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Questo film merita almeno la sufficienza anche solo perchè presenta un'amputazione di arto come si è visto in pochi film. Complimenti, è riuscito a far girare la testa quasi a tutti. Per il resto si va in contro ai soliti problemi del mockumentary ma con dei dialoghi decenti (a tratti anche interessanti e abili nell'essere realistici) e con degli attori capaci l'attenzione rimane alta per tutto il film. I personaggi sono ben tratteggiati e presentati ottimamente, si capisce subito come si svilupperà la storia e la curiosità di capire cosa combineranno i nostri folli protagonisti permea tutto il film. L'aspetto a mio avviso più terrificante è il realismo dato alla vicenda tramite le riprese in stile finto documentario, mosse ai limite del sopportabile.
Solo per appassionati del genere found footage e di horror estremo, alcune immagini sono scioccanti, non per tutti.
Per quanto concerne l'originalità dell'idea non si può dire nulla; effettivamente non mi era mai capitato di vedere un mockumentary così(almeno non a me), quindi, considerando quanto questo "nuovo" genere si è inflazionato nel giro di manco vent'anni, apprezzo se non altro il tentativo di provare a presentare qualcosa di nuovo. Tuttavia "Capture kill release" non riesce a spiccare fino in fondo secondo me; prima di tutto perchè è sempre contaminato da quel difetto che pochi mockumentary riescono ad evitare, e cioè la "melina" iniziale dove il regista o gli sceneggiatori tentano di introdurre i personaggi principali simulando la loro vita reale, piena di dialoghi al 40% inutili e, attualmente, arrivati ormai ad essere patetici proprio in quel tentativo di simulazione che, a parer mio, risulta più artefatto di un qualsiasi film tradizionale. In secondo luogo, per quanto ripeto, l'idea è anche abbastanza "nuova" , non si riescono a tollerare alcune situazioni affrontate con troppa superficialità, rendendo gli eventi vicino all'assurdo(ed è paradossale se pensiamo che i mockumentary tentano invece di dare una sensazione opposta)..... Quindi, per concludere, si tratta di un'ennesimo film che cerca di farsi forza su quel poco che è ancora rimasto di fresco nel genere(vale a dire la capacità di concepire qualcosa di nuovo che accennavo prima), ma che a partire dai titoli di coda perde già immediatamente molti punti.....ed è un meccanismo che ultimamente, almeno al sottoscritto, capita nove volte su dieci.... Diciamo che se si è amanti del genere il film è passabile, ma a dire il vero io mi sono già stufato di questa moda(perché sto arrivando al punto di pensarla così) di questi film girati a mo di amatoriale......ormai per colpirmi devono davvero uscire dalle righe, e a mio avviso questa produzione ci è riuscita solo in parte......
Fredda cronaca di un omicidio: Farhang e Jen sono una coppia borghese, giovane, innamorata, apparentemente senza problemi, eppure in loro qualcosa non funziona per il verso giusto, considerato che desiderano a tutti i costi accoppare un malcapitato scelto a caso. La prima parte verte semplicemente sull'organizzazione del fattaccio con lo studio delle vittime papabili, il metodo per eliminarle e l'acquisto dei vari strumenti preposti all'omicidio, all'eliminazione delle prove e all'occultamento del cadavere. In seguito si entra nel vivo e il lato gore diventa predominante con un paio di sequenze piuttosto forti anche se non certo sconvolgenti per lo spettatore avvezzo al genere. L'assenza di una forte caratterizzazione psicologica non consente mai a "Capture kill release" di risultare totalmente convincente, si cerca di dare spessore e motivazioni ai personaggi attraverso una (fin troppo) lunga serie di dialoghi incalzanti, ma purtroppo il risultato resta piuttosto surreale, sospeso tra la lucida follia di lei e la cieca infatuazione di lui in un rapporto di coppia contraddistinto da una malata sudditanza. E' un found footage in cui l'utilizzo della telecamera non è mai eccessivamente campato per aria. Buona la prova degli attori con nota di merito a Jennifer Fraser. Tirando le somme un film interessante a cui però manca una base solida, si potrebbe pensare ad una precisa scelta dei registi forse orientati a condannare il vuoto pneumatico da cui siamo circondati e il conseguente peso nullo attribuito da alcuni ad una vita. O ancora l'ennesimo sfruttamento del prossimo, per soddisfare i propri desideri attraverso la maniera più bieca e perversa. Mere supposizioni che scorrono insieme alle immagini di un film imperfetto ma sicuramente dotato di motivi d'interesse.
Un found footage assai interessante,interpretato da una coppia d'attori sconosciuti ma piuttosto bravi ed odiosi al punto giusto (lui completamente succube di lei,che nel corso del film si rivelerà una vera e propria maniaca). La storia viene realizzata come una sorta di videocronaca di un omicidio che i nostri protagonisti decidono di compiere senza nessuna ragione,solo per appagare un loro perverso desiderio. La pellicola risulta abbastanza curato,sia per quanto riguarda la caratterizzazione dei due personaggi,che andrà a modificarsi quando gli eventi inizieranno a prendere una brutta piega,sia per quanto riguarda la storia nel complesso piuttosto credibile. Non manca logicamente lo splatter presente per di più nella lunga scena della vasca da bagno. Una pellicola interessante che cita logicamente il piccolo cult "Il cameraman e l'assassino",merita d'essere recuperato.
Niente male questo "mockumentary" con due ottimi protagonisti (Jennifer Fraser bravissima) e uno script credibile e ben girato. La storia avvince ed è raccontata senza fronzoli. Il gore/splatter finiscono in secondo piano perché questa è soprattutto una vicenda tutta psicologica, un gioco crudele al gatto col topo che Jennifer conduce con il suo ragazzo - non certo con la "vittima" sacrificale. La vera vittima infatti finisce per essere Farhang, in un ribaltamento di ruoli tra i due carnefici. Un film molto più psicologicamente complesso di quanto potrebbe sembrare a prima vista. Naturalmente ha le sue pecche, prima fra tutte la "trasformazione" di Farhang che è forse un po' affrettata e non completamente giustificabile - ma in definitiva cosa c'è di veramente razionale, logico, e prevedibile, nella psicologia umana?
Davvero non male questo found footage....colpisce più che altro il realismo, una storia che potrebbe tranquillamente finire su un numero di "cronaca vera"...una coppia apparentemente normale ma con un LUI totalmente succube di una LEI....donna "alfa" che man mano che la situazione procede si dimostra sempre più malata costringendo il suo uomo ad azioni mai immaginate....la riflessione sconfortante è che nella realtà esistono situazioni talmente estreme che alla fine questo film non turba più di tanto, forse è peggio davvero guardare i notiziari (soprattutto locali) o.....leggere l'ultimo numero di CRONACA VERA!
Cronistoria omicida di una coppia di assassini. Una pellicola in stile found footage dove si mostra il lato oscuro dell'essere umano, quello malato, cinico, crudele e spietato, ma anche sottomesso e passivo, nella video cronaca di azioni totalmente malate e senza senso. Un film abbastanza ben fatto, nonostante una prima parte un po' lenta nel ritmo, dove i punti di forza sono le interpretazioni dei due protagonisti, le sensazioni negative che lo spettatore percepisce nei loro confronti e il fattore gore che presenta dei momenti sanguinolenti discretamente ricreati. Una sorta di slasher movie dove però c'è la massiccia predominanza psicologica a fare da asse portante, presentando efficacemente le caratteristiche negative dei due personaggi raccontati. E la cosa che più disturba in tutto questo è l'assoluta verosimiglianza del soggetto, reso ancora più attuale dalla scelta delle immagini in prima persona e di quel senso di morboso voyeurismo tipico dell'era tecnologica che stiamo vivendo. Complessivamente un film discreto, per stomaci forti.