Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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Cito stb23 qualche commento più sotto: "...il film è una gioia per gli occhi, tutto ti tiene incollato allo schermo e ogni scena sembra migliore della precedente..."
Il fatto che ci siano persone che riescono a rovinarsi uno spettacolo simile per via della trama (comunque l'unico motivo per cui non lo ritengo un capolavoro), mi fa venire in mente il famoso detto della luna e del dito, dove il dito è la trama, e la luna è la strabiliante esperienza emotiva e sensoriale che si prova al cinema... Per come lo intendo io, questo è IL cinema all'ennesima potenza, quello che ti riempie di stupore e per qualche ora ti fa tornare bambino.