ultimatum alla terra (2008)

ovvero l'alieno dagli infiniti poteri che giunge sulla Terra per cercare di salvare il salvabile ed avvertire i governi mondiali dell'imminente catastrofe ambientalistica che la stupidità umana sta per far scoppiare. Accolto, in pieno stile da far-west, dalle umane bombe, il nostro alieno Reeves si rende conto che non c'è più nulla da fare e l'unica speranza per la sopravvivenza del pianeta è la distruzione totale di tutte le sue forme di vita. Cercherà di farlo ragionare la spaesata dottoressa Connelly, con figlio odiosissimo a carico, che si ritrova tra la classica incudine e il martello: l'alieno la trova simpatica ma non l'ascolta, i federali pensano sia ora di passare alle maniere forti e la ostacolano. Alla fin fine, di questo film non rimane nulla, e si assiste ad un piccolo dramma privato tra i due protagonisti, che hanno nelle loro mani le sorti del pianeta (ma poteva tranquillamente trattarsi di una causa di divorzio, con lei che sa solo ripetere di continuo "dacci 1 altra possibilità, cambieremo, cambieremo...") mentre il pubblico non viene minimamente coinvolto.