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C'è sempre da sperare che la tv generalista provi a recuperare questi film, ormai chiusi nel dimenticatoio degli archivi cinematografici, perchè alcuni di loro, molti gialli della fine degli anni '60 e dei successivi anni '70, meriterebbero sicuramente maggiore visibilità ancora oggi, e, sono convinto, recupererebbero molti estimatori. Aldo Lado, sicuramente un regista che sa il fatto suo, si trova a fare i conti con una sceneggiatura un pò arruffata e maldestra, dove un infanticidio è il pretesto per far comparire sulla scena una miriade di personaggi misteriosi, troppo poco approfonditi, e dai lati oscuri che contaminano la trama senza arricchirla. A mio parere, Venezia non è sfruttata a dovere, il protagonista, pur impegnandosi, non riesce a riempire lo schermo e le musiche di Morricone, stavolta, sono troppo ripetitive ed ossessionanti, anche se giustamente inquietanti. Insomma, nel complesso è un gialletto guardabile che, però, non mi sento di consigliare agli amanti del genere.