ciao pussycat (1965)

Si vede la mano di Allen nella sceneggiatura di questa anarchica comedy anni sessanta, dove registriamo una sfilata di bellezze mica da ridere ed una baraonda di situazioni al limite del surreale, con sesso, psicanalisi e turbolenti rapporti interpersonali come protagonisti. Assemblato un pò alla bell'e meglio e non sostenuto da una regia all'altezza, il film acquista e perde vigore a seconda dei personaggi che lo animano ed al carisma dei relativi attori; così le parti con Sellers protagonista sono le migliori, mentre O'Toole prova a fare il simpatico senza tuttavia riuscirci sempre ( ed è un peccato, perchè l'avevo apprezzato molto nel coevo "Come rubare un milione di dollari e vivere felici"). Nel finale orgiastico nell'hotel fuori città spicca la bellezza esuberante della Andress. In conclusione, una pellicola datata dal divertimento ondivago, da consigliare agli amanti di Sellers e di Allen ( qui al debutto anche come attore in un ruolo, guarda caso, da imbranato cronico ).