american gangster (2007)

Sono rimasto piuttosto deluso dal nuovo film di Ridley Scott.
”American Gangster” è sicuramente un film curato dal punto di vista tecnico,dotato di una fotografia plumbea molto suggestiva e di ambientazioni ben ricostruite,ma i suoi pregi sono in generale molto limitati.Addirittura la regia appare abbastanza anonima,quasi Scott voglia passare inosservato per lasciare che l’attenzione si focalizzi maggiormente sui due personaggi principali.
Purtroppo però il suo operato non emoziona,il ritmo lento non giova alla narrazione,inoltre a latitare è un approfondimento adeguato dei caratteri del poliziotto incorruttibile e del gangster capace di creare dal nulla (o quasi) un impero criminale.La disamina mi è apparsa abbastanza superficiale,racchiusa in stereotipi che l’amante del genere conosce a menadito.La narrazione è didascalica,priva di quei guizzi indispensabili affinché la pellicola si elevi da quello che appare come un esercizio eccessivamente derivativo.In sintesi si potrebbe affermare che rimane troppo ancorato a stilemi e situazioni già abbondantemente affrontate e sviscerate nei grandi crime movie,con cui francamente il paragone appare impietoso.
Il fascino suadente del male,la statura dei personaggi,la capacità di creare un racconto mozzafiato,le sparatorie,il dolore delle vittime e dei carnefici,i dubbi morali, sono ingredienti non ravvisabili in “American gangster”,o meglio,sono individuabilii, ma privi della forza evocativa adatta al fine di creare un’epopea convincente.La pellicola si rifà troppo a cliché risaputi finendo con il far naufragare il tutto nella noia.Tutto sommato anonime anche le interpretazioni di Denzel Washington e soprattutto di Russell Crowe,a questo punto meglio i comprimari, tra cui brilla per bastardaggine il baffuto Josh Brolin.
Non brutto,ma mi sarei aspettato qualcosa di più avvincente e profondo.