american hustle - l'apparenza inganna regia di David O. Russell USA 2013
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american hustle - l'apparenza inganna (2013)

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locandina del film AMERICAN HUSTLE - L'APPARENZA INGANNA

Titolo Originale: AMERICAN HUSTLE

RegiaDavid O. Russell

InterpretiBradley Cooper, Christian Bale, Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Amy Adams, Jeremy Renner, Jack Huston, Louis C.K., Michael Peña, Alessandro Nivola, Dawn Olivieri, Colleen Camp, Anthony Zerbe, Erica McDermott, Adrian Martinez, Melissa McMeekin

Durata: h 2.18
NazionalitàUSA 2013
Generethriller
Al cinema nel Gennaio 2014

•  Altri film di David O. Russell

Trama del film American hustle - l'apparenza inganna

Ambientato nel seducente mondo di uno dei più sbalorditivi scandali che hanno scosso gli Stati Uniti, American Hustle racconta la storia di un brillante impostore, Irving Rosenfeld (Christian Bale), che, insieme alla sua scaltra amante britannica Sydney Prosser (Amy Adams), viene obbligato a lavorare per un agente dell'FBI fuori controllo, Richie DiMaso (Bradley Cooper). DiMaso li catapulta in un mondo di faccendieri, intermediari del potere, mafiosi... un mondo tanto pericoloso quanto affascinante. Jeremy Renner è Carmine Polito, un volubile e influenzabile politico del New Jersey, stretto tra la morsa dei truffatori e dei federali, mentre l'imprevedibile moglie di Irving, Rosalyn (Jennifer Lawrence), potrebbe essere l'elemento che farà crollare il castello di finzioni.

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Voto Visitatori:   6,95 / 10 (156 voti)6,95Grafico
Miglior film commedia o musicaleMiglior attrice in un film commedia o musicale (Amy Adams)Miglior attrice non protagonista (Jennifer Lawrence)
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film commedia o musicale, Miglior attrice in un film commedia o musicale (Amy Adams), Miglior attrice non protagonista (Jennifer Lawrence)
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Voti e commenti su American hustle - l'apparenza inganna, 156 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

76mm  @  09/09/2016 09:20:15
   6½ / 10
Film gradevole.
Leggendo alcuni dei commenti sotto mi aspettavo una di quelle storie destrutturate e labirintiche che a fine visione lasciano interdetti e poi si passa tutta la notte a cercare di mettere insieme i pezzi.
Niente di tutto ciò...la storia, per quanto ben congegnata, è assolutamente semplice e lineare e alla fine tutti i pezzi vanno al loro posto senza sforzi interpretativi.
Gli attori sono tutti bravi, anche se un po' troppo sopra le righe...i personaggi maschili però non si elevano di molto sopra il livello della macchietta, in particolare quelli di Cooper e Renner, mentre i personaggi femminili risultano un po' più sfaccettati.
Di scorsesiano francamente non ci ho visto nulla, se non i 5 minuti dove appare De Niro (in gran forma).
La cosa più sbalorditiva è che sia stato tratto da una storia vera.

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Ultima risposta 09/09/2016 13.16.20
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  26/02/2016 00:43:17
   7½ / 10
"Lei era il mio karma per come trattavo le persone", così pensa della propria moglie un truffatore abituato, con cinismo, a fregare il prossimo con l'aiuto dell'avvenente socia, amante.
Insieme, con intelligenza, furbizia e molta arguzia riescono a truffare anche i più scettici.
"La cosa più assurda è che più dici no e più loro insistono" insistono per farsi turlupinare.
Da piccole, medie truffe si arriva a politici, mafiosi, gente importante.

Ritmo sostenuto, musiche perfette, arzigogoli e inventiva non comuni, recitazione ottima, cameo di Robert De Niro, nei panni di un mafioso, pressoché irriconoscibile.
"Quante possibilità ci sono che un italiano, nato a New York, mafioso, sappia parlare arabo?"

Prodotto molto buono.

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Ultima risposta 26/02/2016 00.48.39
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-Uskebasi-  @  14/03/2014 02:43:18
   8 / 10
David O. Russell va a prendere Christian Bale e Amy Adams dal suo The Fighter, poi Bradley Cooper, Jennifer Lawrence e Robert De Niro dal suo Silver Linings Playbook, e riunisce tutti nel mondo delle truffe anni '70.
Che dire, terzo filmone consecutivo per lui, del resto con questi attori anche Troppo Belli si salverebbe, ed è impossibile non parlare quasi esclusivamente di loro.
Amy Adams è un'attrice universale, può fare tutto e in qualsiasi tipo di film, capace senza la minima difficoltà di passare in un attimo e con la sola espressione dall'essere incredibilmente ****, al sembrare una casalinga disperata.
Christian Bale con Russell tira fuori sempre il meglio e in linea generale, anche se non è il mio attore preferito, è senza ombra di dubbio quello che stimo di più. Uno capace di perdere oltre 25 chili per L'uomo senza sonno, riacquistarli in muscoli per Batman, riperderli per The Fighter, riacquistarli per la fine del Cavaliere Oscuro e ingrassare a dismisura per questo film. Passione, dedizione, impegno. Chapeau.
Cooper migliora di film in film.
La Lawrence mi sta sulle palle ma anche qua se portava a casa l'Oscar non rubava niente.
E De Niro in ruoli come questo (purtroppo per pochi minuti) è insuperabile.
A mio parere l'unico neo per il quale tolgo mezzo punto, è la mancata conclusione con un ultimo dialogo a quella bellissima discussione tra Cooper e il collega, riguardo alla storia del lago.

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Ultima risposta 08/04/2014 01.17.12
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Kristkal  @  11/02/2014 09:33:48
   6 / 10
Qualche giorno dopo aver visto The Wolf of Wall Street questo American Hustle può risultare abbastanza sterile, a tratti noioso. Anche nei confronti fra gli attori stravincono gli interpreti di The Wolf of Wall Street. Mi è sembrato fin troppo lineare per essere un film che tratta di falsari, il colpo di scena finale non basta ad alzare il voto. Non è da oscar.

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Ultima risposta 13/02/2014 03.49.46
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hghgg  @  09/02/2014 12:50:07
   7 / 10
Con questo film ormai ho la certezza di due dati; primo dato: David O. Russell NON è un grande regista, quello che ha il genio, quello che innova, o quello che regala capolavori; secondo dato: David O.Russell è senza dubbio un bravo mestierante, un bravissimo mestierante, uno di quei registi che, nel suo piccolo, sai che ti regalerà molto probabilmente un bel film. Magari non riuscirà mai a spingersi oltre a dei prodotti di buon livello ma non eccelsi ma di sicuro non se ne esce con delle schifezze, almeno fino ad ora. Sono sempre bei film, prodotti buoni o più che discreti.
"American Hustle" ovviamente non si discosta da questa analisi anche se ritengo che per ora i due film più riusciti e completi di O.Russell siano stati "The Fighter" e "Il lato positivo" quest'ultimo nonostante un'ultima parte scadente rispetto al resto del film. E se per "Il lato positivo" ero arrivato ad un "7,5" allungandomi di mezzo voto per quest'ultimo lavoro del regista mi trovo a fare il contrario, sospeso tra il "bello" e il "più che discreto" alla fine ho deciso di spostare l'ago della bilancia verso quest'ultimo giudizio; perché credo che con "American Hustle" O. Russell abbia tentato di spingersi oltre i suoi standard di mestierante e l'abbia fatta fuori dal vaso. Oh certo, voleva creare ancora nulla più che un prodotto di ottimo intrattenimento ma l'aria imponente e ambiziosa del film si respira ad ogni inquadratura. Una Black-Comedy/Crime che potesse raggiungere in grandezza il modello base scorsesiano ("Goodfellas" in primis, poi "Casino") nello stile, utilizzando un tema caro al cinema Comedy-Crime fin dal 1973 anno de "La Stangata" di Hill. O. Russell però non è Hill e soprattutto non è Scorsese (non quello della prima metà degli anni '90 almeno, e ci mancherebbe) e si incarta su se stesso e l'obbiettivo gli scivola di mano.
Innanzitutto il film resta sempre sospeso tra commedia nera e drammatico senza mai prendere una strada precisa. E non intendo un'alternanza tra le due cose, come accadeva in modo sublime e rivoluzionario nel capolavoro di Scorsese del 1990, ma proprio le due cose fuse assieme in modo confuso, come un anziano che non si ricorda e non sa quale strada gli conviene prendere per tornare a casa dalla passeggiata. "Quei bravi ragazzi" era un gangster biografico-drammatico che risultava irresistibile per questioni di regia e montaggio e che in più ebbe l'intuizione di inserire numerose sequenze di pura commedia nerissima nel film, sequenze realmente divertenti, e il film restava "divertente" (ossia coinvolgente, in questo caso) anche finite quelle sequenze geniali (la maggior parte con Pesci protagonista, ma non tutte). L'intreccio e l'alternanza tra i due generi fu tremendamente riuscito e straordinario. "American Hustle" invece vorrebbe essere, nelle intenzioni, più incentrato sulla Black Comedy pura però non risulta alla fine così spassoso o divertente e da questo punto di vista quei momenti black-comedy di "Goodfellas" (che erano appunto solo dei momenti e non tutto il film) restano irraggiungibili, di un'altra galassia proprio per intuizioni comiche e per devastante Black Humor. E anche l'altro modello, quello tematico, "La Stangata" che come vorrebbe essere questo film era una commedia per intero, aveva un umorismo ben più fresco e riuscito. Ad "American Hustle" resta sempre quella patina drammatica che si confonde con la commedia e non fa uscire nessuna delle due, entrambi i generi rimangono chiusi in un limbo ed il film si trasforma in uno strano, irrisolto ibrido, che ben intrattiene ma che non si capisce mai, nemmeno alla fine, dove sia voluto andare a parare.
E a questo si collega il problema principale del film: lo stile. Lo stile tanto mutuato dallo Scorsese di "Goodfellas". Regia, montaggio, dialoghi, ritmo, uso dei flashback e della voce fuori campo, uso della colonna sonora, ambientazioni e fotografia, tutto è chiaramente ispirato al capolavoro scorsesiano così come al "fratello minore" "Casino", solo che più volte fallisce in pieno l'emulazione. Proprio la regia e il montaggio serratissimi davano a "Quei bravi ragazzi" quel ritmo fulmineo, inarrestabile, che fa volare due ore e venti e non ti fa mai tirare il fiato perché alla fine anche durante un momento più riflessivo sai che tra poco ricomincerai a correre. Questo film non ha nulla di ciò. Tutta la parte iniziale e intendo proprio la prima mezz'ora tenta di velocizzare il ritmo eppure risulta lenta e non troppo coinvolgente (senza citare "lo spararti già a metà film fin dalla prima scena" del suddetto film del '90 e poi lanciarti indietro al principio, ritmo-ritmo-ritmo-nessuna fermata) la regia di O.Russell si incastra e non riesce a dare al film il ritmo voluto, soprattutto in quella primissima parte e a volta tutte quelle voci fuori campo, quel lungo flashback, il montaggio danno la sensazione di "posticcio" e di poco riuscito non so mi hanno lasciato l'amaro in bocca così come la riproduzione delle ambientazioni anni '70 con una fotografia tra l'altro non eccelsa a mio avviso.
"American Hustle" ha palesemente dei modelli d'ispirazione che tenta a modo suo di emulare, ma O.Russell in questo fallisce, sotto ogni aspetto, non riesce a raggiungere quei livelli di ritmo e regia nemmeno per due minuti, solo il tono costantemente sopra le righe da la sensazione grottesca da Black Comedy parzialmente scorsesiana. Ciò che comunque riesce a fare è realizzare un più che discreto prodotto d'intrattenimento, di per se anche ben diretto (anche se la maggior qualità da regista di O.Russell sta forse nella direzione degli attori) fortunatamente sorretto da una sceneggiatura che si rischia più volte di ingarbugliarsi anch'essa ma che alla fine regge e risulta, almeno per me, di buon livello e facile da seguire nel suo svolgimento, contorto ma ragionato e sensato, e nei suoi colpi di scena e ribaltamenti di fronte, fino a quello finale. Certo non è una sceneggiatura di ferro, ci sono buchi e momenti poco chiari (ok, qualche nodo non sciolto e ingarbugliamento c'è) e pecca dei difetti di tutto il film ma nel complesso è una sceneggiatura riuscita e senza enormi schifezze al suo interno. I dialoghi sono tra le cose migliori del film, coinvolgenti e capaci di dare un ritmo, almeno loro, valido, secco e rapido al film, qualche volta poi risultano davvero divertenti anche se non si riesce mai a spingere davvero l'acceleratore su questo lato.
E poi gli attori. Perché come detto O.Russell è molto bravo a dirigere gli attori e in più si circonda qui di tutti i suoi volti più fedeli, per altro sicuri talenti e garanzie di ottime interpretazioni. "American Hustle" non è più che un buon prodotto d'intrattenimento, O.Russell voleva superarsi ma è rimasto inchiodato a terra, e film come questi sono film di attori, questo è un film di attori, quattro attori in gran forma che rendono la visione piacevole, valida, godibilissima. Sono loro che illuminano la scena con le loro performances, sono loro senza dubbio la cosa migliore del film.
I due protagonisti de "Il lato positivo" (Bradley Cooper e Jennifer Lawrence) e due dei protagonisti di "The Fighter" (Christian Bale e Amy Adams) O.Russell mette insieme i suoi prediletti e ne fa uscire ancora ottime cose. Un film di attori, e gli attori non deludono.
Bale non lo scopriamo adesso e non lo scopriamo grazie a O.Russell (nonostante quella in "The Fighter" sia stata una delle sue prove migliori), senza strafare o superarsi ci regala una buonissima interpretazione, impeccabile e coinvolgente (d'altronde poche ne ha sbagliate, credo che non mi abbia convinto solo vestito da pipistrello). Cooper dimostra ancora quanto sia migliorato negli ultimi anni, la sua è a mio avviso un'altra convincente interpretazione. Non è certo l'attore del secolo e nemmeno del decennio ma sta dimostrando di saperci fare davvero. Amy Adams è splendida, bellezza mozzafiato e probabilmente qui alla sua migliore e più convincente interpretazione, sofferta, ammaliante e sfaccettata. Ecco una dal quale O.Russell ha tirato fuori il meglio.
La Lawrence è il lato più grottesco e divertente del film, le gag e i momenti da commedia più pura sono in mano sua, appare poco ma sa catturare la scena come poche. Non è la sua migliore interpretazione, fin troppo sopra le righe forse, ma funziona ed è un'altra buona prova per lei che è la migliore attrice cinematografica americana della sua generazione (ok non è un gran complimento, c'è il deserto nella sua generazione in quanto a talenti). Ottima la scena nella parte finale tra lei e Bale in camera da letto, molto divertente.
E poi, oltre ai protagonisti, c'è una buona prova di Jeremy Renner nella parte del torbido sindaco Carmine Polito (protagonista nel finale di un bel momento da vera Black Comedy con Bale). E poi c'è il cameo del piccolo miracolo di O.Russell: Robert De Niro. Il più grande attore di tutti i tempi per il sottoscritto, persosi da tre lustri nei meandri di filmetti mediocri e commediucce da tre soldi, intendo a svendersi come macchietta per impegnarsi davvero solo dietro le quinte (il "Tribeca Film Festival" è roba sua). O.Russell con "Il lato positivo" era finalmente riuscito a rivitalizzarlo (parzialmente, ma è già tanta roba così) e adesso lo dosa e lo utilizza a meraviglia. Sapendo del cameo di De Niro come boss mafioso temevo già lo stereotipo, la macchietta. E invece è un gran cameo. De Niro è sotto le righe, quieto, parla senza mai andar sopra le righe e recita (e minaccia) con lo sguardo (certo non è quel virtuosistico capolavoro di espressività che si vedeva in una scena di "Goodfellas" ma ripeto bene così), uno sguardo finalmente vivo e di nuovo credibile.
Ah e De Niro ci regala anche un altro dei momenti migliori del film in quel teso dialogo (buona gestione della tensione, davvero) in cui lo vediamo parlare in arabo, altro bel momento black-comedy (avrà appositamente imparato un po' d'arabo come fece per il dialetto siciliano ne "Il Padrino parte II" ?). O.Russell ha fatto ricordare a De Niro come si recita e se Robert De Niro si ricorda come si recita... non ce n'è davvero per nessuno, tutt'ora.
Attori ottimi dunque, qualche sequenza divertente e riuscita, bei dialoghi e una buona anche se zoppicante sceneggiatura. Fosse solo per gli attori avrei dato un voto maggiore ma è un film che non manca di difetti e più che altro come detto fallisce nel riprende i modelli prefissati, non raggiunge il livello di ritmo e coinvolgimento che vorrebbe, almeno non con me. La regia di O.Russell è buona ma ciò che ho citato all'inizio resta davvero lontano, nemmeno sfiorato. Film non riuscitissimo per regia, stile e montaggio (che volevano essere ma non potevano essere...) come detto, ne per l'uso di trucchi quali flashback e voce fuori campo, o per le ambientazioni (meglio l'uso delle musiche comunque che almeno sono coerenti con l'aria patinata di tutto il film, tra Elton John e Bee Gees, poi certo spicca l'arte del Duca che apre e chiude il film ed è sempre un sentire meraviglioso).
"American Hustle" resta comunque un buon film, un più che discreto prodotto d'intrattenimento che con tali attori e con tale loro ottima gestione da parte del regista sarebbe potuto esser migliore se lo stesso regista fosse rimasto più ancorato a terra invece di perdersi in un progetto troppo ampio e ambizioso forse per le sue reali dote di bravo mestierante, che hanno reso il tutto non troppo coinvolgente nel complesso e un po' confuso.
Buon film comunque, senza dubbio e ottimi gli attori.

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Ultima risposta 09/02/2014 21.02.09
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Alex2782  @  22/01/2014 21:31:36
   6½ / 10
Per il genere ci sono film superiori come "confidence" o "snatch" ma qui la recitazione fa la differenza, bale e la lawrence sono da oscar, loro esaltano un film che a tratti un po annoia ma si intreccia bene fino al finale.

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Ultima risposta 22/01/2014 22.40.33
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floyd80  @  12/01/2014 18:55:10
   6 / 10
Un film corale con tanti personaggi tutti caratterizzati bene.
Gli attori poi sono il meglio del cinema contemporaneo e il regista assicura solidità e grazia (è quello del Lato Positivo).
Ho visto il Trailer più di una volta e vuoi per i Led Zeppelin in sottofondo, vuoi per i dialoghi veloci e sagaci, vuoi per le scene mozzafiato...insomma sono andato al cinema pensando di vedere un film scoppiettante e divertente...e a tratti lo è anche... ma a tratti...tratti molto brevi.
Mi spiego meglio:
In questa pellicola succedono delle cose (tante cose) però queste cose succedono in un arco narrativo di massimo tre minuti (musica a palla, azione, reazione), poi tutto rallenta e per mezz'ora non succede niente...i dialoghi si dilagano a dismisura... e succede praticamente questo: un X personaggio va a trovare un Y personaggio e parlano e parlano (di cose futili e non interessanti) poi il personaggio Y va a trovare il personaggio Z e parlano e parlano...
Insomma a dirla tutta un pò una palla...dura due ore e ne sembrano quattro...
Linciatemi.

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Ultima risposta 15/01/2014 15.24.14
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BlueBlaster  @  10/01/2014 01:29:45
   7 / 10
Bel film si...ma credevo anche di più visto che il genere mi piace abbastanza!
Buona la regia di David O. Russell, ottima colonna sonora composta da pezzi storici degli anni 70 (che sicuramente mi procurerò a breve) e sopratutto molto buona la ricostruzione di quel periodo storico grazie a dei costumi ottimamente realizzati.
La cosa migliore del film però sono le grandi performance del cast, sotto la sapiente guida del mentore O. Russell visto che per metà sono attori feticci del regista newyorkese, e su tutti come era da aspettarselo quella di Bale...anche questa volta dimostra di essere un trasformista mettendo in scena un personaggio ingrassato e con un complesso riporto in testa.
Il suo Irving Rosenfeld è un personaggio ben delineato e parecchio complesso e l'attore è riuscito a infondergli il giusto spessore facendolo risultare credibile e mai superficiale.
Amy Adams anch'essa parecchio brava e sopratutto sexy grazie a delle scollature da vamp (quando non è truccata però mette in luce qualche ruga di troppo) che fanno riscaldare gli animi maschili, non da meno nel scaldare i toni ci ha pensato la superba Jennifer Lawrence che oltre che per bellezza infiamma la scena con i suoi dialoghi pungenti e la sua presenza scenica dirompente...ultimo ma non ultimo Bradley Cooper che conferma di non essere un belloccio di Hollywood ma invece un attore ormai maturato ed in evoluzione, dopo Bale la performance migliore anche se il suo personaggio è un pò bistrattato e ridicolizzato ma il mattatore poteva essere solo uno!
Non bisogna poi dimenticare tutti gli attori comprimari, più un cameo di De Niro perfetto, ed in particolar modo il mio sosia Jeremy Renner che fa persino tristezza nel suo "illegale candore" che trasuda una bontà d'animo.
La storia è molto articolata ed interessante ed affronta vari livelli sia sulla vita personale di questi 4 o 5 attori principali sia tutta una storia di truffe e corruzione che tocca pure gli alti vertici della mafia e della politica...interessante si ma un pò ingarbugliata e la sceneggiatura non brilla in originalità e nemmeno in ritmo ed infatti la parte centrale è leggermente floscia e si sarebbe potuta tagliuzzare facendo fermare la durata del film alla soglia delle due ore che è sempre il giusto in film di una certa portata.
Secondo me David O. Russell è un ottimo regista, e anche quest'anno se la giocherà ad armi pari per l'Oscar, ma è troppo ambizioso e vuole un pò strafare ed infatti si vede subito che la pellicola ha uno spirito pretenzioso e innaturalmente elegante...lo aveva già fatto con "Il lato positivo" e un pò meno con "The Fighter" che risultava più sincero e crudo!
Il regista pesca un bel pò da Scorsese, qualcosa da Ritchie e Tarantino (vedi inquadratura dal bagagliaio) e poi ovviamente dai film di genere degli seventies.
Piacevolissimo film da vedere anche più di una volta ma non eccezionale come sembrerebbe sentendo in giro.

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Ultima risposta 10/01/2014 01.47.59
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faluggi  @  10/01/2014 00:57:07
   1½ / 10
L'anno 2014 ci da il benservito con un bel panettone; Christian Bale (Cristiano Balla), ingrassato come un maiale, probabilmente con le mangiate fatte grazie ai soldi guadagnati con gli orrendi Batman di Cristoforo Nolano, qui si desta in una delle sue performance più irritanti. Non recita tanto male, ma è odioso con quella faccia da c***o, per fortuna per la voce è ritornato il vero doppiatore, e quindi non dobbiamo subire quella chiavica uditiva di Claudio Santamaria.
Il film "American Trambusto" è una verruga genitale, noioso, dura quasi tre ore credo, beh ma già il titolo se tradotto dovrebbe farvi capire a che cacata andate incontro se lo guardate.
I soliti voti alti per questi panettoni d'autore, io mi chiedo sempre se non ci sia qualcuno che paghi...

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Ultima risposta 11/01/2014 08.54.31
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Opalino.mind  @  08/01/2014 12:10:34
   5 / 10
Questo è un film pensato, confezionato e vestito per acchiappare oscar. Gli attori sono bravi , si certo ma quanto sono sopravvalutati? A parte Bale che è un attore con la A maiuscola, Cooper trasforma in psicopatici tutti i suoi personaggi? Perche? Perche è l'unico ruolo che gli riesce bene. La Lawrence è inespressiva, lo è sempre stata, cerca di equilibrare questo suo lato urlando e sbraitando... La Adams paradossalmente se la cava.
Film laccato e ruffiano, ma operazione perfettamente riuscita, le prime nonimations son già arrivate...

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Ultima risposta 09/01/2014 00.05.50
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skuby  @  06/01/2014 13:41:20
   8 / 10
Il terzo film di David O. Russell dopo the Fighter e il Lato Positivo è senz'altro un gran film, un amalgama quasi perfetto che ci porta nei colori, nei suoni, nei vestiti, nelle pettinature direttamente dentro la New York (e quindi gli states) di fine anni 70.

Nulla è lasciato al caso, la fotografia, i costumi, i dettagli che impreziosiscono la pellicola, la quale, a meno di clamorose sorprese (create forse dal nuovo film di Scorsese) farà il pieno di nomination e probabilmente di premi alla prossima notte degli Oscar.

La trama, se vogliamo molto banale, racconta della storia di un truffatore (Bale) colto in flagrante e messo alle strette assieme alla sua splendida compagna (Adams) dai federali la cui punta di diamante è costituita dal permanentato (nel senso di capello con permanente) agente Di Maso (Cooper) il quale costringerà i due a collaborare con l'agenzia. Non tutto naturalmente è e sarà ciò che sembra. Di più non è possibile svelare ma quello che è certo è che siamo messi di fronte ad una prova strabiliante di TUTTI gli attori.

Attori nei quali si innalza senza dubbio Christian Bale in una prova mostruosa che si rifà al De Niro di toro scatenato (metodo Actor's Studio) mettendo su quasi 30 Kg per rendere il suo personaggio un geniaccio di talento ma dal fisico imperfetto (dopo lo scheletrico operaio de "l'uomo senza sonno").
Un Christian Bale che metterei nell'olimpo degli attori della sua generazione assieme a DDLewis e a Leo Di Caprio (quest'ultimo forse un po' più giovane tra i tre).

Splendida come sempre Jennifer Lawrence inferiore a Bale solo perché compare di meno nelle inquadrature ma in grado di travolgerti con la sua bravura in pochi fotogrammi.

Sorpresona anche da parte di Amy Adams che in maniera molto convincente conferisce al suo personaggio una bellezza che è un misto riuscitissimo di fragilità e potenza seduttiva, a tratti mi ha ricordato la meravigliosa Kidman di "ore 10 calma piatta". Di questa Amy Adams ci si innamora senza se e senza ma punto.
Spettacolare e delizioso anche il cameo di De Niro mentre Cooper e Renner rimangono un gradino al di sotto ma solamente perché gli altri sono degli dei.

Menzione anche per la colonna sonora dove spiccano I Feel Love di Donna Summer, Jeep's Blue di Duke Ellington e White Rabbit dei JA.

Il film dura parecchio ma l'atmosfera che riesce a ricreare è di quelle che non si scordano e che alla fine ti da quella soddisfazione che provi quando per un breve momento ti sei sentito in un altro tempo in un altro luogo. E questo è il miglior biglietto di presentazione per un film. 8


p.s. i cinque minuti iniziali dove C. Bale si "costruisce" il riporto sono stupendi.
p.p.s. è il film con più bigodini che abbia mai visto


-"Tutti imbrogliano tutti per il proprio tornaconto"

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Ultima risposta 29/01/2014 15.43.56
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  05/01/2014 13:59:30
   5½ / 10
Un loop continuo di parole e tètte al vento, un borioso lavoro di sceneggiatura ben interpretato ma tutt'altro che innovativo.

Alcuni spunti sono davvero interessanti (vedi il personaggio della Lawrence e un paio di sequenze ben fatte) ma non bastano per rendere questo "American hustle" un buon prodotto che si discosti dai suoi cloni americani.

Ora è ufficiale, Russel è un mediocre e la critica a stelle e strisce si fa di colla.

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Ultima risposta 09/01/2014 01.14.29
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romrom  @  04/01/2014 20:05:11
   7½ / 10
Buono, anche se non eccelle come sceneggiatura: fantastico Bale ed anche Cooper ottimo...meno bene le donne anche se la Adams è abbastanza in parte...sopravvalutata invece come sempre la Lawrence....quanto a Bob De Niro...5 minuti che valgono da soli il prezzo del biglietto !

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Ultima risposta 06/01/2014 12.37.45
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lampard8  @  04/01/2014 13:52:18
   4 / 10
Filmetto macchinoso, prolisso all'inverosimile, con metà degli attori completamente fuori parte. Grossissima delusione, senza capo nè coda, veramente una mezza ciofeca.

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Ultima risposta 10/01/2014 22.55.04
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Guybrush82  @  03/01/2014 14:14:19
   5½ / 10
Un mezzo peccato.
Prima le note positive: il cast. Tutti sono davvero azzeccati nelle loro parti e coinvolgono ognuno nella propria storia.
Anche l'andamento, lento ma non noioso, fa assaporare man mano tutti gli avvenimenti.
Ma. c'è un Ma.
Ma un film che dura 2 ore e mezza e che per 2 ore prepara tutto il condimento per il gran finale..... deve avere un finale pirotecnico!
E invece, un finale scialbo, liquidato in 5 minuti.
Un peccato.

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Ultima risposta 08/01/2014 12.04.38
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pak7  @  03/01/2014 07:07:48
   7 / 10
Non ha niente a che vedere con quel capolavoro che è La Stangata. Leggevo di paragoni, ma credo ( e spero) si riferissero allo stile di film, più che alla sostanza. Il lavoro di Russel è comunque interessante perché il regista è riuscito a dare la giusta caratterizzazione ai suoi personaggi, non si prende mai troppo sul serio, ed è comunque godibile. Peccato perché alcuni passaggi potevano essere curati meglio. Buono il cameo di De Niro.

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Ultima risposta 13/01/2014 09.57.01
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