Un giovane pilota si presta a fughe criminali, affidandosi nella guida al ritmo incalzante della sua musica preferita, per essere il migliore nel campo. Costretto a lavorare per un boss, metterŕ a rischio la vita, la libertŕ ed il suo amore a causa di una rapina destinata al fallimento.
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Edgar Wright torna dopo quasi tre anni alla regia di un film iperbolico, scritto dal medesimo, e che si è rivelato il più grande successo di pubblico e critica del regista inglese. Il film non è impeccabile, abbandonata la folle anarchia delle storie precedenti Wright si cimenta con un Heist movie in salsa on the road riuscendo comunque nell'impresa soprattutto considerando che avendo abbandonato la regia di Ant man ha affermato che comunque è stata una lezione, quella di confrontarsi con le major che ti ordinano di fare QUELLO CHE VOGLIONO e non quello che vuoi fare. Il cast è al servizio della storia, spiccano un acerbo ma promettente Ansel Elgort, Baby, ragazzo solo e misterioso, che ascolta musica in continuazione con le cuffiette dei suoi Ipod.Kevin Spacey, alias Doc ovvero il boss che idea i colpi, l'ennesimo ruolo azzeccato per l'attore americano, tra i comprimari di lusso abbiamo JonBernthal,Eiza Gonzales e Jon Hamm. Ma il più pazzo e azzeccato e Jamie Foxx, alias MAD(pazzo)in gran spolvero come interpretazione, come non accadeva da anni. Comunque segnalo anche Flea, bassista dei Red Hot Chili Peppers, alias Eddie senza naso(capirete vedendolo) e infine Lilly James già vista in Cenerentola, che si dimostra azzeccatissima nella parte di Debora, interesse amoroso del protagonista, che porterà la storia al climax finale. Nelle scene d'azione Wright da il meglio di se, viceversa a parte i dialoghi tra i protagonisti della banda verso il finale il confronto tra Debora e Baby non sempre funziona. Inoltre ho trovato un pò stucchevole il confronto con DOC
in cui lo spietato criminale interpretato da Kevin Spacey si scioglie per la relazione tra Baby e Debora, un pò sottotono nella scrittura Wright ma comunque
si riprende completamente in un finale iperbolico e tutta azione che non risparmia adrenalina, soprattutto perchè nel finale finale
baby finisce in prigione, e Wright dimostra di avere imparato a dosare i vari elementi dell'heist.
Un plauso alla colonna sonora, azzeccatissima, e parte integrante del film, per concludere Edgar Wright è CRESCIUTO, e sicuramente ha perso qualcosa ma anche guadagnato, il tempo ci dirà se il regista inglese è pronto ad alzare l'asticella nei suoi prossimi film. "sei il mio portafortuna."