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Fredda cronaca di un omicidio: Farhang e Jen sono una coppia borghese, giovane, innamorata, apparentemente senza problemi, eppure in loro qualcosa non funziona per il verso giusto, considerato che desiderano a tutti i costi accoppare un malcapitato scelto a caso. La prima parte verte semplicemente sull'organizzazione del fattaccio con lo studio delle vittime papabili, il metodo per eliminarle e l'acquisto dei vari strumenti preposti all'omicidio, all'eliminazione delle prove e all'occultamento del cadavere. In seguito si entra nel vivo e il lato gore diventa predominante con un paio di sequenze piuttosto forti anche se non certo sconvolgenti per lo spettatore avvezzo al genere. L'assenza di una forte caratterizzazione psicologica non consente mai a "Capture kill release" di risultare totalmente convincente, si cerca di dare spessore e motivazioni ai personaggi attraverso una (fin troppo) lunga serie di dialoghi incalzanti, ma purtroppo il risultato resta piuttosto surreale, sospeso tra la lucida follia di lei e la cieca infatuazione di lui in un rapporto di coppia contraddistinto da una malata sudditanza. E' un found footage in cui l'utilizzo della telecamera non è mai eccessivamente campato per aria. Buona la prova degli attori con nota di merito a Jennifer Fraser. Tirando le somme un film interessante a cui però manca una base solida, si potrebbe pensare ad una precisa scelta dei registi forse orientati a condannare il vuoto pneumatico da cui siamo circondati e il conseguente peso nullo attribuito da alcuni ad una vita. O ancora l'ennesimo sfruttamento del prossimo, per soddisfare i propri desideri attraverso la maniera più bieca e perversa. Mere supposizioni che scorrono insieme alle immagini di un film imperfetto ma sicuramente dotato di motivi d'interesse.