Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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Se gli occhiali 3D forniti dai cinema fossero un po' più puliti, magari ci scappava anche un 8, ma visto che la media degli altri utenti è generosa mi tengo sul 7.5. Tecnicamente il film è a dir poco spettacolare: il 3D è sfruttato al meglio e batte ogni prodotto analogo uscito in questi ultimi tempi; l'aspetto dei Na'vi ha il giusto mix tra l'umanoide, il repellente e l'affascinante; il mondo di Pandora e le sue creature sono probabilmente la miglior ricostruzione di un mondo fantastico vista al cinema (verrebbe quasi voglia di farci un giretto). Giustamente lodata la mirabolante tecnologia utilizzata per produrre il film c'è però da dire che dal punto di vista della trama e delle tematiche affrontate esso non offre grossi spunti: la struttura narrativa è assai classica, lo sviluppo prevedibile (una durata più contenuta avrebbe probabilmente giovato ed avrebbe evitato qualche calo di ritmo anche se nel complesso il film riesce a tenere desta l'attenzione dello spettatore) e per finire la morale ecologista e l'invito al rispetto delle popolazioni indigene, che dovrebbero avere i colonizzatori (tutte cose sacrosante e che sicuramente non farà male ripetere alle masse oceaniche che andranno a vedere questo film), sanno molto di déja vu (su tutti si può citare il celebre "Balla coi lupi"; fatti gli opportuni cambi di data e di location, le analogie abbondano).