Questa č la storia di un uomo in caduta libera. Sulla strada verso la redenzione, l'oscuritŕ illumina la sua via. In comunicazione con la vita nell'aldilŕ, Uxbal č un eroe tragico e padre di due figli che sente il pericolo della morte, lotta contro una realtŕ corrotta e un destino che lavora contro di lui per perdonare, per amare e per sempre.
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Beutiful non si scrive come si pronuncia, essere convinti del contrario produce un errore innocente. Uxbal compie le sue imperdonabili e giustificabili azioni mosso dal desiderio primario di vivere, e vivendo di essere innanzitutto un padre. Orfano da sempre, senza nessun modello a cui aggrapparsi, cerca di tenere in piedi la sua fragilissima famiglia con la maniera goffa e commovente dei disperati. Non c'è per lui possibilità di redenzione, così come non c'è speranza di guarigione. L'unica salvezza è paradossalmente nel dolore, non nel suo ma in quello riflesso della figlia, carico di memoria, indissolubilmente legato al volto paterno ( "guardami negli occhi, guardami in faccia, ricordati di me per favore"). E poi c'è Bea, amica impotente, che offre in dono franchezza e corpo materno in un abbraccio lacerante (la scena più bella del film).