titanic (1997)

Le prime volte che mi trovai di fronte la locandina di "Titanic" perchè qualcuno aveva avuto la brillante idea o di affittarlo o di comprarlo, o perchè lo davano in TV, ho sempre cercato di evitare la visione; con molti pregiudizi. In primis: non sopporto Di Caprio, nè come attore, nè come persona; e questo mi ha portato a fare alcuni errori. Se non considero il fatto dei premi e delle molteplici acclamazioni, mi accorgo di trovarmi di fronte ad un buon film (ed è già tanto definirlo tale), ma non certo ad un "kolossal" (l'unico motivo per cui potrebbe essere definito in questo modo sono gli effetti speciali e l'intera ricostruzione, come teatro di scena, della nave più sfortunata della storia). Un film che sembra già visto: la storia d'amore impossibile tra uno squattrinato ribelle, sposdestato con cattiverie ed ingiustizia dal promesso sposo cattivone e con ghigno diabolico, nei confronti della bella damigella di ottima famiglia. L'amore impossibile, diventa la vera storia narrata nel film; ma, come detto, un polpettone che sembra essere in ogni film della serie "baci abbracci smancerie ma occhio che mi padre è violento e io sono di buona famiglia addio dimenticami ti amo dolore tristezza e quasi quasi se ci penso bene anche suicidio per pene d'amor che non si possono lenire". E io mi chiedo: ma è sempre Di Caprio a fare film simili?
In conclusione: film guardabile, ma non chiamatelo ASSOLUTAMENTE kolossal; e nemmeno "capolavoro".