el topo regia di Alejandro Jodorowsky Messico 1971
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el topo (1971)

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locandina del film EL TOPO

Titolo Originale: EL TOPO

RegiaAlejandro Jodorowsky

InterpretiAlejandro Jodorowsky, Mara Lorenzio, Alfonso Arau, David Silva

Durata: h 2.05
NazionalitàMessico 1971
Generegrottesco
Al cinema nell'Agosto 1971

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Trama del film El topo

Il pistolero "El Topo" (ovvero "La Talpa") giunge in uno sperduto villaggio nel deserto in compagnia del giovanissimo figlio, trovandovi i cadaveri lasciati da una banda di fuorilegge. Fra i superstiti incontra una donna, Mara, che lo conduce in una missione di monaci dove dovrà prepararsi a sconfiggere i terribili Quattro Maestri. El Topo lascia il figlio presso i religiosi e parte in compagnia di Mara e di una misteriosa donna in nero; ferito e abbandonato, viene raccolto da alcuni esseri deformi che abitano in profonde caverne...

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Voto Visitatori:   8,22 / 10 (56 voti)8,22Grafico
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Voti e commenti su El topo, 56 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  26/10/2012 21:08:05
   5 / 10
Non ho apprezzato questo primo Jodorowsky, pieno di cose da dire e con troppa voglia di sperimentare.

El topo è un film molto difficile, impegnativo, pesante, enigmatico ma il problema è che si prede in un'infinità di metafore tanto da dare l'idea di aver perso il filo del discorso.

Un cinema difficile quello di Jodorowsky ma sempre interessante in questo caso non sono riuscito a trovare la compiutezza.

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Ultima risposta 03/09/2014 14.58.52
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pinhead88  @  10/08/2010 22:13:19
   7 / 10
Western metafisico del folle Jodorowski,intriso di simbolismi di natura ermetica su cui è impossibile forzarne la lettura e trarne così un senso.il tutto è talmente visionario ed eccentrico da ritenersi soltanto una personalissima sensibilità artistica del regista,come lo stesso vale per "La montagna sacra".
L'unica cosa che lo spettatore può fare quindi è immergersi senza freni in questa realtà del tutto onirica e incomprensibile,ne uscirà o ammaliato o irritato.Tuttavia ho preferito di più "La montagna sacra",ma esclusivamente da un punto di vista estetico,anche perchè ripeto, i vari simbolismi riescono a trarre vantaggio soltanto attraverso quest'ottica, mentre in "El topo" c'è di mezzo il deserto che rende tutto più "arido" in una prima parte,ma esclusivamente da un punto di vista contenutistico.la parte dei quattro maestri l'ho trovata molto meno incisiva della seconda,dove Jodorowski da più spazio alla sua dimensione creativa e immaginifica.
il pericolo di sopravvalutazione c'è sempre però,anche perchè Jodorowski nella sua furbizia mette in atto il suo ennesimo "circo visivo" o corte dei miracoli metafisica con il solo e unico intento di rimandare il tutto in qualcosa di più "profondo" e "filosofico",offuscando così la mente dello spettatore che, per paura di sembrare stupido,darà un valore aggiuntivo alla pellicola.Per quanto mi riguarda "El topo" è un bel film,ma lungo e a volte parecchio noioso e sconclusionato,inadattissimo ad un pubblico "mainstream".Un tipo di cinema che viene visto sempre dalle solite persone,creando un circolo che si reputa virtuoso,ma che nella sua triste e viziosa autoreferenzialità, se la canta e se la suona.

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Ultima risposta 11/08/2010 10.13.42
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kullaz  @  10/03/2010 21:19:09
   9 / 10
Che schifo.
Uno dei film più insulsi che abbia mai visto
TRAMA: 1 ..ma che senso ha? che vuol dire? "so fà anch'io a fà un film così"
EFFETTI SPECIALI: 2
noiosooo!!
FINALE: 1 : insulso, mi ha lasciato insoddisfatto .

Media: 2
Apparte tutto, la parte dei quattro "maestri" è qualcosa di incredibile. La seconda parte perde qualcosa, ma che caz!

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Ultima risposta 16/12/2011 16.38.51
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Bathory  @  16/10/2009 02:42:10
   9½ / 10
Commentare un film di Jodorowsky è impresa titanica per chiunque, figuriamoci per uno sprovveduto come il sottoscritto..

El Topo è uno dei pochi film, insieme a una ristrettissima cerchia di altri immensi capolavori, che non può essere commentato per il semplice fatto che il solo parlarne sminuirebbe, o comunque non riuscirebbe ad esprimere le stesse emozioni, sensazioni che si provano nel vedere una pellicola cosi grande.

El Topo è uno dei più splendidi e visionari viaggi mai creati e concepiti...

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Ultima risposta 17/10/2009 08.07.26
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/07/2009 15:26:58
   6½ / 10
seconda opera di Jodorowsky che visiono dopo il paese incantato,il film mi è piaciuto di più rispetto a quest'ultimo.A tratti l'ho trovato geniale,ma per la maggior parte del film ho avuto un senso di irritazione,forse perchè,per quanto adori i registi visionari e onirici(Fellini e Lynch su tutti)la visionarietà che Jodorowsky mette nei suoi film non mi piace assolutamente. Splendida la scena in cui il pistolero riconosce il figlio e viceversa,con richiami anche al mito della caverna di Platone.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Un film complesso e profondo,ma sicuramente non superficiale.Purtroppo questo regista non mi piace molto,anche se chiaramente và riconosciuta la sa bravura

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Ultima risposta 27/05/2010 20.43.17
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JOKER1926  @  10/04/2009 03:41:42
   8 / 10
1970… Alejandro Jodorowsky dona al pubblico una pellicola che entra di primato nella somma sacralità della Cinematografia della metafisica.
Il regista (come Dante) delinea strati di passione cristiana intersecati "divinamente" con concetti e visioni (filosofiche, chimeriche) orientali…
Partendo dalla trama si percepisce con facilità il "percorso" de El Topo, il senso della vita, il concetto moraleggiante, il concetto di amore sono mine vaganti che si scagliano a velocità supreme per poi ricompattarsi all'infinito…
Il regista offre un film molto complesso, le cose principali di questa pellicola sono le metafore, le inquietanti simbologie religiose. Jodorowsky risulta essere compatto, porta avanti una linea concettuale (convulsa) che si fluidifica (senza difficoltà) nella concezione religiosa. La pellicola è un omaggio alla concezione divina; il regista delinea scenari magistrali e interseca in essi personaggi strani e "idealizza" una "quadriglia" profetica. Infatti l'incontro con i "grandi Maestri" è un fantomatico itinerario nel profondo degli abissi…
Le "sfide" fra El Topo e i "Maestri" assumono caratteri quasi celestiali, in essi si celebrano concetti mitologici e simbolicamente religiosi.
Il primo incontro con il cieco con la voce di donna è una delle sequenze più importanti del film, dunque il primo "Maestro" è (in chiave religiosa) Isaia; mentre il secondo pistolero è rappresentato metaforicamente da Geremia (da notare il concetto profetico presente in ambedue i personaggi, ovvero quello del pistolero e del Profeta Biblico); il terzo incontro in dimensione religiosa vede El Topo lottare contro Ezechiele (da notare i subliminali concetti intellettualistici riguardo la resurrezione rappresentati dalla morte dei conigli); l'ultimo incontro vede El Topo fronteggiare Daniele (ultimo Profeta)…
Secondo alcune teorie, El Topo è Gesù Cristo, la sua metamorfosi si celebra attraverso il titolo del film "El Topo" (ovvero la talpa), l'animale (rappresentato in modo simbolico dal pistolero, ovvero da Gesù) scava per raggiungere la luce, ovvero la "tappa" di questo animale potrebbe essere interpretata come la Resurrezione di Cristo dopo la sua morte, conseguita grazie ad una ascesa meditativa, ovviamente ora è importante riallacciarsi alle scene iniziali del film con protagonisti i pistoleri.
La seconda parte del film è ben fatta, il regista prende spunti significativi da "Freaks" è "tonifica" maggiormente le sue concezioni; nel prosieguo della pellicola nascono, prendono forma gradualmente concetti di idolatria (sedati in seguito) da El Topo; lo specchio, il "marchio" sulla pelle sono rispettivamente il mito di Narciso e l'occhio di Osiride , questo ultimo sarà (nella pellicola) "accantonato" nell' "Apocalisse".
Seguono altre concezioni e simbologie (viene trattato anche il concetto della reincarnazione) che vanno ad intaccare, quasi a confondere i concetti Cristiani delineando il "non delineabile" e aprendo (o forse chiudendo) strade interpretative.

Inoltre il regista dona al pubblico un finale sontuoso (anche sul piano tecnico, cinematografico), la scena finale è un richiamo solenne alla guerra del Vietnam che registrò il suicidio di un monaco dinanzi all'ambasciata Americana come estremo segno di contestazione.
Il regista con "El Topo" cerca di rappresentare, grazie a delle immagini grottesche ed esilaranti la violenza, l'ingiustizia, l'idolatria di un popolo, "El Topo" personaggio fin troppo "ambiguo" porterà cambiamenti, innovazioni; gli scenari (come il deserto) delimitano la "genericità" concettuale, morale di ogni persona che si scontra con il niente sfociando in dilemmi complessi esistenziali…
(Il figlio de El Topo potrebbe aprire clamorose vie teoretiche religiose con l'avvento di un nuovo Profeta in terra; la scena estrema (in ordine temporale) potrebbe rappresentare la "riapertura" di un ciclo divino.)

"El Topo" offre (come detto) grandissimi "schizzi" di genialità, ma purtroppo a volte si perde con la rappresentazione "no sense" che comunque sul piano visivo soddisfa e suggestiona lo spettatore; una altra pecca (abbastanza significativa) è la eccessiva "mescolanza" dottrinale religiosa che a tratti risulta essere "caotica" e quasi blasfema.

"El Topo" è un grande prodotto cinematografico, film intramontabile, ma allo stesso tempo, poco conosciuto in Italia e nel resto del mondo; il film risulta essere delirante e con una serie di pregi sul piano tecnico (esclusa la fotografia) riesce con autorità a scalare gli altari della logica precipitando in teoremi meditativi che a volte risultano essere immensamente sterminati per l' intelletto umano…

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Ultima risposta 26/06/2009 17.30.12
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  26/01/2008 20:28:55
   8½ / 10
Difficile saper descrivere una pellicola di Jodorowsky: bisogna vederla per capire questa affermazione. La storia di un uomo divorato dall'ambizione e dall'egoismo personale e la sua faticosa rinascita spirituale. Questo western surreale e grottesco, denso di simbolismi in ogni sua immagine e fortemente mistico, ha una forza visionaria che pochi film possiedono. E' un film che, data la sua complessità, può risultare un po' criptico, ma vederlo è un'esperienza da provare. Jodorowsky possiede inoltre una certa conoscenza del genere in questione. Molti passaggi richiamano sia al western più classico, passando a Sergio Leone e Peckinpah.

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Ultima risposta 10/04/2009 16.17.27
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Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  20/10/2007 02:06:50
   9 / 10
Allucinante, sbandato ma non senza senso. Un lungo calvario, una ricerca estenuante. Grottesco fino al midollo. da vedere

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Ultima risposta 20/10/2007 02.16.48
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H.D.027  @  05/10/2007 17:45:21
   9½ / 10
E voto anche El Topo gia' che ci sono:). In questo caso quoto esattamente il commento precedente al mio, e colgo l'occasione per fare una domanda: qualcuno di voi ha mai avuto la possibilita' di visionare "the severed heads"? Il primo lavoro di jodorowsky come regista?

93

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Ultima risposta 08/12/2007 18.28.12
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Sanjuro  @  03/08/2007 12:50:41
   10 / 10
Parlarne sarebbe un delitto, un film che deve nascere e morire tra il rapporto carnale tra occhi e schermo.

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Ultima risposta 15/12/2008 18.20.29
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mister_snifff  @  04/10/2005 01:33:52
   10 / 10
psicovisionarietà al servizio dell'inerme spettatore

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Ultima risposta 04/10/2005 01.37.10
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