vikings - stagione 3 (2015)

Ho continuato a guardarlo soltanto per Lagertha.

Rispetto alle prime due stagioni viene un po' meno quell'atmosfera nordica che era anche il maggior punto di forza della serie. Ne risente in particolare la prima parte che, non fosse per le vicende rotanti attorno al personaggio di Athelstan, sarebbe addirittura noiosa. Successivamente, con il trasferimento (e successivo assedio) a Parigi, si risolleva.

La terza stagione di Vikings perde un bel pò il mordente delle prime due stagioni.
Lo spettacolo scenografico è sempre di buon livello, invece l'alone leggendario e misterioso perde il suo fascino.
La trama non è sempre lineare, non cade nel banale ma qualche buco di sceneggiatura c'è, per esempio il finale di stagione a mio avviso è banale, non mi è piaciuto e si vede chiaramente la mancanza di idee.
I due assalti a Parigi sono fatti certamente bene e coinvolgono, non male direi.
Gli attori e il cast convincono sempre, Gustaf Skarsgård nella parte di Floki rende bene, anche se diventa un pò odioso, la Katheryn Winnick sempre bellissima, lo spirito vichingo gli si calza a pennello, Travis Fimmel nei panni di Ragnar sempre convincente.
La terza stagione rispetto alle prime due stagioni perde qualcosa, per carità è guardabile e intrattiene, più che altro scarseggiano le idee in sceneggiatura e si vede.
Vediamo cosa ci attendono di bello la quarta e la quinta stagione.

Grandissima serie tv dal taglio documentaristico. Con questa terza stagione, sicuramente sopra le precedenti due, Vikings è riuscita a consacrarsi magistralmente nell'Olimpo delle serie tv che contano. Consigliatissima.

Sulla scia delle prime 2

Stesso voto delle prime 2 serie.