alcune scene al limite dello "splatter"!
ma questo in un film del genere è abbastanza relativo!
non è un caso se questo è l'unico film che avrebbe voluto girare Kubrik...
capolavoro

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Ultima risposta 17/03/2007 15.23.59
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volodaquila  @  13/03/2007 14:21:48
   10 / 10
Cinque anni di lavorazione son voluti a Lynch per realizzare quest'opera d'arte assoluta, che è anche la sua opera prima a cui si è ragganciato per chiedere il cerchio con l'ultima fatica Inland Empire.
Surreale ai limiti dell'immaginazione, orripilante e disturbante come pochi, delirio allo stato puro.
La trama sembra solo un pretesto per catapultarci nelle follie di Lynch dove la logica scompare per lasciar posto a innumerevoli metafore simboliche rese con classe e maestria uniche:


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Parto di una mente malata e stupefacente, forse il suo capolavoro con la C maiuscola e forse per capire ed apprezzare la sua filmografia è consigliabile immergersi per prima cosa in Eraserhead.
David Lynch, a mio parere il più geniale regista vivente, è tutto qui.

Must.

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Ultima risposta 13/03/2007 14.27.19
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Invia una mail all'autore del commento emmanuelec  @  13/03/2007 13:41:51
   10 / 10
<< L'unico film nella storia del cinema che avrei voluto girare io >> Stanley Kubrick.

<< Era un film perfetto. Lo si sarebbe poturo rivedere all'infinito senza mai stancarsi, come un quadro di Hopper >> David Lynch.

Questa pellicola è storicamente importante poichè, come sappiamo, è la prima di questo regista, che arriva al cinema dopo l'esperienza nella pittura. Nell'arte pittorica però Lynch non riteneva di poter infondere il suo genio artistico. Avrebbe voluto che i suoi quadri << non avessero bordi >>, superassero i confini delle cornici e prendessero vita. Ciò un giorno accadde. Durante un periodo di studi in California, il regista racconta di assersi sentito come travolto da un vortice, che gli ha portato in evidenza il confine tra sogno e realtà. Ciò lo segna e lo si nota dal fatto che nelle sue pellicole, spesso, proprio i vortici vengono inseriti a stablire il passaggio dal sogno alla realtà e viceversa.
Il Lynch artista capisce allora che il suo genio si può esprimere mediante il movimento, mediante l'arte cinematografica.
Due sono le basi su cui poi si fonderà la sua applicazione del surrealismo al cinema.
1) Il capolavoro di Ingmar Bergman "Persona";
2) Un rapporto particolare con Fellini, al quale si sente misticamente legato per essere nati lo stesso giorno, il 20 Gennaio.

Dopo alcuni cortometraggi, come The Alphabet e The Grandmather, nel 1971 inizia la lavorazione di Eraserhead, in cui cerca di infondere tutto quel genio che riteneva inesprimibile in un arte "limitativa" quale la pittura.
Nel 1976 il film è pronto ed in esso Lynch riconosce la sua amina. Grandi registi, come lo straordinario Kubrick, lo eleggeranno a capolavoro assoluto, anche per l'ultilizzo, nella creazione della piccola creatura deforme, di un meccanismo che ancora oggi il regista ha voluto tenere nascosto, come mantenimento di un segreto che aspira alla perfezione.
Questo film, chiaramente surreale, si rifà a strutture del cinema degli anni '10 e '20. In esso l'autore abbandona anche i suoi esperimenti nei cortometraggi, di una musica che si staccava a metà della scena. Da adesso la musica, diventanto sempre più evidente nelle ultime opere (Lost Highway, Mullholland Drive, Inland Empire) serve ad evidenziare e scandire il tempo; si ferma all'improviso ma non priima che termini una scena, non prima che si consumi un spazio temporale importante nell'economia del significato.
Il surrealismo verrà abbandonato da Lynch fino alle sopracitate sue ultime tre creazioni (da considerarsi anche, seppur in maniere meno invasiva, la serie Twin Peaks con la pellicola Fuoco Cammina Con Me, che fungono da "intermezzo" tra la prima creazione e le ultime), nelle quali però decide di abbandonare la linearità narrativa, mostrando splendidi capolavori che sembrano dei paradossi testuali, inspiegabili ad una prima visione, ma magnificamente logici dopo attente analisi semantiche.

P.S. Mo scuso per la lunghezza Avrei voluto farne una recensione, ma i tempi sono troppo lunghi perchè le rischieste vengano accette.

11 risposte al commento
Ultima risposta 15/03/2007 12.04.50
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giax-tommy  @  01/03/2007 14:27:21
   10 / 10
non volevo commentarlo perchè questo genere di film,è inutile commentarli.....però essendo alla soglia dei 50 voti,mi sono detto:è meglio che venga pubblicizzato questo film!
e allora lo sto per votare senza commentarlo però.
fidatevi l'ho visto

7 risposte al commento
Ultima risposta 03/04/2008 00.56.46
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  09/02/2007 13:54:17
   10 / 10
In principio Lynch era un regista per pochi eletti,basti visionare quest’opera che ne segno’ trent’anni fa il faticoso debutto per accorgersene,un’opera che pone le basi per quello che sara’ il suo modo di far cinema negli anni a venire.
Nel corso del tempo i suoi fan sono cresciuti a dismisura, se si ama il cinema non si puo’ non amare Lynch,non si puo’ non rimanere attanagliati dal fascino morboso e criptico che emanano le sue opere,“Eraserhead” è sicuramente il suo film piu’ estremo e visionario,un angosciante,opprimente claustrofobico incubo che trascina lo spettatore in un mondo terrificante,rappresentato da ambienti degradati e sinistri,perennemente sommerso da suoni meccanici al limite della cacofonia,abitato da personaggi inquietanti e problematici che danno alla luce bambini deformi.
Lynch lascia che siano le immagini a parlare,si affida ad un bianco e nero molto contrastato per dar forza alla visione,limita i dialoghi al minimo indispensabile,ci sommerge di suoni spesso ossessionanti (il bambino che piange e il sibilo del termosifone sono quasi da crisi isterica) ,le musiche sono praticamente inesistenti,e ovviamente come d’abitudine miscela una trama bizzarrra con escursioni oniriche di difficile comprensione che ogni spettatore puo’ cercare di interpretare come meglio crede…impossibile trovare le parole giuste per cio’ che si prova durante la visione,Lynch riesce a far provare un a miriade di sensazioni allo spettatore…orrore e tenerezza,pieta’ e disgusto,rabbia e paura,Lynch ci propone piu’ che un film un’esperienza destabilizzante,un qualcosa che ci trascina in un antro buio e ci permette di provare un estremo tourbillon di emozioni, in un vorticoso susseguirsi di immagini al limite del pazzesco.
“Eraserhead” è un capolavoro,il film che segno’ il debutto di quello che attualmente è il miglior regista vivente.
Curiosita’:pare che per la realizzazione del bambino Lynch utilizzo’ il feto di un vitello imbalsamato.
Da vedere assolutamente.

12 risposte al commento
Ultima risposta 26/02/2007 20.47.14
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lampard8  @  09/02/2007 13:22:10
   9 / 10
L'ho visto finalmente! Un film surrealista che mi ha ricordato le atmosfere di BUNUEL E DALI' dI UN CHIEN ANDALOU...Mette un inquietudine incredibile e il bianco e nero è assolutamente calzante.

Si narra che Kubrick,durante le riprese di Shining proiettasse frequentemente immagini di Eraserhead per inquietare gli attori.

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Ultima risposta 20/02/2007 19.46.52
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The Monia 84  @  06/02/2007 13:40:11
   9½ / 10
Uno straordinario viaggio in un sogno di cose oscure e inquietanti.
Metafisica e paura allo stato puro. Un cult, una pellicola folle e inspiegabile,dove accade di tutto e tutto e' allucinante

Non ve lo perdete, per chi ha SKY CINEMA, stanotte su Studio Universal.

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4 risposte al commento
Ultima risposta 30/03/2007 19.06.47
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  19/11/2006 13:25:38
   9 / 10
Angosciante esordio di David Lynch di rara potenza emotiva, che spesso si tramuta in violenza visiva e concettuale nei confronti dello spettatore. Mirabile esempio di cinema che parla con la forza delle immagini, e con quelle viene proposto e svilppato il tema del doppio grado di diversità: quella del protagonista, fuori dal mondo e non perfettamente padrone dei propri sogni e dei propri pensieri, e del suo figlioletto deforme.
Il lato oscuro di elephant man.

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Ultima risposta 21/11/2006 15.35.06
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  27/10/2006 18:17:52
   10 / 10
...angosciante a dire poco... Un grande Lynch per un film crudo e angoscioso... Una fotografia ottima e soprattutto una regia da maestro... Film bellissimo che ti segna nel profondo...

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/01/2007 13.45.04
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  20/03/2006 18:33:42
   10 / 10
il film più sentito di lynch,angosciante,morboso,visionario

4 risposte al commento
Ultima risposta 14/04/2006 12.52.30
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desi  @  01/01/2006 23:50:31
   8 / 10
Due giudizi su tutti: il coraggio di David Lynch e l'agonia nella pellicola.
Coraggio : perchè all'esordio alla regia dove hai gli occhi puntati di tutti, il genio è riuscito a sconvolgere lo standard del cinema contemporaneo, sfornando una storia inconcepibile al limite (se non oltre...)dell'assurdo e in un bianco e nero da ipnosi definitiva.
Agonia : perchè Lynch ha creato immagini potenzialmente esplosive all'inconscio umano creando così, senza un motivo apparente, un incubo dalla trama assurda (ma non inesistente).
E poco importa se la vostra ragione non ha capito bene la pellicola, state pur certi che il vostro subconscio l'ha perfezionato alla meraviglia...
Da notare, infine, come la quasi assenza dei dialoghi e l'assenza dei colori rendano il film ancora più folle e delirante. Una sorta di trappola claustrofobica dalla quale lo spettatore ne uscirà, sì, ma non senza conseguenze.
Arte

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/02/2007 18.09.26
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benzo24  @  04/02/2005 20:05:08
   10 / 10
Se uno non conosce questo film non conosce il cinema!

3 risposte al commento
Ultima risposta 22/12/2005 00.17.50
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  31/05/2004 11:59:06
   10 / 10
Lynch ha inventato un altro modo di fare cinema. Nessuno riuscirà ad eguagliare una visione da sogno così vicina ai quadri dei migliori surrealisti ed ai manifesti di Beton. Un capolavoro da non perdere assolutamente.

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Ultima risposta 16/05/2005 19.34.49
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Gruppo STAFF, Moderatore stefano76  @  27/01/2004 14:22:26
   9 / 10
Un film bellissimo e allucinante. Quando l'ho visto sono rimasto folgorato dalla bellezza e dall'inquietudine suprema delle immagini e dallo splendido bianco e nero. E pensare che Lynch girò questo film con una troupe composta da una mezza dozzina di persone, quasi tutti amici.

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/02/2004 14.30.05
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