the uninvited (2009)

Non raggiungerà il livello di “Two sisters”,stupendo film coreano cui si ispira,ma questo “The uninvited” non è assolutamente disprezzabile come spesso capita a questi rifacimenti.
Bisogna ammettere che molto del mistero e della suspence si perdono in questa rilettura che predilige un approccio molto più commerciale e meno cervellotico.La trama infatti viene semplificata con la conseguenza di rendere meno statica la pellicola,ma anche troppo disciplinata e meno intrigante.E’ indiscutibile però notare la cura con la quale sia stato reintepretato il tutto,il rispetto con cui viene trattato il materiale di partenza è evidente,anche se la necessità di farne un film appetibile per il mercato occidentale sminuisce quelle suggestioni tipiche del cinema asiatico,eliminando anche alcuni passaggi emotivamente coinvolgenti.
Evitando però un confronto troppo diretto,che risulterebbe impietoso, rimane l’impressione di aver assistito a un buon thriller-horror,elegante e ben girato,arricchito da inquadrature di un certo spessore,con bravi attori (ottima la giovane Emily Browning) e con una gestione della tensione molto efficace soprattutto nella prima parte.I fratelli Guard dietro la mdp sembrano saperci fare,utilizzano bene spazi e volti,ambientazioni e luci e pur scadendo in una parte finale abbastanza ordinaria,che difficilmente sorprenderà lo spettatore più smaliziato,mettono in piedi uno spettacolo godibile anche per chi ha apprezzato l’originale di Kim Jee-Woon.