the village (2004)

Splendido film del geniale M. Night Shyamalan, uno dei pochi autori in circolazione capace di essere trasversale ai generi e di arrivare al cuore. Pubblicizzato come un horror, "The Village" è una originale riflessione sulle paure dell'uomo, che pone in contrapposizione quelle di natura primordiale a quelle artificiali precostituite (ed è in tal senso che il film assume il suo animo più politico), sulla fuga come mezzo per sopravvivere al dolore, sulla fiducia, sulla scommessa dell'amore, sulla contraddizione delle regole. Visivamente impeccabile e tecnicamente molto ben diretto il film centra i simbolismi (il colore del male è il rosso cioè il colore del sangue e quindi della violenza) e gli accostamenti (la cecità/il buio/la paura) e concede sequenze di grande phatos (Ivy sull'uscio che tende la mano nel buio in attesa di Lucius; il duello nel bosco). Bene tutto il nutrito cast a cominciare da Brody e da Hurt per finire con la sorprendente Bryce Howard, figlia del noto regista Ron, splendida icona di bellezza e innocenza. Un film che come altri di Shyamalan regala un colpo di scena finale ribaltante, ma che si conferma a successive visioni di notevole fattura.