cinderella man - una ragione per lottare regia di Ron Howard USA 2005
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cinderella man - una ragione per lottare (2005)

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locandina del film CINDERELLA MAN - UNA RAGIONE PER LOTTARE

Titolo Originale: CINDERELLA MAN

RegiaRon Howard

InterpretiRussell Crowe, Renée Zellweger, Craig Bierko, Paddy Considine, Paul Giamatti, Bruce McGill, David Huband, Connor Price, Ariel Waller, Patrick Louis

Durata: h 2.24
NazionalitàUSA 2005
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2005

•  Altri film di Ron Howard

•  Link al sito di CINDERELLA MAN - UNA RAGIONE PER LOTTARE

Trama del film Cinderella man - una ragione per lottare

Ispirato alla vera storia del pugile Jim Braddock che, nel periodo della Grande Depressione, per sfamare la famiglia tentò la fortuna con la boxe. Braddock passò velocemente dalla miseria alla gloria quando, nel 1935, riuscì a battere in un combattimento epico di 15 riprese il campione del mondo dei pesi massimi Max Baer.

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Voto Visitatori:   8,06 / 10 (239 voti)8,06Grafico
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Voti e commenti su Cinderella man - una ragione per lottare, 239 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Cemmone  @  30/07/2016 06:47:22
   4½ / 10
Mah...la media voto di questo film è scandalosamente alta...
Il film è un concentrato di stereotipi, che si succedono in maniera estremamente prevedibile e con un eccesso di momenti retorici, buonismo all'americana, personaggi al limite delle caricature....insomma...veramente banale. La caratterizzazione di Baer è idiota, quella di Giamatti sterotipata, la Zellweger starnazza sciocchezze per tutta la pellicola. I combattimenti appaiono inverosimili sia per tecnica di boxe sia per differenza di stazza tra antagonisti.
Film per le grandi masse, dove i temi principali devono essere comprensibili financo ai bambini di 3 anni. Esaltazione del mito americano dell'underdog, però troppo infarcito di dejavu a stelle e strisce. Il voto sarebbe 3, ma costumi ricostruzioni degli ambienti e qualche momento decente lo elevano a 4 e mezzo.
Lo ho trovato talmente noioso e prevedibile, allungato all'inverosimile, che ho dovuto sospendere la visione 4 volte per giungere alla fine. Insopportabile tutta la parte che precede il combattimento finale e larga parte dello svolgimento dello stesso.
Non ci siamo, NON CI SIAMO.

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Ultima risposta 10/09/2016 19.40.34
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billieray  @  14/05/2016 21:16:52
   8½ / 10
Semplicemente un filmone sottovalutato , emozionante ........

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Ultima risposta 14/05/2016 22.21.49
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ferzbox  @  14/05/2016 19:48:18
   8 / 10
Ditemi quello chevi pare ma Ron Howard sa come fare un bel film che possa piacere al grande pubblico e a chi ama il cinema; a mio avviso si tratta di un regista che sa come scuotere lo spettatore, forse troppo patinato, eccessivamente sentimentale, ma quando si tratta di fare un blockbuster hollywoodiano, di quelli che non hanno nulla di frivolo o commerciale, sa come fare....
Non me la sento di dire quale sia la distinzione tra buon cinema e non, però se si parla di Hollywood e si pensa a cosa veramente colpisca di queste produzioni americane, non si può certo dire che Howard sia un coglionè.....voglio dire, è sicuramente meglio lui di un qualsiasi attuale Spielberg, quindi affermo tranquillamente che Howard per me ci sa fare....è un buon mestierante capace di emozionare il pubblico, sempre, in qualsiasi pellicola diriga....cosa non da poco....
"Cinderella man" è la storia di uno dei tanti pugili che hanno scritto una fetta di storia nel mondo del pugilato; una storia che racconta le gesta di Jimmy Braddock, un boxer dalle grandi potenzialità costretto a vivere nella povertà a causa di quella cosa che colpisce molte persone: la sfortuna....
Come tanti altri film che narrano l'ascesa di uomini del passato, anche questo accompagna lo spettatore nella scalata verso il successo di una persona modesta, umile, amorosa con la moglie e i figli, generosa con il prossimo.....ma anche guerriero, determinato e inarrestabile quando serve......
Non posso che complimentarmi nuovamente con Howard, anche questa volta abilissimo nel confezionare un prodotto per il grande pubblico con passione e maestria.....
Bello, mi è piaciuto sul serio......

11 risposte al commento
Ultima risposta 16/05/2016 00.54.35
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genki91  @  17/12/2014 02:48:56
   9 / 10
Pathos ed emozione, a capeggiare questa splendida pellicola.
Splendida, dicevo, sotto ogni punto di vista.
Crowe e la Zellweger sono una coppia perfetta, Giamatti è un cannone continuo.
Davvero bello, specialmente per chi come me, è un appassionato.
Posso inoltre dire che la vera ciliegina sulla torta è che non è solo una storia coi toni della favola, ma una storia vera, coi suddetti toni.
E si sa, quando la realtà è così impreziosita, è più bella di qualsiasi sogno.

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Ultima risposta 17/12/2014 02.54.13
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albyhfintegrale  @  23/07/2013 20:15:23
   4½ / 10
premessa...

se poi non fossi andato a cercare la vera storia di Braddock e soprattutto quella dell'antagonista Max Baer e non mi fossi visto il vero combattimento presente su youtube...al film avrei dato minimo 8 o più

Il film mi è piaciuto molto, ma siccome si fregia di essere uno specchio della realtà, va giudicato anche per questo e a questo punto è pessimo.

I film di "Rocky Balboa" di e con Sylvester Stallone, che comunque pare (e se si pensa bene è così) si ispirassero, se non altro il primo, alla storia di Braddock, avevano il buon senso di...ispirarcisi soltanto alla storia di James e non di voler raccontare una verità in modo falso.

Questo film per molti versi non ha nulla di differente come artificiosità rispetto ai film di Rocky, con la pretesa però di raccontare una storia vera.

Continuo nello spoiler


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Ultima risposta 14/05/2016 19.53.42
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Federico  @  25/03/2012 16:16:38
   4½ / 10
buone le scene dei combattimenti ma la retorica si annida in ogni singola scena del film che, nel complesso, rimane un'opera mediocre

Insopportabile il modo in cui è descritto Max Baer, una sorta di puttaniere, macellaio e clown il che non corrisponde a verità storica in quanto venne profondamente segnato dalla mortedi campbell....

la zellweger è insopportabile e abbassa da sola il livello del film

guardabile quando non si ha nulla da fare e, ovviamente, a patto di non pagare

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Ultima risposta 04/06/2012 19.37.06
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  10/09/2010 18:10:33
   5 / 10
Cinema iper-zuccherato confezionato dall'America dei buoni principi, che trova come regista uno dei suoi maggiori fautori.
Sono lontani i bei tempi di "Cocoon" e ancora troppo acerbi quelli di "Frost/Nixon".

Perlomeno le scene degli incontri sono ben realizzate, ma il mordente è pari allo zero.

Crowe insopportabile.

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Ultima risposta 24/05/2012 23.57.14
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edmond90  @  31/10/2009 07:45:04
   9 / 10
Molto molto bello.E'incredibile come Russel Crowe risulti credibile in ogni ruolo a lui assegnato.

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Ultima risposta 17/10/2013 12.04.42
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JOKER1926  @  26/04/2009 02:29:00
   7½ / 10
Ron Howard presenta al pubblico una pellicola a dir poco elettrizzante e colma di adrenalina , signori ecco a voi "Cinderella Man"…
Il film pone le sue basi concettuali sull'icona di Jim Braddock, pugile in un primo momento fallito che riuscì, in seguito, a scalare clamorosamente i vertici del pugilato.
Il regista con somma bravura dirige il tutto in modo quasi impeccabile; ottima fotografia, ambientazioni (quelle di New York anni 30) perfette, musiche ok e attori sublimi.
Sale in cattedra Russell Crowe che, nei panni di Jim, da sfoggio ad una prestazione da urlo; ma anche gli altri protagonisti (globalmente) sono positivi.
Quindi sul piano tecnico è impossibile trovare delle pecche; inoltre il film (nella sfera teoretica) non mostra nessun grosso difetto, importante e drammatica la storia del pugile, la sofferenza, l'umiliazione, il dolore fisico accompagnano Jim nel lungo calvario della vita, ma la vita cambierà…

"Cinderella Man" è un prodotto molto valido (le lotte sul ring non annoiano mai), il regista parte da una bellissima storia e sublima il tutto con un grande lavoro cinematografico, da segnalare le bellissime scene di lotta, i flashback, i dialoghi.

Il finale della pellicola è molto emozionante, il protagonista trasmette emozione, particolari sensazioni di orgoglio e di onore nella mente del pubblico; le ultime battute sul ring sono impagabili; è praticamente impossibile almanaccare di meglio.

"Cinderella Man" in fine è un sontuoso film, da notare l' accuratezza della regia, la "permalosità" di costruire, "progettare" e forse "enfatizzare" determinate icone del film (come i pugili), scene epiche accompagnano il pubblico alla corte dello spasimo.
Film che trasmette dei valori e spinge lo spettatore nei meandri della vecchia New York dominata dalla povertà, ma nella totale miseria può elevarsi un uomo voglioso, compatto e determinato in cerca di emozioni forti, in cerca di un futuro concreto per la famiglia… Lode e testardaggine…

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Ultima risposta 30/04/2009 22.20.01
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  10/12/2008 18:30:21
   5 / 10
Non solo appoggio la collega qua sotto, ma rincaro la dose: "Cinderella Man", unico film il cui titolo tradotto ne avrebbe decretato un insuccesso assoluto (ve lo immaginate un film su un pugile chiamato "Cenerentolo"?), è il solito polpettone noiosissimo iperpatinato sul sogno americano, un po' come Rocky ma senza un briciolo di tensione, con la pretesa di raccontare la situazione depressa (in senso storico, ma non solo) di una famiglia ma senza trasmettere la minima empatia.
Tutti i soliti difetti di Ron Howard, insomma, senza però nessuna delle sue solite qualità.

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Ultima risposta 10/09/2016 19.43.49
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  10/12/2008 17:19:32
   6 / 10
"Cinderella man" è un film scialbo, girato in modo abbastanza piatto, che si posa un copione solido e classicissimo (il riscatto sociale ed economico di chi non è mai riuscito a emergere, grazie all'amore per la famiglia e alla forza di volontà).
La ricostruzione storica degli anni della Grande Depressione è patinata e debole, le interpretazioni - se si esclude un ottimo Russel Crowe - sono banali oppure troppo sopra le righe per risultare credibili, non vi sono picchi nella narrazione: tutto è standard e perciò funziona.
Purtroppo manca il vero pathos e si avverte nitidamente che la storia è stata allungata all'inverosimile per far raggiungere al film una durata francamente eccessiva.
Sufficiente ma non memorabile.

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Ultima risposta 11/12/2008 09.29.51
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Max23  @  05/11/2008 16:04:31
   9½ / 10
Non ho parole!!!
BELLO BELLO BELLISSIMO!
Un bel calcio nel **** alla saga di Balboa, anzi forse non andrebbero neanche paragonati, sono 2 cose completamente diverse.
Questa è la storia di un uomo con un cuore grande come una casa!
Da non perdere.
Russel Crowe rules!

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Ultima risposta 21/09/2013 17.04.54
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Invia una mail all'autore del commento BIONDO  @  22/08/2007 12:32:53
   8 / 10
un buon film...ma lontano anni luce dalle emozioni del gladiatore.

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Ultima risposta 17/10/2007 19.28.27
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muSe  @  22/03/2007 16:32:21
   7½ / 10
Ero partito questa mattina con l'intenzione di dargli 10 perchè i presupposti c'erano tutti, Ron Howard, cast stellare, una storia affascinante e soprattutto una storia di boxe, di quelle vere, quando le discriminazioni razziali erano la molla in più per salire sul ring a fare a pezzi l'avversario, specialmente nell'America della grande depressione, dove per far due soldi o eri un superraccomandato o ti prostituivi o imparavi a boxare, specialmente se eri nero o emigrato. Da questo punto di vista l'esaltazione dell'irlandese lottatore è tema fin troppo ricorrente nel cinema americano e pur comprendendo le origini irlandesi di molti registi e di molti americani in generale non vedo proprio il motivo di fare tutti questi films: potrei citare "Cuori Ribelli" lo stesso "Gangs of New York".
Comunque sulla scia del capolavoro "A beautifuil mind" Ron Howard ripresenta ancora la certezza Russel Crowe e subito salta all'occhio l'incredibile somiglianza con Jim Braddock, incredibile, da separati alla nascita.
Inoltre nell'altro c'era la Connelly adesso la Zellweger, della serie "se non è zuppa..." bravissime entrambe. L'ambientazione è realistica, fedele, precisa, quasi smaniosa nella sua puntigliosità, le luci soffuse, i rings, i costumi, lo stesso linguaggio usato assolutamente forniscono un quadro assolutamente realistico dell'epoca. I colpi dei pugili sono più che accettabili, lo stile di combattimento è estremamente soddisfacente, Crowe se la cava benissimo nelle smorfie. Detto così il quadro è da 10 e lode, ma siccome sono un amante della boxe ed uno storiografo non posso accettare alcune pecche, troppo evidenti e troppo spettacolarizzate. Ad un occhio poco attento possono sfuggire ma non a muSe. Ci sono 4 incontri durante il film, tutti documentati; nell'ordine Braddock incontra Feldman in un incontro passato alla storia come tra i più indigesti terminato con un "no contest" e fino a qua ci siamo. Anche Griffin nel match successivo viene effettivamente sconfitto per Knock out alla terza, la sorpresa che causò al tempo fu grande, Griffin era il first title contender non il secondo come erroneamente appare nel film di Howard, l'incontro con John Lewis poi è puramente frutto di fantasia, nel senso che effettivamente Braddock sconfisse il più quotato avversario ma non certo per KO ma ai punti con verdetto unanime. Questo è importantissimo sottolinearlo perchè se il film deve descrivere una storia reale allora che lo sia fino in fondo, non vi pare? perchè questa spettacolarizzazione? Venne poi Lasky energumeno dal fisico d'acciaio sconfitto ai punti anche in questo caso e la sfida contro il campione del mondo Max Baer. Dunque cosa dire, Max Baer non aveva il talento del ben più celeberrimo altro Max ovvero Max Schmelig, il suo richiamo mediatico era inferiore e rimase a mio avviso un pugile non di primissima caratura. Ad ogni buon conto questo non svilisce l'impresa di Braddock, molto cuore, molti anni e molta tecnica, vittoria limpida e meritata, da lì il soprannome Cinderella Man, uomo cenerentola, vinse a mezzanotte come Cenerentola!;-) Bello no? Dopodichè l'errore più marchiano dell'ex Ricky, ma cosa mi combini???? Su Nash i titoli di coda passarono informazioni esatte sul quello che il genio combinò nell'immediato futuro, ma qua siamo in piena zona BUFALA, si narra che Braddock avesse perso il titolo di campione del mondo due anni dopo contro il "brown bomber" Joe Louis il secondo pugile più forte di tutti i tempi dopo Mohammad Alì (personalissima opinione) ai punti dopo 15 riprese e che Louis a fine incontro avesse dichiarato "non mi sono mai combattutto con un pugile tanto coraggioso". Beh da verificare la seconda, credo che Joe abbia sprecato elogi per chiunque abbia affrontato e qua stiamo parlando di calibri come Schmelig, Carnera e Marciano tanto per farne tre "a caso" eheh. Ma di sicuro Braddock non perse ai punti! come si dice dalle mie parti "prese un vestito da paura" e perse per KO alla ripresa numero 8.
Inevitabilmente il mio voto scende a 7 e mezzo non posso accettare queste imprecisioni su una storia che presuppone di basarsi su eventi, storie realmente accadute, uomini veri, ricordi indelebili. Ricordando Braddock e già che ci sono il mito Joe Louis (lacrimuccia)

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Ultima risposta 26/09/2007 17.12.02
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/06/2006 22:00:09
   6 / 10
la prima parte del film(fino alla conferenza stampa prima dell'ultimo incontro)è ottima e meriterebbe un otto...purtroppo pero devo fare la media con la seconda parte che è da cinque.-..mancono le idee e sembra di rivedere "rocky" con dei facili sentimentalismi e con scene da pura"americanata",vedi scena in chiesa...
molto bravo il sempre bravo crowe...un merito in piu per la regia che malgrado le piu di due ore non annoia mai...

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Ultima risposta 30/08/2006 01.49.05
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claudihollywood  @  26/02/2006 18:16:44
   7½ / 10
Bello, ma con riserva. Ottime le ricostruzioni storiche, un po' meno le interpretazioni, vedi Renee Zellwegger un tantino sottotono. Ottimo, come sempre, Paul Giamatti, buona prova di Crowe. Però non convince pienamente, non prende come poteva essere un Million Dollar Baby, superiore. Scontato...

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Ultima risposta 12/03/2006 20.51.29
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Anders Friden  @  30/01/2006 21:29:01
   4 / 10
Non mi ha preso film assolutamente trascurabile.

2 risposte al commento
Ultima risposta 08/08/2006 14.26.37
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Dexas  @  07/01/2006 14:20:32
   8 / 10
Ottimo film! a mio parere, visto il genere, meritava questo un oscar e sicuramente non million dollar baby!

3 risposte al commento
Ultima risposta 07/01/2006 19.27.59
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Sandrox  @  30/10/2005 21:35:25
   9 / 10
http://biografie.leonardo.it/biografia.htm?BioID=1268&biografia=James+J.+Braddock

qua potete vedere la biografia del vero james j braddock, una storia che ha dell'incredibile, e il film è capace di fartela vivere sul serio, regalandoti emozioni.

a chi dice che è una vergogna far girare dei film su roma agli americani posso solo rispondere che è ancora peggio che il cinema italiano faccia solo generi drammatici pieni di conflitti interpersonali e psicosi varie.. forse gli americani sono più bravi?
consiglio la visione del film a tutti, come del resto l'altro film di pugilato uscito da poco nelle sale, million dollar baby.


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Ultima risposta 19/11/2005 11.32.31
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Meg_Ryan  @  25/10/2005 19:28:40
   8 / 10
Bellissimo. Sceneggiatura, cast, regia sono ottimi.

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/10/2005 19.49.00
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goophex  @  20/10/2005 23:59:14
   5 / 10
Che palle ...ma non siete stufi di ste solite americanate con queste storie di vita vissuta?
L'ascesa dalla m e r d a alla glorai e viceversa?? basta per carita.
Sopratutto basta con questo attore sopravvalutato, legato ancora ad un film ( il gladiatore) che a noi italiani dovrebbe solo far schifo, visto i molteplici errori storici. Come si puo' accettare che un film sull'antica roma sia fatta da Americani???? ma questa è un'altra recensione.....

9 risposte al commento
Ultima risposta 15/10/2007 13.53.34
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Invia una mail all'autore del commento klaud  @  13/10/2005 00:05:11
   6 / 10
non esageriamo....è pur sempre un'americanata. E poi i Renèe Zellweger che starnazza non la riesco a digerire.
Comunque noto una omologazione dei commentoni che non vedo in film italiani tipo Romanzo Criminale dove si sono scatenati tre quattro critici intolleranti. evidentemente quello è un film che tocca corde più profonde, invece Cinderella è più superficiale e quindi (sempre a mio modesto avviso) accaparra consensi buonisti e pecoroni.

7 risposte al commento
Ultima risposta 24/10/2005 20.50.03
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francescot  @  09/10/2005 02:03:18
   9 / 10
sono appena arrivato a casa dal cinema, con la voglia di scrivere al più presto il mio giudizio, ebbro di emozioni fortissime, soddisfatto come non mai dalla visione di questo capolavoro, una testimonianza così vera in un contesto così forte , una poesia di film, girato in modo spettacolare (i combattimenti sono stati realizzati magnificamente) ,ottime interpretazioni , ottimo montaggio ( è innegabile che howard sappia fare il suo mestiere!)..l'unica pecca è il pugile che impersona carnera..non gli somiglia per niente...
guardando questo film non sono riuscito a non provare empatia per il protagonista ,i suoi gesti di uomo e padre che vanno al di la di qualsiasi buonismo americano.. qui non si parla di buonismo americano..ma di una persona che ha preso a calci l'orgoglio per le persone che ha amato!!
bellissimo!!!...mi sento davvero appagato da questa visione!

lo consiglio caldamente,vivamente etc..

6 risposte al commento
Ultima risposta 15/10/2005 15.08.40
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AMERICANFREE  @  06/10/2005 19:34:29
   8 / 10
OTTIMO FILM CON UNA PROVA DA OSCAR DI CROWE

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/10/2005 00.10.30
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Viaggiatore  @  26/09/2005 12:38:03
   5 / 10
Purtroppo sono uscito deluso alla fine del film.
Forse mi aspettavo di più da un regista che mi è sempre piaciuto e da un R. Crowe che ultimamente mi aveva convinto, ma alla fine devo dire che per tutti e due è un deciso passo indietro (sopratutto per R. Howard).

Intendiamoci una storia vera non è che da tante vie di fuga sul finale o sulla trama in generale, ma lo svolgimento l'ho trovato decisamente stereotipato e tutte o quasi le scene scontate, tanto che si poteva veramente giocare ad anticipare i vari momenti del film.

Ci sono tutti e dico tutti gli ingredienti del drammone americano e mi trovo d'accordo con Kowalsky che li ha elencati con dovizia, cito solo i più irritanti come per esempio l'attesa in chiesa con un prete che prega e ringrazia il Signore per la gloria di Braddock, come una moglie che passa il tempo a casa sempre in fremente angoscia e con spirito di iniziativa zero, come il cattivo pugile, enorme, volgare e prepotente che si deve per forza far odiare da tutti gli spettatori e che poi pur essendo una montagna rispetto al povero Braddock non ne riesce a venire a capo.

La storia della grande depressione che impoverisce Braddock e tanti altri è raccontata un pò superficialmente, con pochi spunti legati alla realtà, forse solo la notte al Central Park, per il resto si intuisce la depressione e la crisi da una buona fotografia e da una buona ricostruzione scenografica.

R. Crowe l'ho trovato un pò improbabile come pugile sopratutto a confronto dei suoi antagonisti, sarà la fame, sarà la miseria che gli danno forza però via c'è anche una differenza notevole di stazza, quasi impensabile lo scontro con Max " ti spiezzo in due" Bauer .
Si vede che comunque si trova bene al centro dell'arena, se a un certo punto il pubblico avesse iniziato a gridare "Ispanico!!...Ispanico!!!" non mi sarei meravigliato per nulla.
Nel restante tempo che sta fuori dal ring invece l'ho apprezzato abbastanza e sicuramente mi ha convinto più della Renée Z. un pò spaesata e remissiva e con una capigliatura inguardabile.
Nel contorno dei personaggi è sicuramente Giamatti che ne esce vincitore però nel solito ruolo della spalla vista e rivista, dalle mille sfaccettature, seria, triste, ironica, divertente etc etc... che può solo farsi voler bene....

Insomma un film secondo me visto e rivisto in quasi tutti i suoi aspetti, fatto per commuovere lo spettatore, farlo sprofondare nella disperazione e poi farlo risorgere con il riscatto di Cenerentola.

Mi ha poco emozionato, andatelo a vedere sì, ma non gridate al capolavoro per favore....anzi....

5 risposte al commento
Ultima risposta 14/10/2005 01.51.42
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  19/09/2005 01:39:31
   6 / 10
Al primo impatto, la tentazione di abbassare questa media scandalosamente alta era forte, giusto per dividere i sentimenti personali verso il retorico film di Howard e cercare di essere quantomeno obiettivo. Ma come per altre operazioni tutt'altro che eccitanti ma confezionate ad hoc devo prevedere quanto la furbizia del suddetto cineasta sappia come sopraffare il pubblico. Si vive in un'aurea dorata in cui tutto - come nella miglior tradizione americana - è addolcito dalla consapevolezza che anche le peggiori difficoltà si smarriscono davanti alla "fede" nella propria nazione (A).
Soltanto attraverso la sconfitta si riconosce la via per tornare a lottare (B)
L'amarezza più che giustificata dell'amico di Braddock DEVE essere in qualche modo punita - infatti egli è destinato a fare una brutta fine (C)
Gli uomini forti non mollano mai, le mogli devote resistono mai invano e sono pronte ad agitare il fazzoletto, se non per piangere almeno per salutare l'eroe che va a cercar vittoria come nei misogini western classici (D)
L'allenatore (giamatti) gigioneggia assai con la sua eccentrica verve, fa del bene per le sue tasche e ricorda moltissimo proprio quel Mickey Rooney citato nel film quando allenava il pugile suonato Quinn di "una faccia piena di pugni": un luogo comune tra i tanti (E)
Jim Braddock resiste a 15 round ricordando la moglie che vive nell'amabile topaia. Sogno o son desto? Puro sentimento famigliare o domestico? (F)
Un cinico grassone dai lineamenti forzati mostra anch'esso un impronta di insolita umanità, tipo "io organizzo gli incontri, punto su di te, ma quando vado a casa devo pensare alla mia famiglia" cfr. siamo tutti nella stessa barca (ehi, ma tra chi rema e chi è costretto a nuotare c'è una differenza giusto?)
(G)
In nessun film americano classico deve mancare la moralina religiosa: "figliolo perchè non vieni a messa? Forse Dio ti ha abbandonato" - Non una risposta lecita tipo "se devo dare da mangiare ai miei figli e non ho un soldo direi che si è quantomeno dimenticato di me" Poi il prete puo' tifare a un incontro e trasformare la chiesa in una combriccola da bar dello sport quanto gli pare (H)
Jim Braddock nel 1926 è un promettente pugile, dopo una bobina è lo stesso che scende nell'abisso della miseria. Ma la forza del sogno americano è di credere che qualcosa ancora ci sia prima che tutto finisca (I)

Letto in questi termini, questo film meriterebbe un 4 e potrei anche concludere qui. Tuttavia...

tuttavia se è avvilente pensare che tutta l'agiografia del pugile socialmente in difficoltà, di cui un vecchio film con John Garfield, "Anima e corpo", mi disse infinitamente di piu', grondi retorica e sentimentalismo a piu' "riprese" (ehm round) bisogna riconoscere una certa efficacia nella rappresentazione dei match, in quella fossa di leoni dove il pubblico un po' sadicamente "plaude scommette e rifiuta" la Carne da macello pronta a immolarsi per la gloria.

Se poi l'America della depressione è trattata con i guanti di velluto (giusto un po' di pietoso realismo) il breve imput rivoluzionario di Hooverville dove muore l'amico è di notevole efficacia. Ma essendo un rivoluzionario modo di essere contro (il sistema e il disagio economico, Steinbeck insegna) quest'episodio si conclude ben presto e non senza un certo imbarazzo da parte di mr. "Ritchie" Howard.

Notevole per l'impatto emotivo tutto il post- prima dell'incontro finale con il temuto Max Baer. A dirla tutta, il personaggio interpretato da Craig Bierko è un concentrato di eccessi ai limiti della caricatura: ridicolo, col suo seguito di sgu.al.dri.ne e i cappotti di ermellino, o quando strabuzza gli occhi in una delirante quanto assurda crudeltà.

"Devo credere di poter avere potere sulla nostra vita"

Effettivamente come nel finale che non cito, si impone null'altro che la consacrazione di un sogno e di una sconfitta sociale che permette all'individuo di resistere o - che tristezza - di essere cattivo profeta di se stesso.

Quanto puo' essere credibile il pur bravo Crowe dal cuore di panna e dai pugni che frantumano ogni resistenza dell'avversario? E' la stessa persona?

O la mogliettina Mae più devota delle figlie di Maria quando dichiara "non puoi vincere se non sono al tuo fianco" cfr. una scialba Zellweger???

Passi dunque un politico 6, pensando che, forse, dopotutto, i pugni veri fanno piu' male di un film

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nextam  @  17/09/2005 07:20:28
   9 / 10
la coppia howard-crowe stupisce ancora. grande regia grande interpretazione. da vedere e basta. il cinema e' americano, non c'e' niente da fare.

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Ultima risposta 19/09/2005 17.17.01
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Ciccio  @  15/09/2005 02:28:54
   7 / 10
Film bellissimo, commovente e diretto magistralmente. L'interpretazione dell'ex "gladiatore" è ottima. Meno quella della moglie.
E' profondamente toccante sapere che tutto ciò è accaduto.

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Ultima risposta 16/09/2005 11.56.44
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento Matteo Bordiga  @  14/09/2005 13:21:17
   7 / 10
Il Crowe tormentato, discriminato ed emarginato di "A Beautiful mind", calato stavolta in un contesto pugilistico, ritorna ad ispirare l'obiettivo di Ron Howard.
Storia toccante, suggestiva e appassionante tanto più perché vera. Regia oculata, che insiste sull'aspetto drammatico della vicenda di Crowe-Braddock (frequenti i primi piani e le sottolineature emotive) e che ipnotizza lo spettatore nelle scene girate sul ring, durante i combattimenti (di forte impatto l'effetto ottenuto con i bagliori bianchi usati per sottolineare la violenza dei colpi e scuotere lo spettatore).
La matassa della trama, non troppo ingarbugliata, si sbroglia agilmente "costringendo" lo spettatore a tornare indietro, con il pensiero, alle altalenanti fortune dello "stallone italiano"... Con la differenza che James Braddock, al contrario di Rocky Balboa, "vive" con grande intensità emotiva la sua storia e sfodera una boxe un pò più credibile di quella del simpatico Sylvester!

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Ultima risposta 16/09/2005 20.46.39
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PIG  @  13/09/2005 16:15:59
   7 / 10
Il film , si, è scontato, ma penso che la regia non poteva fare di meglio.
Dopotutto è la storia vera di un pugile. la fine è per forsa scontata.
Comunque è da vedere, la storia: piacevole, i combattimenti: belli, e gl attori: bravi.
Buon film!

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Ultima risposta 13/09/2005 17.22.39
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massaro  @  11/09/2005 22:46:19
   9 / 10
Molto bello!Ci voleva l' oscar per Russell Crowe e per il regista Ron Howard.I voti sono:
Attore(Russell Crowe):9;
Attrice(Reenè Zellweger):8;
Regia(Ron Howard):9;
Sceneggiatura:9.
La media è 9.


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