Joe Gillis, uno sceneggiatore sull'orlo della bancarotta, si rifugia in una vecchia villa apparentemente abbandonata per sfuggire ai suoi creditori. In realtà si tratta della dimora di Norma Desmond, una vecchia star del cinema muto, che ha perso ogni legame con il mondo del cinema. In cambio dell'ospitalità, Joe inizierà a scrivere la sceneggiatura che dovrebbe segnare il ritorno di Norma sul grande schermo.
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VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (Billy Wilder), Miglior attrice in un film drammatico (Gloria Swanson), Miglior colonna sonora (Franz Waxman)
Consiglio a tutti di leggere la bellissima recensione sul film a cura di Giordano Biagio (ovviamente dopo averlo visto se no ve lo rovinate un pò). E' tutto lì. Un film che deve fare parte di qualsiasi cineteca. L'autoreferenzialità del cinema...come "Gli ultimi fuochi" (altro capolavoro) ma meglio de "Gli ultimi fuochi". Qui lo spettatore è desto dal primo all'ultimo minuto. Non mancano le sorprese. Tutto in questo film è perfetto. Una sceneggiatura magnifica. Recitato eccellentemente. E poi lo spessore psicologico dei personaggi (lo so sono fissato ma è deformazione professionale!!) curatissimo. Una "cariatide del cinema" muto per dirla alla Sergio Caputo, maniaco-depressa che non si rassegna al tempo che passa e che sconfina nel delirio di onnipotenza in un finale ad effetto. La rivalsa di un uomo che pur essendo un mediocre scrittore decide di non fare il Bel Amì e non approfittare nè di un lusso assicurato nè di una donna già destinata al suo migliore amico. Nel complesso insomma merita di stare nell'Olimpo della settima arte. Volevo dare 10 ma non sono sicuro se la scelta dello svolgimento del film come flashback mi piace o no... sicuramente ci sta bene e il dubbio mi viene solo perchè poi nella storia del cinema sarà un effetto stra-abusato...ma insomma qui siamo ancora negli anni '50, quindi in teoria va benissimo...