dark city regia di Alex Proyas USA 1998
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dark city (1998)

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locandina del film DARK CITY

Titolo Originale: DARK CITY

RegiaAlex Proyas

InterpretiKiefer Sutherland, Jennifer Connelly, William Hurt, Rufus Sewell

Durata: h 1.46
NazionalitàUSA 1998
Generenoir
Al cinema nel Dicembre 1998

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Trama del film Dark city

Ogni notte, alle 24 in punto (ma potrebbero essere le 12), mentre tutti gli umani si immobilizzano in una sorta di incoscienza immemore, la città comincia a modificarsi, gli edifici si alzano, si abbassano, si spostano, cancellando strade e aprendone altre. È l'effetto vertiginoso del "tuning", la capacità di alterare la realtà fisica attraverso lo sforzo congiunto di molte volontà psichiche, una dote che posseggono solo gli "stranieri", aguzzi, pallidi e avvolti in cappottoni alla Nosferatu, che manipolano i destini degli uomini.

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Voto Visitatori:   7,29 / 10 (119 voti)7,29Grafico
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Voti e commenti su Dark city, 119 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Spinna  @  11/03/2015 23:29:20
   4½ / 10
Lento, noioso, fa venire sonno!

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/08/2018 22.18.32
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_Hollow_  @  26/03/2012 03:43:23
   10 / 10
Nononono quì c'è qualcosa che non va nei voti negativi e nella loro motivazione. Anche il mio potrebbe essere esagerato, non lo metto in dubbio, ma al momento, a caldo, mi risulta difficile dargli un voto diverso.
Avevo visto Io, Robot senza sapere fosse di Proyas. Non brutto come film, ma nulla di che.
Dopo aver visto per la 300° volta "Il Corvo" con sguardo forzatamente più critico dopo esser passato qualche settimana fa dal dover analizzare "La città nuda" di Dassin inquadratura per inquadratura (e ancora non mi sono riabituato al rigodermi un film senza analizzarlo e scomporlo) ho pensato: "Wow, che ****ta di regia, non c'avevo mai fatto caso ... chi diamine è il tizio che l'ha girato?" Ed eccoci qua a Proyas e l'altro suo lavoro, "The Dark City".
Ragazzi, è una ****ta perfetta al dettaglio piena di rimandi e citazioni.
Il sogno di chiunque coi miei gusti: un noir a tinte dark. Che si può volere di più da un film? (dalla vita mi sembra esagerato, lo ammetto).
Più sotto da qualche parte ho letto di "già visto" ecc. ... su non diciamo fesserie, non s'è mai visto Dark City.
I temi sono un miscellanea di diversi libri ... e allora? Cosa, anche solo inconsciamente, non lo è? "Lo stile è un noir anni '50 con spruzzi dark..." ... e questo dovrebbe essere un male? Anzi, la trovo la genialata definitiva. Mi chiedo perché non sia stato fatto prima. "La città sembra questo e quest'altro con pezzi da Metropolis di Murnau" ... beh, ottima scelta. A tal proposito, è stato fatto giustamente notare come i "cattivi" assomiglino tremendamente a Nosferatu. Vero .... e non è magnifico? Aggiungerei che ricordano in parte pure un po' i cenobiti di Hellraiser. E tutto ciò è stupendo.
Veramente dovrebbe essere un problema che il mondo, la scenografia, ricordi tutto questo? Blade Runner pure non era la fiera della citazione? Ma Blade Runner non è mai stato criticato perché si capisce il valore artistico. Sono stati invece criticati tutti i film del genere dopo Blade Runner, perché definiti (giustamente) "una citazione della citazione", veri e propri esempi della decadenza del cinema odierno ricaduto in quel "cinema delle attrazioni" ma nella variante "cinema delle citazioni", un cinema di seguiti e prequel. "Ma, ragazzi" (con accento alla Bersani stile Crozza), Proyas non è quì a pettinare i ricci.
Come visto c'è un po' di malsana citazione in tutto questo, visto chi il film rimanda ad un sacco di altre opere. Ma quì, al contrario della maggior parte della spazzatura odierna, sta anche la sua grandezza, in misura forse superiore allo stesso Blade Runner.
Vi siete mai chiesti una cosa guardandolo?


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Guardando il film non si può che notarlo, al momento ci si può identificare con entrambi, siamo un po' vittime e un po' carnefici con spirito di ricerca scientifica e antropologica. E qui mi viene in mente una citazione dal più famoso film di Proyas "Vittime ... non lo siamo tutti?"

Sta di fatto che, a parte la stupenda sceneggiatura, a parte la stupenda filosofia che la sorregge, a parte la stupenda colonna sonora, a parte l'ottima recitazione di tutti (non so cosa può essere successo in Italia col doppiaggio ma l'originale è perfetto), a parte la perfetta scenografia e a parte la stupenda fotografia, trucchi, costumi ecc. ... il motivo che mi aveva portato qui, la regia, fa la parte del leone. Ci sono inquadrature perfette al dettaglio, a livello maniacale. Avrete notato come, distruggendo con un oggetto lanciato la vetrata del box office dell'acquario, il cartello appeso all'interno ruoti per la botta da "Chiuso" a "Aperto". Questione di 2 fotogrammi, ma tant'è. Questo è cinema. Per non parlare dei vari movimenti di macchia e del montaggio. Niente di caotico come le ultime ****** che ho visto al cinema di recente per creare una sensazione d'azione o di "tocco artistico", tutto scorre liscio ma con carisma, anche nei momenti più squisitamente action. Tutto è calcolato. Mi viene in mente Ozu e il suo cronometro con secondi e fotogrammi.

Basta, ho scritto un poema ma ne valeva la pena, potrebbe non essere un 10 per chissà quale motivo che al momento mi sfugge, ma a caldo lo butto lì tra i migliori film della storia del cinema. Il giudizio non mi viene da dove hanno cercato Mr.Book e co. in tutti questi anni, ma da dove dovevano cercare.

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Ultima risposta 26/03/2012 18.50.17
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Jumpy  @  10/03/2012 17:20:12
   7½ / 10
Fotografia a forte contrasto che da' al film un vago stile fumettistico alla "Sin City" e scenografia eccezionali, cast da capolavoro... adorabile e bravissima come sempre Jennifer Connely.
Sviluppando in maniera creativa temi non proprio originalissimi,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER son presentate idee che verranno sviluppate da vari film a venire, "Matrix", "Il tredicesimo piano", "I guardiano del destino"... solo per citare i primi che mi vengono in mente.
Nonostante le circa due ore, quasi mai perde di stile, tranne dei passaggi un po' confusi e un po' di "sagra degli effetti speciali", nel secondo tempo e si segue volentieri.

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Ultima risposta 28/09/2013 03.25.05
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kastaldi  @  26/08/2011 23:46:33
   6 / 10
L'inizio è abbastanza classico e sicuramente non lascia pensare all'evoluzione della storia che ripropone (o anticipa) diversi elementi visti altrove cui non farò riferimento adesso per non togliere il gusto di vedere questo film (vedi spoiler alla fine) che tuttavia a tratti risulta anche un po' noioso.
In ogni caso, ho apprezzato l'amtosfera noir di Dark City, notte perenne in questa metropoli dove un semi-sconosciuto Rufus Sewell si sveglia senza neanche un ricordo, con una sfilza di cadaveri che lo perseguitano e braccato da mezzo mondo. Bello il cast, l'investigatore Hurt su tutti, peccato per il protagonista che non mi è piaciuto e fa decisamente calare il giudizio globale.


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Ultima risposta 26/08/2018 22.33.50
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  28/04/2011 04:05:18
   6½ / 10
Ogni notte, allo scoccare della mezzanotte, il misterioso mondo della Dark City si spegne. Nella città immobile, dominata dal buio della notte, l'unico suono è quello della voce fuori campo di uno scienziato, che si muove storpio ed agitato tra macchine ferme e gente come addormentata, apparentemente immune a ciò che sta accadendo, raccontandoci di alieni morenti e del suo tradimento nei confronti del genere umano. Nel frattempo, un uomo si sveglia nudo e disorientato in una vasca da bagno, ignaro di dove si trovi e di cosa sia successo...
E' con questo folgorante inizio in medias res che, quattro anni dopo aver girato "Il corvo", il film con Brandon Lee diventato ormai più che un cult una leggenda, Proyas ritorna ai suoi amati toni dark dirigendo questo thriller di fantascienza chiamato Dark City.
La messinscena di per sé è ottima, molto ben ricreate le scenografie, le ambientazioni, i costumi, l'uso delle luci e la fotografia, la trama è coinvolgente e ricca di suspense e butta sin da subito lo spettatore in un concitato vortice di mistero, che rende il film molto piacevole da seguire. Quello che convince poco, però, è che ad una lettura più attenta ci si accorge che a ogni fotogramma c'è qualcosa che sa di già visto, e che alla fine del film si ha l'impressione di aver assistito a null'altro che un mash-up di echi letterari e cinematografici pescati a manate dalla cultura letteraria e visuale precedente:
1) L'ingombrante eredità di Philip K. Dick si avverte praticamente ovunque, a partire dalle tipiche ambientazioni a metà fra il gotico, il noir anni '50 - basta guardare il classico "detective in impermeabile" William Hurt - ed il cyperpunk (atmosfere predilette dallo scrittore), per arrivare alle tematiche affrontate - l'idea di una realtà fittizia e costruita (la cui rivelazione tralaltro si manifesta con il consueto "strappo nel cielo di carta" pirandelliano, già visto in film come The Truman Show), la falsa memoria indotta (il racconto "We Can Remember It For Your Wholesale" - lo stesso di Total Recall di Verhoeven - mi dice qualcosa), lo scienziato "scelto" dalle forme aliene per le sue conoscenze superiori ("Fair Game" - ovvero Selvaggina Pregiata). E' anche vero che il biennio '98/'99 manifesta quasi un'esplosione di film più o meno eredi dell'universo letterario di Dick (Il tredicesimo piano, eXistenZ, The Truman Show e Matrix i più famosi) ma se questi paiono riuscire a svincolarsene con sceneggiature in certi casi indiscutibilmente geniali ed originali, Dark City sembra quasi esserne schiavo
2) Le architetture della città sembrano prese per metà dai progetti futuristi di Sant'Elia e per metà dai palazzi futuristici di Metropolis di Lang
3) L'intero impianto visivo è di stampo nettamente fumettistico, abitudine abusata che maltollero. Gli alieni in particolare, per quanto ben resi, sono fin troppo macchiettistici e stilizzati (Nosferatu di Murnau vi dice niente?), ed il loro modo solenne e recitoso, da tipico villain da fumetto, li rende alla fine piuttosto irritanti.
Anche a livello di sceneggiatura si riscontrano dei problemi. L'inizio folgorante in medias res si rivela un'arma a doppio taglio: all'inizio sembra essere un buon modo per coinvolgere di più lo spettatore, ma alla fine si rivela un approccio troppo frettoloso e veloce ad una vicenda che aveva gli spunti per sviluppare un background più ampio e più stimolante, e che invece risolve in un finale roboante ma troppo breve che lascia la sgradevole sensazione che dopotutto le tessere del thriller non siano state ricomposte del tutto e che molto sia stato lasciato in sospeso.
Certamente Dark City ha anche i suoi lati positivi: un anno prima del boom dei Wachowski con Matrix ne anticipa lo spirito (gli alieni tutti uguali ricordano gli agenti capitanati da Smith) e si avvale di distinte interpretazioni, a partire da Rufus Sewell, che si muove bene nel suo ruolo da protagonista, passando per la bella e brava Jennifer Connelly per arrivare a William Hurt e Kiefer Sutherland.
Ma in generale è un film che, pur pieno di potenzialità, è zeppo di pesanti debiti artistici che una sceneggiatura sommaria non è capace (o non vuole) rielaborare abbastanza.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  02/04/2011 16:00:41
   7 / 10
Proyas con i toni dark è bravissimo e l'ambientazione di Dark City è suggestiva quanto basta; lo stesso non si può dire della sceneggiatura che,anche se inizialmente intriga,non riesce nella seconda parte ad essere all'altezza delle aspettative rendendo il film un ibrido non sempre riuscito tra noir e fantascienza.
Godibile in tutto il resto,compresa la Connelly (che compare troppo poco) ancora in carne e sensualissima nelle forme di una dark lady non tanto dark.
Comunque sia sorprendente la quantità dei premi vinti da Dark City specie in ambito fantascientifico; non a caso è uno dei precursori eccellenti di Matrix ma,sarò uno dei pochi,lo trovo nettamente inferiore al primo film dei fratelli Wachowski.

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pablo73  @  14/05/2010 19:16:23
   7½ / 10
Bel film con una bella e originale idea di partenza. Lo sviluppo della trama è buono senza stancare mai (beh se lo facessero ora pretenderei qualche effetto speciale in più).Comunque molto consigliato ma per gli amanti del genere perchè credo che gli altri non lo troverebbero un granchè (es molti miei amici che detestano questo genere l'hanno trovato lento e noioso).

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Ultima risposta 26/08/2018 22.39.19
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USELESS  @  01/03/2010 00:19:57
   6½ / 10
Visto ieri, già quasi non me lo ricordo.

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fede77  @  18/02/2010 17:09:37
   8 / 10
Precede di appena un anno il kolossal "Matrix" (1999, di Andy e Larry Wachowski), che ha avuto due seguiti nel 2003, e "Il tredicesimo piano" (1999, di Josef Rusnak). Tutti e tre sono film in cui il tema fondamentale è che "la realtà non è la realtà". Mentre il secondo è condito da molta, fin troppa azione in stile "Urlo di Chen", e l'ultimo descritto è un interessante realtà virtuale della Los Angeles del 1937, questo è il più psicologico, dark e, a mio parere, riuscito del trio. In appena 101' (quando solo la prima parte di Matrix dura ben 136' e dà per scontato che vi siano altri seguiti, visto che per il 90 % del film si deve spiegare un'ingarbugliatissima trama e si deve addestrare il "Neo"-eletto) si inizia e si finisce, ovvero si dipana la trama, si capisce chi sono i burattinai e si chiarisce il tutto nel finale, imprevedibile e stupendo. L'assenza di ore e ore di combattimenti alla Jackie Chan ormonizzato, di mega sparatorie e soprattutto, unica vera pecca, di attori conosciuti alla massa (resta in ballo la Connelly, ma non è certo là come protagonista) l'hanno reso meno conosciuto, meno di successo e forse meno apprezzato del suo, comunque degno, successore, molto più adatto ad un pubblico adolescenziale ed addomesticato a cazzotti e pallottole. Ne risulta comunque un film di psico-fantascienza molto attuale, come tematica di fondo, vista l'implicazione della presenza aliena e molto meno cervellotico dei suoi successori. Storia, a mio avviso, riuscitissima con finale spiazzante e rivelatore; effetti speciali sapientemente dosati e sufficientemente efficaci ancor oggi; attori però di poca fama (R. Sewell lo ritroviamo ad es. ne "Il destino di un cavaliere", 2001; K. Sutherland, in "Riflessi di paura", 2008). Tutti questi punti lo rendono un piccolo capolavoro della fantascienza. Un voto migliore l'avrebbe meritato se il cast fosse stato più "appetibile".

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Ultima risposta 26/08/2018 22.41.48
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cippilippo  @  18/01/2010 23:59:28
   5 / 10
Innanzitutto a parer mio di noir questo film a solo i colori (quelli si scurissimi, azzeccatissimo il nome sotto questo aspetto)!

Mi sembra un film di fantascienza fatto e finito (che magari sfrutta una storia dalle sfumature noir si ma comunque un puro film di fantascienza)!...e non mi è piaciuto molto!

Per la quasi sua totalità lo ritengo appena sufficiente...mentre la fine l'ho trovata a dir poco pessima!!!...solo un tantino migliorata dalla magnifica frase che il protagonista dice in prossimità del termine e che è l'estrema e perfetta sintesi di un film, del quale rimango ben impressionato da quella che ritengo essere l'idea di partenza, mentre invece purtroppo non mi è proprio piaciuto il prodotto finito!...peccato!

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Ultima risposta 26/08/2018 22.43.11
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Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  @  21/11/2009 11:06:51
   6½ / 10
Sicuramente bello, ma non abbastanza stimolante per i miei gusti. Per metà film mi sono annoiato non poco, e lo scipito protagonista stava sempre più fungendo da Dormicum. Lui stesso, peraltro, non agevolato da una voce per me fuori luogo [un doppiatore di Robin Williams se non vado errato, forse Marco Mete].
Nella parte finale si riprende un pochino, ma di sostanza dubbia spiegazioni, avvenimenti, scelte logiche. È un po' tutto all'acqua di rose.
Poi non capisco perché alcuni effetti sono fantastici e altri ridicoli. Mah.
Da premiare di sicuro per l'ambientazione ed una certa originalità: si nota piuttosto chiaramente l'influenza che ha avuto in alcuni film di successo, vedi Matrix.

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Ultima risposta 26/08/2018 22.44.49
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popoviasproni  @  27/10/2009 19:22:27
   7 / 10
Indubbiamente da recuperare questo piccola gemma thriller fantascientifica.
Insipido il protagonista.

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Ultima risposta 28/10/2009 13.11.22
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Constantine  @  26/10/2009 00:02:35
   7½ / 10
Debitore di una vasta fetta di narrativa di fantascienza e di buona parte delle biblioteche di filosofia, il "Dark City" di Proyas indubbiamente precede però di qualche anno l'evento galattico della trilogia di Matrix; film dall'atmosfera accattivante, dal concept interessante, ma che trova nel suo svoglimento qualche dialogo poco convinto e forse un pò troppo action (sopratutto nel finale). Sewell come protagonista non demerita, anzi la sua scelta impopolare ai più mi è sembrata molto intelligente per un prodotto di questo tipo e per il personaggio che interpreta, colonna sonora e comprimari all'altezza. Con qualche piccolo accorgimento che non ne avrebbe guastato malamente le atmosfere opprimenti e i momenti che più sollazzano il raziocinio avrebbe potuto aspirare a vette diverse, così resta comunque un ottimo esempio di come una buona idea, alle volte, basti.

"Quell'orologio va bene?"
"Ma certo! Ha sempre spaccato il secondo da quando l'ho comprato."
"E' mattina o sera?"
"Che domande fai Johnny?"
"Non capisco: come può essere notte? Che è successo al giorno, me lo sono perso?"

"Conosce un posto che si chiama Shell Beach?"

"Avete cercato nel posto sbagliato."


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Ultima risposta 26/08/2018 22.45.21
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RedPill  @  03/06/2009 13:54:17
   7½ / 10
Bellissimo film che lega tinte e atmosfere noire a una trama fantascentifica veramente interessante che, nonostante la sua semplicità, risulta essere comunque molto originale.In una metropoli in cui le notti si susseguono senza mai lasciar spazio al giorno, sinistri individui con strani poteri ne prendono il controllo, nel tentativo di studiare la razza umana e le sue caratteristiche;stupende scenografie e buoni effetti speciali fanno da contorno a tutto il film.Nessuna nota di rilievo per quel che riguarda gli attori che si limitano a "svolgere il compitino" e poco entusiasmante anche il bravo Proyas che in questo caso è stato un po’ superficiale (e non è da lui) sviluppando troppo frettolosamente la trama.Questa è la grande pecca di un film che avrebbe meritato sicuramente più attenzioni.Nel complesso lo giudico comunque un buon lavoro ma per carità, inutili paragoni con Matrix sono da evitare e censurare; il fatto che tra i due film ci possa essere qualche analogia non significa comunque che debbano e possano essere accostati... son due lavori decisamente differenti.

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Ultima risposta 26/08/2018 22.46.27
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  03/03/2009 21:26:07
   8 / 10
Gioiello fantadark, che i Wacosi hanno trasformato in Matrix imbottendolo di minchiofilosofia che al confronto Ghezzi è Gianni Rodari.
Grandissime le atmosfere create da Proyas con due lire; regista interessantissimo dal talento visionario notevole; speriamo che sappia rifarsi in futuro, rinunciando alle tentazioni smaccatamente mainstream alla "Io, Robot".
Un po' anonimo il protagonista, carina la Connelly con le ciglia cespugliose e le guanciotte paffutelle.

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Ultima risposta 26/08/2018 22.47.25
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Gruppo COLLABORATORI Hal Dullea  @  10/08/2008 23:39:55
   1 / 10
“Sarà lo stesso Murdoch a dir loro che hanno cercato, per capire la natura umana, nel posto sbagliato (indicandosi la testa), ma non dando la soluzione esatta (anche se possiamo intuirla durante tutto il film) a questo problema, lasciandoci liberi di scegliere la nostra soluzione.” (dalla recensione del sito). Ma se il messianico protagonista, in nome di chissà quale recondita virtù della natura umana, conduce a un esito che è d’un qualunquismo cetomediale degno degli spot del “Mulino Bianco”?

Mauro Lanari

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Ultima risposta 18/10/2008 02.43.12
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gei§t  @  28/09/2007 19:31:23
   7 / 10
un po' di confusione qua ed eccoci di fronte a un film che riprende moltissime idee gia viste in alcuni film/romanzi kinghiani (firestarter, la zona morta, carrie) e nel più moderno matrix. Diciamo che riescono a rimescolare tanto le cose un po' come i protagonisti del film mischiano e confondono le vite della città oscura.
Comunque in definitiva, il film mi è piaciuto e sono rimasto soddisfatto dal finale non troppo scontato.

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Ultima risposta 04/12/2007 16.41.49
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  25/02/2007 15:55:09
   6½ / 10
La produzione letteraria di Phil Dick non è servita solo come soggetto e sceneggiatura di capolavori come Blade Runner o Minority Report ma la sua straordinaria originalità (a dire il vero più per le tematiche che per lo stile) è stata utilizzata soprattutto come sfondo filosofico di molti altri film, anche non tratti da sue opere . Gli anni 90 nel cinema di sf sono gli anni del tema cosa è veramente il reale e cosa la finzione. Da qui pellicole come il Tredicesimo piano, Existenz, Truman show, Matrix (che ha una trama incredibilmente simile a Ubik finito di leggere qualche giorno fa) e questo Dark city, fascinoso film dark che nel primo tempo sfiora lo status di capolavoro noir per perdersi nel fumetto con superarmi e supereroi durante la seconda parte. Cmq un prodotto interessante.

6 risposte al commento
Ultima risposta 03/07/2008 22.19.12
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Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  30/07/2006 11:35:47
   7 / 10
Bella la prima parte, anzi, ad essere bello è quasi tutto il film.. l' idea di fondo, le atmosfere, lo scenario perennemente cupo.. ed anche gli attori, benchè non siano fantastici, comunque convincono.
Tuttavia la parte finale, per quello che mi riguarda, non è che sia stata chissà quanto coinvolgente ed entusiasmante, per questo il mio voto non va oltre il 7.

P.S. : Considerare questo film una specie di antimatrix e superiore a quest' ultimo (come ho più volte sentito), per essere una voce fuori dal coro, e portare avanti un inutile lotta contro i film estremamente pubblicizzati, mi sembra davvero eccessivo; se un film è bello o brutto, lo è aldilà delle politiche di marketing che lo anticipano.. dovrebbe essere ovvio.

5 risposte al commento
Ultima risposta 05/05/2009 21.22.14
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moebius  @  26/08/2005 20:02:42
   9 / 10
l'ho recuperato in maniera fortunosa e deo dire ke è stata una delle mie migliori scoperte. introverso, complesso, con finale a sorpresa, ragione giudicato superiore a matrix!

ciao

4 risposte al commento
Ultima risposta 06/04/2006 23.51.10
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Dragon  @  16/12/2004 13:03:40
   8 / 10
Bellissimo, perde un poco nel finale ; non per la risoluzione degli eventi ma per l'eccessiva velocità di svolgimento e conclusione; la scena della " crescita cittadina " lascia a bocca aperta, così come l'atmosfera notturna che palpita durante tutta l'atmosfera del film è veramente affascinante; ricorda un poco Metropolis, Blade Runner ( l'atmosfera dark e ciber punk ), e forse anche la città di Akira un pò la ricorda. Comunque grandioso.

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Ultima risposta 27/12/2004 02.03.22
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