always watching: a marble hornets story (2015)

Il debutto di James Moran pone al cospetto di una scialba accozzaglia di tutti gli stilemi possibili ed immaginabili del mockumentary, un vero peccato, perchè la figura dello Slender man, l'essere partorito dalla fantasia del fotografo Erik Knudsen e assurto tra le più celebri e raccapriccianti "creepypasta", offriva numerose possibilità di lettura e sviluppo evitando facilmente prevedibili banalità.
Ed invece: solita troupe ingenua si imbatte in un essere misterioso, anzichè farsi i cavoli propri finisce con l'indagare alla caccia dello scoop definitivo ficcandosi inevitabilmente nei guai.
Palese notare come questo "Always Watching" si adagi su cose viste mille volte a partite da un impianto narrativo facilmente pronosticabile con parte introduttiva a dir poco noiosa ed un finale (sul quale solitamente in queste produzioni si punta forte) praticamente privo di tensione con interferenze elettromagnetiche e apparizioni improvvise a rendere più movimentata, ma non interessante, la situazione. Rispetto a tante altre pellicole ascrivibili al genere vanta un utilizzo della mdp più plausibile, e il tentativo di caratterizzare un po' meno superficialmente del solito i protagonisti denota almeno un minimo impegno.