coraline e la porta magica (2009)

Un ottimo film tratto dall’omonimo libro. “Coraline e la porta magica” è davvero inquietante e già dai titoli di coda lascia presagire quella cupezza e quell’ansia che, in un film d’animazione, ormai è raro trovare. Certo: non è assolutamente paragonabile al film che costruì assieme a Tim Burton anni addietro (The Nightmare Before Christmas), ma Selick potrebbe essere un ottimo “rivale” per il primo. I paragoni ad altri film sono evidenti. Si passa “Alle Cronache di Narnia”, a “Nightmare” e persino al telefilm “Twin Picks” in piccolissimi dettagli per concludere con “Alice nel Paese delle Meraviglie”. La trama del film è lenta e graduale, prendendo spunto da una discreta parte narrativa che inesorabilmente si sgretola in ogni singola scena. E quando entra in atto la seconda parte tutto si tinge di nero. Si capisce immediatamente. Fantastiche alcune scene che possono essere godute anche senza il 3D. Tuttavia non è un capolavoro, in particolar modo la parte finale. Frettolosa, lasciando quel velo di soggettività che, in casi come questi, risulta altresì snervante. Molte domande restano incompiute, molte risposte vengono fatte appena trapelare sebbene il dubbio resti pressoché intatto. Non ti resta dentro, tanto da lasciare tutti i protagonisti, i genitori e le creature dentro un buco di memoria. Non ha quell’impatto istintivo che invece han lasciato i suoi predecessori. Ciò nonostante “Coraline” risulta davvero esser un film di ottima qualità, creato appositamente per inquietare e per poter spaventare solo con scene, colori e azione + conseguenza. Non è mai stancante ma trascina lo stesso spettatore in questo sogno che, anche se apparentemente lucido è brillante, nasconde sempre quell’alone di sporco e maculato di sporco. Complimenti davvero per la realizzazione.