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Regia ragguardevole,ottima fotografia in bianco e nero,montaggio da paura e la star Tadanobu Asano sempre capace di lasciare il segno.Tutto bello,se non fosse che l'incostante Sogo Ishii si dimentica di proporre una storia avvincente, smarrendosi tra i meandri di un nonsense raramente coinvolgente.Il duello dapprima a distanza e poi fisico tra due (super)uomini in grado di veicolare attraverso il loro corpo l'energia elettrica ed utilizzarla come arma si snoda attraverso piccoli episodi dalle spavalde correlazioni.L'appeal dei personaggi,singolari sin dai loro nomi (Dragon Eye Morrison e Thunderbolt Buddha),fa breccia in prima battuta per poi disperdere ogni attrattiva a causa di una caratterizzazione limitata ad un'infarinatura di massima.Visivamente nervoso,con inserti urlati in stile manga in cui le parole sostituiscono le immagini,dialoghi praticamente assenti rimpiazzati senza soluzione di continuità da percussioni elettroniche e improvvise aggressioni sonore a metà tra il noise e il punk industriale,"Electric Dragon" è a tutti gli effetti un esempio di cyberpunk cinematografico devoto all' archetipo "Tetsuo".Peccato che del lavoro di Tsukamoto sia solo un versione più edulcorata,meno viscerale e dall'impatto tematico poco interessante.Un cazzeggiamento sperimentale dalla forma seducente ma anche avaro di contenuti e semplicistico nella contrapposizione tra forza bruta e logica crudele.Sembra un videoclip di musica underground in cui le tematiche lasciano il tempo che trovano.
Non avra' certo il peso storico di una pietra miliare quale tetsuo ma è stra divertente, inoltre la fotografia è stratosferica!! E poi Asano è il mio attore preferito, quando cè lui di mezzo non so dare voti bassi *_*
Non convince. Sogo Ishii emula Tsukamoto omaggiando Tetsuo. Ma ne scimmiotta la trama in ambientazioni, angolature, inquadrature bellissime. Con tanto di splendido bianco e nero. Tadanobu Masano è bravissimo. Cosa manca allora? Il senso. E Tsukamoto.
Dare meno di nove a questa pellicola è un offesa. Da estimatore di band di noise giapponese come Melt Banana, Masonna, Gerogerigegege, Government Alpha, C.C.C.C, Boredoms etc mi sento di dire che lo spirito folle dell' underground sonico anni 90 non sia mai stato rappresentato meglio. Se la colonna sonora che accompagna Tetsuo è la bibbia dell' Industrial quella che accompagna Electric Dragon, capolavoro di Ishii, è il vademecum del musicista noise. Riguardo ad ogni film l' importante è non tumularsi con l' idea di trama e di filo logico. Un ragazzo gira per la città a cercare rettili, si carica con la corrente elettrica e combatte contro un buddha: serve altro ? Da guardare trasportati dall' abbandono senza nessun filtro cerebrale e italica voglia di capire. NOISE NOISE NOISE NOISE NOISE!!!
Ragazzi, ma come fate a dare un voto così basso a un capolavoro del genere? E' uno splendido viaggio creato da un regista che, come quelli della sua generazione giapponese (vedi Tsukamoto), non riesce a superare il trauma dell'invasione delle onde elettriche, magnetiche, del cemento e dell'alienazione della civiltà moderna sulla vita degli esseri umani.
In 50 minuti Ishii Sougo è riuscito a dare un incredibile affresco sulla nostra realtà, che vede le pulsioni animali in costante conflitto con l'ambiente urbano e la società moderna.
Cyberpunk moderno. Mentre in Tetsuo era protagonista il metallo, qua lo è l'elettricità. Film divertente e di buona fattura, di incredibile energia, consigliato anche per la breve durata. Peccato che non esistono tanti titoli simili, che escono dagli schemi...
Si sarà pure ''elettrizzante'' in tutti i sensi,però non ha senso... L'unica parte interessante è lo scontro fra Dragon Eye e Buddha verso la fine che comunque si poteva sviluppare meglio!
Eheh..Già dalla locandina si può intravedere l'assurdità di questo film.. Il film narra la storia del duello tra due guarrieri "elettrici" (quelli che si vedono in copertina): uno è il mitico Asano (mi sembra sia anche il produttore del film), ll'altro (a me sconosciuto) dovrebbe essere un'altro idolo delle teenagers giapponesi. Visto lo sviluppo della storia da ignorante di manga quale sono avrei giurato che fosse ispirato proprio ad un fumetto ma non mi risulta da quello che ho letto in giro. Più che la trama parlano le immagini e la musica, veri punti di forza del film: anche troppo, spesso si ha la sensazione di assistere ad un video musicale con molte scene sconnesse tra loro. Alcune sono d'effetto, altre sembrano solo una manifestazione di tecnica da parte del regista. Infatti, dopo l'ottima partenza il film si perde un pò per strada (probabilmente il regista ha volutamente tralasciato l'aspetto logico rispetto a quello dell'audiovisivo). Vista la breve durata lo consiglio, se fosse stato un film intero sarebbe diventato noiosetto..