Maria, per verificare la sua vocazione di novizia, viene inviata come governante presso la famiglia del signor Von Trapp, un vedovo piacente e con un numero sterminato di figli...
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E veniamo al tanto acclamato e odiato "The Sound Of Music" (mai film ha avuto tanti giudizi così contrastanti). Io credo che debba essere fatta una duplice valutazione per distinguere l'opinione soggettiva da quella oggettiva. Ora il significato soggettivo che questo film ha per me, mi porterebbe a valutarlo se non con il massimo dei voti sicuramente con un 8. Sono tanti i ricordi nostalgici dell'infanzia, soprattutto natalizi, legati a questo polpettone melenso, ai motivetti canticchiati dai bambini e Maria...alla soddisfazione nel vedere la perfida, ma neanche tanto, baronessa tornarsene con la coda tra le gambe da dove era venuta fino alla tanto sospirata fuga dall'Austria attraverso le Alpi. Confesso che quella serenità e spensieratezza che provavo a 8-9 anni ogni volta che per tv davano "Tutti Insieme Appassionatamente" si fanno strada a distanza di 13 anni e cercano di minare ogni mio tentativo di valutare questo film in modo razionale. Tuttavia ora che ho la possibilità di valutarlo oggettivamente riconosco che sono diversi i punti deboli: la lunghezza considerevole (quasi 3 ore), il tasso glucidico sostanzioso legato non tanto alla storia tra Maria e Von Trapp, quanto al gruppo di monachelle cappeggiato dalla madre superiora che elargisce consigli sull'amore, quando non si improvvisa direttrice del coretto di suore; alla squadra di bambini, a volte irritanti, bisognosi d'affetto; alla banalità dei temi; all'improvvisa redenzione del capitano Von Trapp (basta un po' di musica e tutto cambia)... Ecco basta poco per far sprofondare il musical campione d'incassi nel baratro del filmetto sopravvalutato, basta solo scegliere in che modo valutarlo se soggettivamente o oggettivamente. Certo è che se si è portato a casa 5 Oscar, se è il terzo film più visto nella storia del cinema, se gli spettatori si recavano al cinema più volte per vederlo, probabilmente la razionalità è andata a farsi benedire e il cuore ha preso il sopravvento e allora scelgo anch'io di valutarlo soggettivamente, d'altronde tra cuore e ragione si sa che è il primo ad averla sempre vinta (ce lo insegna anche Maria ;) ).