Gregory è un giornalista televisivo, chiamato a riferire sulle imminenti elezioni papali a Roma. Ateo, nella capitale italiana incontra Maria e se ne innamora, nonostante la giovane sia già promessa a Dio. Non passa infatti molto prima che scopra che sta per diventare suora. Sarà così costretto a dover competere con un concorrente inedito, tanto onnipotente quanto prepotente…
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La cosa più patetica di questo film caccoloso è la convinzione, del tutto errata, da parte del regista di essere un genio della comicità surreale, un cinico anticonformista e un big della scrittura. Fare critica o satira sulla religione e sulla chiesa cattolica va benissimo, ridicolizzarla e deturparla invece è un atto becero, a prescindere dal proprio credo. Non voglio affrontare un discorso serio poichè questo film non lo merita, perciò mi limito a elencare quello che non mi è piaciuto, a cominciare dalla sceneggiatura che tenta di trovare una collocazione tra il surreale e la commedia rosa (fallendo su entrambi i fronti), scandita da un ritmo blando, da dialoghi incomprensibili, idee irriverenti e clichè di dubbio gusto, una recitazione mediocre, un doppiaggio insufficiente e una regia senza arte nè parte. Spiace per la De Angelis ma scegliere di interpretare un copione assurdo come questo è sintomo di grande ingenuità.