batwoman: l'invincibile superdonna (1968)

Da piccolo mi imbattei in questo film trasmesso da vattelappesca quale povera emittente privata ed inziali a vederlo pieno di entusiasmo pensando di godermi un cinecomic ante litteram con protagonista una eroina della DC. Quando poi non potei fare a meno di notare che Batwoman se ne stava mezza nuda per quasi tutto il tempo fui sfiorato da un lievissimo sospetto che ci fosse qualcosa che non quadrava. La pellicola ruota continuamente tra il trash, il pop ed macabro, con l'allucinante trovata di uno scienziato pazzo (una specie di Due Facce de noi altri) che intende trasformare i wrestler in uomini pesci. Apro una parentesi nel domandarmi chissà per quale motivo i messicani hanno sempre avuto una passione per la lotta libera tanto da trasporre spesso nel cinema l'argomento e divizzarne i lottatori come fecero per El Santo. Vedere la stupenda -ed italiana- Maura Monti combattere cattivi anziani od obesi in bat-bikini è qualcosa di sublime, e non mancano momenti divertenti; nel complesso ci troviamo davanti un film di fanta-azione a tratti spassoso in linea con la mentalità del periodo. C'è però da dire che la pellicola, ovviamente realizzata con pochi spiccioli, per lo più è di una ingenuità tale che verrebbe voglia di abbracciare Renè Cardona, cullarlo dolcemente, metterlo a letto, rimboccargli le coperte e cantargli una ninna nanna fino a farlo addormentare! Da vedere senza troppe pretese, per godersi una trashata annunciata e per capire come era il cinema di una volta fatto sotto l'egida del: "vorrei ma non posso". Carine le musiche.