antichrist (2009)

Pellicola difficilotta sotto quasi tutti i punti di vista.
Tre aggettivi per descriverla: estrema, accurata, incisiva. Perchè:
estrema, per come tratta l'argomento, ma "gli estremi fanno sempre una certa impressione" cit.;
accurata, perchè che si voglia oppure no, è fatta molto bene, la struttura è semplicemente geniale (poi la divisione in capitoli a me fa impazzire, pura estasi).
incisiva, perchè non lascia indifferenti e colpisce ad ogni modo, positivamente o negativamente.
Dunque facciamo un minimo di ordine, giusto per dare una spiegazione:
il prologo per quanto mi riguarda conserva al suo interno l'essenza di tutto il film (ah, per smentire tutti coloro che hanno criticato, la ripresa degli oggetti "casuale", saranno proprio quelle riprese a farti capire il senso della pellicola, proprio per il loro forte simbolismo ermetico, ma che cosa si vuole pretendere, "le menti offuscate non vedono niente" cit.). Ma passiamo al dunque.
I due stanno amoreggiando ampiamente, quando il bambino esce dalla sua gabbia, si dirige indisturbato dai suoi, (la camera punta su degli oggetti che saranno fondamentali, l'iconcina dell'audio spento, le statuette con i nomi Grief (afflizione), Pain (dolore), Despair (disperazione), le scarpe al contrario, lo sguardo diabolico del bimbo, detto ciò avevo tutti gli elementi per comprendere che il bambino era l'anticristo, ipotesi pienamente avvalorata dal seguito della storia. Con un inizio del genere, come si fa, a non rimanere colpiti.
In seguito la storia si sviluppa in un regolare crescendo di violenza al limite del sostenibile, ma non voglio dilungarmi su aspetti che sono già stati detti, perciò proseguo.
Mi sembra pure d'aver sentito che chi avrebbe disprezzato Martyrs, avrebbe di gran lunga preferito Antichrist, è anche se le relazioni sono ben poche, in quanto la prima distorce completamente il significato del titolo, qui invece lo azzecca in pieno, e lo sviluppa divinamente, caso ha voluto che tali voci avessero pienamente ragione. "Il caos regna" cit.
Per me è un thriller psicologico, ben confezionato, non vado pazzo per il genere, ma sono comunque rimasto piacevolmente colpito.