Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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Probabilmente, Avatar resterà nella storia del cinema per avere definitivamente lanciato il 3D. L'aspetto visivo é eccellente, ma il "meraviglioso" di Avatar non é superiore, a mio modesto parere, a quanto già visto nella trilogia del Signore degi Anelli. Da ricordare, anche l'eccellente perfezionamento della "performance capture" (anche qui, comunque, ricordiamoci di Gollum). Detto questo, siamo di fronte ad un magnifico spettacolo e questo quasi nessuno lo ha negato. Le obiezioni di molti si sono concentrate sulle presunte banalità del soggetto e della sceneggiatura. Queste critiche mi paiono eccessive e un pò fuori luogo. E' indubbio che Cameron ha attinto ad un patrimonio filmico sedimentato (già più volte citato) e non ha rischiato molto sull'originalità della storia. Di suo, ha aggiunto un discorso ecologista interessante. L'unità degli esseri di Pandora ( ricordo vago della forza di Star Wars) non é una idea sviluppata in modo così banale (se non altro perchè il pianeta non è rappresentato come un rassicurante paradiso, ma come un mondo selvaggio e piuttosto ostile). Certo, si poteva maggiormente insistere su alcuni aspetti, quali, ad esempio, il conflitto tra le identità del protagonista e scorciare qualche altro momento; bisogna ricordare, tuttavia, che l'obiettivo del regista era quello di rappresentare un mondo e i suoi abitanti in modo favoloso ma coerente e questo aspetto è pienamente riuscito. In definitiva, Avatar non é un capolavoro, risulta spesso ingenuo e disneyano, ma é sicuramente un film divertente e spettacolare. A chi dice che questo non è cinema, risponderei che Mozart, i Beatles e i Massive Attack sono tutti quanti musica, pur con tutti i distinguo del caso.