Mabel, sposata all'italoamericano Nick, con tre figli, sente crescere il conflitto con la realtà che la circonda soprattutto nei rapporti con il marito il cui lavoro lo tiene spesso lontano da casa e che gli impone ritmi tali da renderlo a sua volta spesso nervoso e intrattabile. Dopo l'ennesimo litigio, Mabel subisce un crollo nervoso in seguito al quale deve trascorrere un periodo in clinica.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Purtroppo questo "una moglie" manifesto del cinema anni '70, molto influente per un certo tipo di cinematografia, non lo sento proprio come vicino all'idea di cinema che mi sono fatto da cinefilo nel corso negli anni... Non c'è montaggio, non c'è fotografia, non c'è ritmo, tutto è affidato all'improvvisazione a soggetto. Forse proprio questo costituisce il suo fascino (per altri). Quello che ovviamente è innegabile (a parte che Cassavetes ha fatto molto di meglio) è la magnifica coppia di attori costituita da Gena Rowlands e Peter Falk. Liberi da ogni vincolo di copione (a parte le premesse iniziali dei loro personaggi) ci regalano, sì ripetizioni imbarazzanti e tempi morti, ma anche sublimi impennate, come in lei le crisi e poi la nevrosi latente tenuta a bada dopo il ritorno dal manicomio e in lui una tenera, insopportabile, tragicomica incapacità di essere padre e marito.