toto’ sceicco (1950)

Vecchia commedia con un sempre bravissimo Totò.
Storia semplice (parodia del film “Il figlio dello sceicco”) che si struttura sull’affannosa ricerca da parte del povero maggiordomo Antonio, del dissoluto (affranto da pene d’amore) figlio della ricca e corpulenta marchesa (capace di distruggere ogni poltrona con il suo peso) ..tra scambi di persona, situazioni rocambolesche il racconto si rende sempre gradevole ..la narrazione non è sempre lineare, vivendo di molti tagli che si legano alle vicende dei due protagonisti (Totò – Aroldo Tieri), e per questo con alcune evitabili pause, ma con scenette davvero memorabili.
Iniziando dall’idea della gru necessaria per sollevare la povera marchesa ogni volta che dal dolore “crolla al suolo”, per proseguire con la già citata scena del bar e la parola d’ordine (“birra e salsicce”) non compresa dal cameriere (un giovanissimo Carlo Croccolo) ..da lì poi nascono tutte le disavventure, tra colpi di sole e proiettati nel bel mezzo della lotta tra legionari e ribelli ..divertentissima la sequenza in cui Omar (“vedi o’mar quanto è bello”), il figlio dello sceicco, passa in rassegna i suoi uomini (“Tu come di chiami..? Alì Babà …e la Mamà come stà” o “Chi t’è l’ha fatta questa cicatrice..? ..Un infedele ..Sono tutte così le mogli”) fino alle famosissime scene ambientate nella sommersa città di Atlantide, con la regina Antinea dalle labbra avvelenate (qui una apparizione simpatica del grande Arnoldo Foà, nei panni di un uomo folle d’amore per la bellissima regina).
Totò come sempre magistrale, capace di creare le situazioni più divertenti ma coadiuvato da un bel gruppo di solidissime spalle ..regia affidabile di Mattoli che conferma il sodalizio artistico col grande comico partenopeo.
Altro importante tassello nella filmografia del principe De Curtis ..da vedere!