Vivere a Barbie Land significa essere perfetti in un luogo perfetto. A meno che tu non stia attraversando una crisi esistenziale. Oppure tu sia un Ken.
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VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR: Miglior canzone originale (What was I made for? - Billie Eilish O'Connell, Finneas O'Connell)
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior canzone originale (What was I made for? - Billie Eilish O'Connell, Finneas O'Connell), Miglior incasso al botteghino
Ci tengo a mettere il voto più basso perché Barbie è un film in malafede. Non è un'opera con buone idee venuta male, non è un film difficile non riuscito, non è nemmeno una commedia innocua senza pretese per passare un paio d'ore. Barbie è un prodotto del più becero mercato progettato a tavolino da uffici marketing per un target basso da tenere basso e se possibile abbassare ancora di più. La scrittura anch'essa è da ufficio marketing di bassa lega, forse con un aiuto da parte di chatgpt, tanto per riuscire ad infarcire delle più becere banalità ogni frase detta. Ci sono talmente tanti stereotipi affastellati che a un certo punto risulta talmente, incredibilmente banale da essere addirittura difficile da seguire!!! Dispiace davvero che Noah Baumbach e Greta Gerwig, che fino a ieri tutti noi cinefili apprezzavamo per i loro piccoli bei film indipendenti, si siano piegati in questo modo al mercato. Dispiace davvero che attori come Margot Robbie (che qui riesce addirittura ad essere brava!!!) e Ryan Gosling (che in ogni scena sembra non sapere se ridere o piangere) non abbiano avuto la possibilità di dire NO. Ho visto il film su piattaforma assieme ad un gruppo di persone dagli 8 ai 53 anni, e mi consola che ha fatto rabbrividire tutti. Leggo ora che Greta Gerwig sarà presidente di giuria al Festival di Cannes 2024. Evviva. Povero cinema.