argentina, 1985 (2022)

"Nunca más", spagnolo per "mai più". Che a produrre un film contr'una delle dittature sudamericane sia Amazon è quantomeno sospetto, infatt'in Occidente il dibattito sul fallimento della democrazia (cominciato da poco, con un paio di libri di Platone) s'è gradualmente mutato in democrazia incompiuta, postdemocrazia e infine democratura: altrettanto crudele, sanguinaria e vigliacca di ciò che pretendeva di sostituire, però usando metodi differenti. Nel citato processo di Norimberga ("Vincitori e vinti", Kramer '61) era già successo: la storia riscritta e giudicata dai vincitori, ed è appena uno degl'innumerevoli casi. A voi onor'e onere d'identificare quelli più recenti o attuali.

SPOILER

Gran bel film, Darin bravissimo come sempre

Bella ricostruzione storica del processo ai responsabili delle atroci torture e sparizioni durante la dittatura in Argentina. Un ritmo altalenante, ma in conclusione rimane una storia ben raccontata in cui le parole e l'immaginazione desiderano rendere giustizia alle vittime. A mio parere un buon candidato alla statuetta per miglior film straniero.

Il processo del 1985 costituisce un'evento spartiacque della storia argentina. La giustizia ordinaria che si trova a dover giudicare gli anni della dittatura Videla con migliaia e migliaia di decaparesidos, rapimenti, torture ed omicidi. Gerarchie militari ancora potenti all'interno del sistema politico e sociale argentino. Un team di avvocato con a capo il procuratore Strassera interpretato da un Darin bene in parte. Strassera è l'esperienza ma già dal suo braccio destro (Ocampo), il suo team è composto da giovani leve, a sottilneare un passaggio generazionale dell'intera storia del paese. Un lavoro mastodontico per mettere in piedi un processo enorme in poco tempo, fra indagini ed intimidazioni più o meno sommerse e vari tentativi di insabbiare il tutto. Alcune testimonianze fanno venire i brividi, l'arringa finale di Strassera è da applausi. Un film che fa della solidità dell'impianto narrativo la sua peculiarità migliore, senza rinuciare ad una certta dose di ironia scaturita da situazioni tragicomiche che tuttavia non smorzano in nessuna maniera la tragicità degli eventi. Mi è piaciuto, peccato che la giuria non lo abbia preso in considerazione per nessun premio.