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Cinissima indagine dei rapporti umani, ambiguo, eppure elegantissimo e sincero. Quella che, in mano hollywoodiane, sarebbe stata la solita vaccata di complicità femminile e vendetta amorosa, in mano a Pang (regista altalenante, ma sicuramente dotato, che ha sorpreso con la svolta splatter-horror di "Dream Home") diventa un film cattivissimo ed elegantemente ambiguo, capace di coinvolgere, di scorrere come un fiume in piena, senza lasciare indifferenti.
Pang è abile nel creare i suoi personaggi, di tessere e riprendere le loro relazione, scatenando quell'uomorismo mordace in grado di far riflettere sulla crudeltà umana. E la trovata del singhiozzo, con conseguente "Dì qualcosa, spaventami" è la ciliegina sulla torta di un film che, pur essendo palesemente confezionato ad hoc per un vasto pubblico, non è esente da folli ed inaspettate genialate.
Colonna sonora stranissima, che miscela pezzi tipicamente cinematografici, ad altri quasi caraibici, passando per Gianna Nannini (!!!), regia bellissima, fotografia magistrale. Il colpo di scena finale lo si percepiva, ma una volta arrivato, è stato il panico. Spiazza, colpisce, persino commuove e diverte, ed il merito è anche delle due bravissime, splendide attrici protagoniste. Ottimo, davvero. Sicuramente il mio preferito di Pang.