zohan - tutte le donne vengono al pettine (2008)

L’ironia, la trasgressione e la banalità sono i primi 3 aggettivi che timbrerebbero questa commedia. Il presentare una trama un po’irriverente ed insolita è un soffice cuscino per uno come Adam Sandler , lui che oramai è il principe di questo genere, unico a dare un certo spessore e divertimento a questa pellicola. Il mio apprezzamento per aver visto poco meno di 2 ore di demenzialità va sicuramente a lui, bravo a non farla completamente tracollare nella solita boiata, in quanto al resto è totalmente noioso e passibile. Il dare un tono medio orientale al film è stato un altro fattore abbastanza simpatico che lo caratterizza pienamente; affrontando i temi dell’infinita guerra tra palestinesi e israeliani, con i continui conflitti civili, il regista riesce ricuce ( seppur per un breve tempo) questa discrepanza tra popolazioni attraverso fili di speranza e di augurio per porre fine a questa decennale collisione, mettendo in un piano ridicolizzante e critico queste quotidiane cause di morte.
Il livello di intrattenimento e di godibilità viene tenuto bene per una buona metà di questo fin troppo tirato Zohan, mediante scene divertenti, battute simpatiche e il mitico personaggio di Sandler, ma dopo aver oltrepassato quel limite già tracciato di tempo, il film sembra avere un'altra piega, come se avesse completamente esaurito il proprio bagaglio di risate ed ironia, spara gli ultimi colpi rimasti qua e la in poche azioni finali, sciupando l’occasione di coronarlo perlomeno dignitosamente. Sicuramente il principio di ciò sta nell’eccessiva lunghezza di un film che doveva essere tagliato prima, viste le conseguenze, comunque seppur con un po’ di amarezza, il film è di intrattenimento, va visto e digerito subito.