centochiodi regia di Ermanno Olmi Italia 2005
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centochiodi (2005)

 Trailer Trailer CENTOCHIODI

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locandina del film CENTOCHIODI

Titolo Originale: CENTOCHIODI

RegiaErmanno Olmi

InterpretiRaz Degan, Luna Bendandi

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 2005
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2007

•  Altri film di Ermanno Olmi

Trama del film Centochiodi

Coinvolto in una difficile indagine un giovane professore dell'università di Bologna decide di mollare tutto e cambiare completamente vita. Si trasferirà in un casolare abbandonato sulle rive del Po e qui instaurerà una serie di rapporti d'amicizia e amorosi con la comunità del posto.

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Voto Visitatori:   6,67 / 10 (66 voti)6,67Grafico
Premio dei critici (Ermanno Olmi)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
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Voti e commenti su Centochiodi, 66 opinioni inserite

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Jumpy  @  06/12/2011 00:05:08
   5 / 10
Al di là della feroce critica pesantemente anti-clericale, il film, a mio parere, ha diverse pecche imperdonabili.
Doppiato da cani e musiche totalmente fuori luogo, Raz Degan espressivo come una fetta di provolone, situazioni e trama troppo inverosimili ed artefatte... insomma, siam anni luce lontani dall'"Albero degli zoccoli".
Passi se fosse stato un tv-movie, ma da un film d'autore e, sopratutto, da Olmi mi aspetto ben altro.

Project Mayhem  @  01/02/2011 10:16:29
   5 / 10
Mi permetto di rilevare che senza libri e per estensione senza una coinsapevolezza di esistere mediata ed alimentata anche dalla cultura (e quindi dai libri) ...si avrebbero ben pochi argomenti di discussione con un amico, davanti al famoso caffé...
Film noiosetto. Raz Degan...vabbé.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  09/09/2010 18:30:09
   5 / 10
Non sono minimamente d'accordo con chi loda questo film. Non sapendo da dove cominciare, parlerò degli attori. Sono tutti terribili, affettati o, nel caso di De Gan, incapaci di recitare (piuttosto allora meglio prendere tutti illustri sconosciuti no?). Quel che dicono è, spesso, di una banalità imbarazzante. L'attacco alla religione, con quel personaggio di prete tanto odioso, è davvero misero e, soprattutto, il messaggio lanciato con quei libri martoriati è assolutamente disprezzabile. Perchè è vero che tra un libro e un caffè con un amico non c'è paragone, ma se noi esseri umani siamo quel che siamo, se Olmi è quel che è, lo deve soprattutto ai libri. Questa idea naif del mondo migliore nella semplicità non funziona affatto (non fare un film allora. ritirati e pentiti di esser stato regista!)
L'unica nota degna sono i paesaggi, la fotografia, il Po: tutti molto belli.

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  03/12/2009 06:44:03
   5 / 10
Stavolta Olmi mi ha deluso.
E' a mio giudizio un film pretenzioso, che aspira contemporaneamente ad una semplicità e ad una profondità che però sfuggono e si consumano in una superficialità disarmante, sciorinando tematiche che avrebbero necessitato di un minimo di approfondimento.
Dopo un incipit thrilleresco degno del miglior Codice da Vinci, Olmi vira verso una critica al positivismo, cavalcando l'onda nietzschiana della morte di Dio, o più precisamente della morte della Filosofia (non a caso il protagonista è un docente di filosofia in piena crisi esistenziale) e della scienza scritta, sacrificate sull'altare dei veri valori della Vita, e nel far questo ignora volutamente o incoscientemente che tutta la storia della Filosofia post-socratica, da Socrate appunto (che appositamente nulla lasciò di scritto) a Kant, da Montaigne a Kierkegaard, ha sempre affermato la stessa cosa, e cioè che il vero vissuto umano si trova al di là delle categorie della ragione, e la razionalità stessa deve sempre rispondere alla morale.
"Il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me": se l'uomo kantiano non avesse la morale ma fosse solo quello della Pura non avrebbe colori.
Bravo comunque Degan.

Razio  @  13/09/2009 13:37:26
   4½ / 10
teppistello con crisi di coscienza (non per l'atto teppistico ovviamente) che rinuncia al mondo (ma non al portatile) e si trova a spiegare le parabole bibbliche a quattro simpatici compagnoni; chierico misantropo innamorato dei suoi libri; commissario pacioso; dibattito quasi inesistente.
Consigliata la proiezione nelle scuole elementari per insegnare l'amore universale e il mestiere di carpentiere.

2 note positive: Degan che credevo recitasse peggio e la sequenza dell'alba sul Po.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  24/05/2009 20:43:21
   5 / 10
Davvero non ti lascia assolutamente nulla.......

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  11/04/2009 15:47:17
   4½ / 10
E' l'ora di accasare i vecchi maestri. Di dare loro una pacca sulla spalla e dargli un generoso e sentito commiato finché ancora sono in grado di apprezzarlo e soprattuto finché sono in grado di abbandonare lasciando un ricordo ed una traccia di quanto da loro fatto che non possa essere cancellata da filmacci presuntuosi e tediosi come questo.
Non vorrei mettermi a contestare l'idea di base della storia, che a me risulta fastidiosa, insulsa e pericolosa, ma in tal caso è difficile trattenersi. Voglio anche criticare la tecnica con la quale questo film è stato fatto. La regia è televisiva, la recitazione scandalosa (avete rotto le palle con i vecchi che non sanno recitare - prendete attori per favore. Gli anni settanta sono passati da un pezzo!!!) e la sceneggiatura.... la sceneggiatura.... che tristezza... non ho neanche la forza di scrivere quanto sia patetica e ridicola perchè oltraggerei probabilmente in modo troppo esagerato uno dei maggiori maestri del cinema italiano. Ma come si fa a scrivere una cosa talmente pretestuosa e fasulla? Basta con questa moraletta del vivere semplice, basta con la vigliaccheria di "uccidere la cultura" crocifiggendola, abbiamo bisogno di altro in Italia che non un vecchio maestro che getta la spugna. E poi che senso ha mettersi a sciorinare quattro scemenze sul cristianesimo senza approfondire l'argomento? Questo film, come ho detto prima, è presuntuoso perchè crede di dire, ma in realtà accenna; crede di affondare il colpo, ma in realtà lo incassa contraddicendosi; crede crede crede... e alla fine impartisce la più ovvia e banale delle mistificazioni usando proprio quel linguaggio di finzione che vorrebbe crocifiggere.
Vegognati Olmi. Vergognati di questa tua sciocca e moraleggiante storia pseudo evangelica. Basterebbe uno qualunque dei passi de i "Fratelli Karamazov" a farti sprofondare nell'abisso della sciatteria tanto sono "vuoti" e ridondanti i tuoi dialoghi su Cristo. Quando si parla di temi profondi non si può continuamente portare il discorso su come D.io ignori il dolore umano e poi non approfondire l'argomento. Per favore, Maurizio costanzo e Vespa li abbiamo già in televisione. Se vuoi fare un film in cui una persona colta vuole abbondonare la cultura, almeno fagli dire cose intelligenti e non riflessioni profonde quanto una pozzanghera. Altrimenti non sei credibile.
Per quanto mi riguarda crodifiggerò le videocassette dei tuoi film, perchè mi hai deluso, per non dire altro.
Raz DeCan si salva, ma a parte lui e qualche momento in cui si respira un atmosfera poetica, c'é il vuoto, una natura piatta come la terra in cui lo ambienti; peccato che non ci sia la nebbia a coprire questa nefandezza. La nebbia, forse, è solo nella tua testa.

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Ultima risposta 16/04/2009 16.53.53
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sweetyy  @  07/11/2008 17:55:16
   5½ / 10
Il film non è male, ma per quanto concerne la recitazione e la regia, lascia a desiderare. Inoltre molte scene secondo me si potevano benissimo evitare.

markojuve  @  11/09/2008 23:16:11
   1½ / 10
...non sò sinceramente da dove iniziare...sono sinceramente allibito...

non ho visto altri film di Moira Orfei o come si chiama il regista (?) e penso che non lo farò....proprio la regia è uno degli elementi deboli di questo film (??), scene assolutamente inutili inserite nel film solamente per allungarlo un pò...
Idee veramente poche, nonostante tutte le scene inutili (tipo lui che butta il cappellino...l'interrogatorio al fotografo...il bacio...il pane...) il film dura solo un'ora e 30...questa non è proprio una nota negativa, infatti non sò se avrei
retto anche solo 10 minuti in più di questo film (scusate se lo chiamo così ma nn trovo sinonimi).
Epica la scena del Siluro che viene catturato da un amo con attorno legata una fetta di prosciutto.....scena che fosse per il regista sarebbe durata altri 40 minuti....
Delle musiche ne vogliamo parlare?!?! completamente fuori luogo e bruttissime...
Del gergo dei personaggi?!?! parolaccie fuori luogo e dialetto del nord che è di fondamentale importanza pe trasmettere il messaggio del film, che è quello di.........ehm..si bè...il messaggio è ke.....ok avete vinto: non c'è alcun messaggio!!!! Il film parte con un sentore di tensione...con i libri inchiodati al terreno...........ci si aspetta un film pieno di tensione......invece ci ritroviamo un misto fra Nostro Signore e Robinson Crusoe che si adatta a vivere in una zona disagiata nei pressi del Po con solo una maglietta, degli arbusti trovati nei paraggi, un computer portatile (?????) ed una carretta di soldi (-.-).
Non sò se Olmi voglia criticare la religione...se così è non vedo perkè poi il protagonista utilizzi parabole per spiegare i suoi pensieri...mi sembra quanto meno un gesto ipocrita...

Stenderei un velo pietoso sugli attori...carabinieri, custode, fotografo, ragazza delle pagnotte, vecchi....x tutti loro il voto non può essere che un 1 secco....il buon Raz deCan invece si guadagna il suo 4 pieno.....
Mi piacerebbe sapere se il cast è stato scelto da un Non vedente oppure da un armadillo del Caucaso....

Scenografia da oscar...ricordiamo le celebre frasi: "Meglio un caffè con un amico che tutti i libri del mondo", "c'è più calore in una carezza che sapere in tutti questi libri"(che poi avrebbe lo stesso senso della frase di prima -.-"), oppure la frase "Se ti prende fra le gambe nn ti molla più"(o una roba simile...rigorosamente in un qualke dialetto del nord)......potrei andare avanti x ore......apparte queste frasi insensate, mormorate in maniera indegna dagli attori (uahuahUha), possiamo citare le uniche 5 frasi dette da Raz deCan durante il film fra le quali vi sono: 2 parabole, un "scusa ma non so ballare bene" ed il celebre "ma dove hai comprato quella pizza?!?"...

Per concludere il mio appassionato elogio contro questo f**m (censura) vorrei invitarvi a fare un applauso di incoraggiamento alla ragazza ke riesce ad adescare il novello messia....essa è di una bruttezza ed incompetenza unica....sarebbe stato preferibile assegnare la parte ad una mantide religiosa o ad Amanda Lear...


P.S: Il Filp (proprio nn ci riesco) deve essere ambientato nel futuro...infatti quando Robinson Crusoe si trova vicino al ponte con la sua BMW si vede ke stà arrivando una macchina verso di lui ma invece nell'inquadratura successiva essa scompare come nulla fosse......non mi sono stupito quindi che (spoiler -->)*

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P.P.S: ma come si vestiva il ragazzo postino?!?!?! forse lo faceva per immedesimarsi al meglio nella comunità di reliquie in cui viveva...-.-"


P.P.P.S: x chi nn l'avesse capito il film non mi è piaciuto...:P



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derkonig  @  25/07/2008 09:42:26
   2 / 10
la fotografia è veramente scadente,salvata in parte dalla bellezza del paesaggio.
la recitazione qualcosa di irritante, come sempre in italia a metà tra fiction e telenovelas. Anche qui si salvano quelli che attori professionisti o aspiranti non sono, cioè i vecchi del paese.
La trama è imbarazzante nel suo sviluppo.Si parte da un'idea forte, su cui ci sarebbe da lavorare molto: la conoscenza ottenuta tramite i libri non vale poi molto se non è corroborata e valorizzata da esperienze umane.
il problema sta nella "dimostrazione" di questa tesi, Olmi si perde in un parallelismo tra la vita del professore e quella di Gesù (forse la committenza ci ha messo lo zampino?! ed. S. Paolo, n.d.r.) e in una serie di incontri e di risvolti poveri di sostanza quanto la credibilità di Degan.Per non parlare della filosofia spicciola da bar o da quindicenne innanmorato che manda sms.
Sembra quasi che Olmi non sappia o non voglia mai affondare il colpo, così il film si perde in banalità e in una storia che avrebbe potuto dire molto, ma che purtroppo si rivela vuota.
Si è insomma ben lontani dall'albero degli zoccoli....

benzo24  @  05/07/2008 19:09:13
   2 / 10
avevo sentito parlare bene di questo film, purtroppo mi sono trovato di fronte un opera scadente, girata male e recitata peggio. di una banalita e di una ingenuità disarmante. non c'è niente di peggio della filosofia da quattro soldi e di chi vuol essere profondo e profetico quando in realtà non ha niente di nuovo da dire (in questo caso neanche niente di nuovo ma proprio niente.)

antigone  @  02/01/2008 10:39:17
   2 / 10
Assolutamente deludente.
Una buona idea iniziale (l'insegnante di filosofia che conduce
la propria rivoluzione inchiodando libri a terra) sviluppata in maniera
veramente assurda con battute del tipo "Tutti i libri del mondo non valgono
un caffè con un amico". Insomma, un pacco tremendo di una banalità e di una
mediocrità spiazzante. Per non parlare del parallelo Degan/Gesù Cristo...

giumig  @  11/09/2007 09:38:56
   5½ / 10
Il film è per lunghi tratti troppo piatto e lento, e l'inizio non è certo all'altezza di uno come Ermanno Olmi. Il voler rappresentare una piccola realtà del nostro paese, mirando tutto sul senso di comunità e di solidarietà, sull'importanza delle piccole cose, sulla sterilità dei libri (la parte piu interessante è proprio il dialogo sull'inutilità dei libri, che io ho trovato piu come una provocazione che altro...) e su alcuni problemi reali, non riesce a far appassionare lo spettatore, e alla fine, pur rimanendo qualcosa, si esce delusi dalla sala. Le aspettative erano ben altre!

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Ultima risposta 11/09/2007 15.48.53
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Invia una mail all'autore del commento uecanaia  @  17/05/2007 20:34:46
   5½ / 10
Quello che fa Questo Gesu' ad inizio film ha anche un senso artistico, tuttavia l'alienazione e l'esasperazione ormai esistono in qualsiasi campo, anche in quelli che successivamente utilizza per scopi altruistici.

ughetto  @  14/04/2007 18:16:08
   3 / 10
Rispetto Olmi come autore. Rispetto il suo cammino personale. Capisco il pubblico che si è lasciato coinvolgere da una certa atmosfera spirituale.

non giustifico invece i critici e gli intellettuali che si sono lasciati andare ad interpretazioni sperticate e assurdi encomi.

L'unica chiave per vedere questo film senza mettersi ad urlare è appunto quella di considerarlo l'ultimo pensiero di un grande vecchio.

Ma se vogliamo leggerlo razionalmente:

ecco il cristo moderno: un profeta della follia ben imbottito di miliardi; bmw da 75,000 euro, dell, e credit card capace di transazioni dal 27,600 euro a volta;
(beati i poveri)

Un porfeta della distruzione che per rompere con il passato inchioda dei libri per terra. Senza alcuna logica se non il suo personale fallimento. il fatto che non sia felice felice dopo "una vita di carta" non sembra essere un motivo sufficiente.
(io non sono ventuo per distruggere ma per cambiare)

E i contenuti? a parte i pochi passi della vita di Gesù il nazareno raccontati in maniera penosa abbiamo: 1. "vale di più un cafè con un amico che tutti i libri del mondo" 2. "le religioni non hanno mai salvato il mondo" 3. "il calore della mia mano... etc. etc."

I terribili nemici che invece affronta sono: 1. un pesce siluro fallico e orribile che si è mangiato tutti i branzini (s****). 2. una compagnia di assatanati geometri che vuole addirittura costruire un porto. (nel senso:bene le opere pubbliche basta che nessuno le paghi, nessuno ne sia disturbato, nessuno ci lavori) 3. un prete cattivissimo: più cattivo di quello del nome della rosa. talmente cattivo da leggere tutto il giorno e da gestire una biblioteca (olmi si è dimenticato che all'interno della chiesa esistono vari ordini). talmente cattivo da arrabbiarsi se qualcuno gli sciupa un patrimonio della conoscenza)

Tutto questo retto da una sceneggiatura ridicola e una regia e fotografia davvero trascurabili.

Nel senso: se si fa sul serio era meglio se Olmi ci offriva quel famoso cafè viatico di tutti mali, piuttosto che usare denaro pubblico per fare una simile opera. scusate ma quando è troppo è troppo

5 risposte al commento
Ultima risposta 05/05/2007 02.07.36
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Pazzi di Lei  @  12/04/2007 19:05:19
   4 / 10
Concordo con forzalube. Troppo, troppo lento e mal recitato

forzalube  @  11/04/2007 12:34:42
   5 / 10
Fa piacere che anche dall'interno del mondo cattolico arrivino delle critiche ad un certo modo di intendere la religione, ma il film lascia davvero molto a desiderare. Banale, prevedibile, lento, noioso, mal recitato.

7 risposte al commento
Ultima risposta 12/04/2007 10.43.43
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Invia una mail all'autore del commento signor_kappa  @  09/04/2007 17:06:16
   5½ / 10
Io non capisco una cosa: perché anni fa si plaudiva ad un film, come Farhenheit 451, che denuncia una società in cui i libri sono proibiti ed oggi si plauda ad un film che incita letteralmente all'assassinio dei libri. Io resto fedele a Fahrenheit 451. Se anche si volesse vedere nel film una parabola religiosa il risultato sarebbe comunque parziale perché incompiuta la figura del protagonista come "Messia". Come pure non perfettamente riuscita è la fusione tra thriller (confusionario) e problematiche della gente padana (assai poco approfondite: siamo lontani da "L'albero degli zoccoli"). Il film è involontariamente troppo caricaturale nei confronti della gente che a dispetto di una vita facile e comoda continua ad essere fedele al Po. Non manca di passaggi di vera tensione (la visione dal ponte realizzata con filtri scuri) e di buona poesia (il ballo). E la morale finale che un regista anziano non si poteva risparmiare: "tutti i libri del mondo non valgono un caffè con un amico". Dipende da che libri. Dipende da che amici. E soprattutto dipende da che caffè. Perché se non è Illy non lo bevo.

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Ultima risposta 19/04/2007 19.02.58
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