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oddio questo è un film erotico sperimentale abbastanza tosto da vedere commentare e giudicare... Belle immagini, lunghe riprese statiche e soprattutto molti minuti (sembrano infiniti) di deliranti dialoghi su schermo nero (tipo come nel branca de neve di monteiro) o su immagini fisse, ovvero piu' precisamente si tratta della lettura di una sceneggiatura da parte di una voce tendente al gayeggiante che ha come protagonista due donne di nome Clodia: una Clodia (chiamiamola Clodia1) è la donna amata da Catullo e resa celebre nei suoi versi on lo pseudonimo di Lesbia, l'altra Clodia (Clodia2) sembra essere una prostituita dei giorni nostri. Clodia2 ispirandosi al racconto "Clodia matrona impudica" contenuto nel romanzo "Vite immaginarie" di Marcel Schwob che parla della tragica vicenda di Clodia1
]tratto da: http://www.tiraccontoiclassici.it/opera.php?id=52 Clodia matrona impudica ha sin da giovane un rapporto incestuoso a tre con la omonima sorella Clodia e l'effeminato fratello Clodio. Costretta a sposarsi, avvelena il marito e riprende la "vita a tre" con sorella e fratello. Si amano fra loro ma odiano il resto del mondo. Quando il fratello muore, Clodia, disperata, si trasforma in baldracca da bassifondi e qui, una notte, un cliente la strangola e ne butta "il cadavere dagli occhi aperti nell'acqua gialla del Tevere".
tratto da: http://www.sulmonacinema.it/filmfestival2007/clodia.html Liberamente tratto da un racconto di Marcel Schwob nelle 'Vite immaginarie' e profondamente orientato sul pensiero di Georges Bataille, il film vuole dare corpo alla tragica vicenda di Clodia, la nobildonna romana amata da Catullo e resa da lui immortale nei suoi versi, con lo pseudonimo di Lesbia. Subito il film aggancia il passato al presente modulando il racconto fuori da qualsiasi temporalità storica. Clodia vive incestuosamente una folle passione col fratello e con un'altra sorella; hanno tutti e tre lo stesso nome quasi a sanzione nel gioco tragico delle loro esistenze dell'ineluttabile fusione delle identità e dei destini. Insieme si abbandonano ad ogni eccesso. La bellezza di Clodio è accecante: a Roma lo chiamano tutti col soprannome di pulcher e a questa sua bellezza sembra che si pieghino ogni volontà e ogni regola. Le due sorelle giacciono con lui; lo travestono da suonatrice di cetra e così possono introdurlo in feste proibite. Ma un giorno questo giovane dio viene assassinato dagli uomini di Milone. Clodia sente la vita crollarle addosso. É disperata non trova più ragioni per la sua esistenza e si abbandona ad ogni abiezione. Si prostituisce, adesca chiunque: per strada, nei parchi e nelle taverne, fino ad essere assassinata da uno dei suoi clienti.
cerca di rivivere lo stesso rapporto incestuoso col fratello (Clodio) e la sorella (Clodia) (tutti e tre hanno lo stesso nome ). Secondo me è propria la parte relativa a Clodia2 quella piu' interessante in cui c'è il film vero e proprio con incluse scene audaci che spaziano dal pissing all'utilizzo di strap on