Due studentesse rumene, Otilia e Gabita, dividono la stessa stanza in un dormitorio per studenti universitari, durante gli ultimi anni di comunismo in Romania. Un giorno Gabita scopre di essere incinta...
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La Palma d'oro di Cannes 2007 è andata a sorpresa ma meritatamente a questo film dello sconosciuto regista rumeno Christian Mungiu. Ambientato nella Romania anni 80 di Ceausescu, obsoleta e degradata il film incentrato sul drammatico racconto di un aborto clandestino, è prima di tutto una straordinaria storia di amicizia tra due giovani donne Gabita e Otilia, abituate a vivere gomito a gomito nel disagio ed affiatate al punto da spartirsi ogni sofferenza fino all'umiliazione della prostituzione per una causa necessaria. Mungiu è freddo e sobrio, la sua regia affilata come un coltello affonda senza inutili spettacolarizzazioni riuscendo a creare uno stato di angoscia e desolazione che permea la pellicola ed avvolge gli animi delle protagoniste così come quelli degli spettatori. Tensione elevatissima in tutto il passaggio dell'artigianale "intervento" e all'atto della programmata sparizione del feto; ma anche eccellenti sottotracce di un generale disagio interiore come nella lunghissima inquadratura alla cena dei genitori del ragazo di Otelia. Un dramma dalle tinte thriller, la sintesi di una realtà disumanizzata dove avere rimorsi è un lusso che non ci si può più permettere.