eragon (2006)

Prendi un libro scritto da un adolescente trito di luoghi comuni sul mondo fantasy, sceneggialo con dialoghi rivisti da un seienne, fanne un film diretto da un quattrenne ed ecco Eragon! Film del genere dovrebbero essere visti solo da appassionati di effetti speciali ma anche quelli sono poco riusciti, erano stati realizzati molto meglio di draghi di Harry Potter E Il Calice Di Fuoco!
I due fratelli protagonisti all'inizio mi facevano pensare ad una sorta di Brokeback Mountain in salsa fantasy ma uno è sparito subito (ritornerà ricco e felice nel terzo capitolo??) e l'altro si deve arrangiare con una maschiaccia nata... per la battaglia!! Di tutti i luoghi comuni del genere ce ne sono due assolutamente insopportabili. Il primo. Il re cattivo, John Malkovich purtroppo nell'ennesima marchetta cinematografica, sempre incastonato in spelonche buie e tetre. Ma sei il Re, cavolo, comprati un lampadario, delle candele, fai togliere le ragnatele dai tuoi schiavi! Potreste mai immaginare la Villa di Arcore senza aver pagato la bolletta dell'Enel? Il secondo. Il Re cattivo ha sempre al suo servizio un mago cattivissimo. E bruttissimo! Ma cavolo, dico io, sei mago, fai qualcosa per quelle brutte rughe, per le occhiaie... Sei capace di sparare palle di fuoco e non riesci a curarti le doppie punte? Ma che razza di mago sei? La Strega cattiva di Biancaneve non ti ha insegnato niente?