the poughkeepsie tapes regia di John Erick Dowdle USA 2007
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the poughkeepsie tapes (2007)

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locandina del film THE POUGHKEEPSIE TAPES

Titolo Originale: THE POUGHKEEPSIE TAPES

RegiaJohn Erick Dowdle

InterpretiStacy Chbosky, Ben Messmer, Samantha Robson

Durata: h 1.26
NazionalitàUSA 2007
Generehorror
Al cinema nel Gennaio 2007

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Trama del film The poughkeepsie tapes

il film racconta della scoperta da parte degli agenti F.B.I. di un immenso archivio di vhs contenenti immagini di abominevoli massacri perpetrati da un misterioso assassino allegramente attivo negli anni 90.

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Voto Visitatori:   7,04 / 10 (26 voti)7,04Grafico
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Voti e commenti su The poughkeepsie tapes, 26 opinioni inserite

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Jolly Roger  @  03/04/2015 09:30:30
   7 / 10
Finalmente sono riuscito a vedere questo film dal nome impronunciabile (e non provo nemmeno a scriverlo). Il film ha ricevuto critiche molte diverse, chi lo ha osannato e chi ne è rimasto perplesso. Personalmente l'ho guardato perché consigliatomi da Uskebasi che l'ha commentato in precedenza.

E' un film che colpisce, ha molti pregi e qualche difetto; darò più peso ai primi, perché contano di più.

IL MONTAGGIO - Il film è un susseguirsi di interviste e di servizi del telegiornale relativi al serial killer The Butcher, spezzati da video amatoriali girati dal killer stesso. Gli intervistati sono i detectives, i consulenti psicologici e i profilers, la gente comune, i parenti delle vittime eccetera. Le loro interviste sono molto credibili ed in alcuni casi angoscianti. Il film ha un ritmo perfetto, perché ad essere perfetto è il montaggio.

I VIDEO AMATORIALI - Il vero pregio consiste nei filmati amatoriali girati dal killer, migliaia di videocassette che sono state abbandonate da The Butcher e sono state ritrovate nella sua casa.
La pellicola è sporca, a tratti rovinata e ciò contribuisce a conferire alle immagini un terribile effetto-verità. Il killer riprende sia i rapimenti, sia alcuni momenti passati successivamente con le vittime. Il contenuto è agghiacciante, ci sono alcuni video che fanno davvero torcere le budella. Oltretutto lasciano intendere che ci siano altri video, di gran lunga peggiori, che però non verranno proiettati - anche se qualche scena di tortura non manca.
I video più terribili sono comunque quelli dei rapimenti, in particolare il primo, ai danni di una bambina di otto anni. Vale la pena anche citare il rapimento della donna che accetta un passaggio in auto dal killer, credendolo un agente di polizia. Una volta che si trova sui sedili posteriori dell'auto (quelli che sono divisi dalla parte anteriore dalla tipica rete delle auto di polizia e che hanno gli sportelli bloccati) comincia un dialogo terribile con il killer, che le chiede: "signora, come mai mi ha chiamato agente? Io non le ho mai detto di essere un agente…." Una scena davvero angosciante, una tensione sempre più difficile da sopportare man mano che la consapevolezza si fa strada nella mente della donna, man mano che lei capisce con chi sta avendo a che fare…
Comunque, l'aspetto geniale di questo film consiste nell'aver fatto tesoro della tecnica dei vari mockumentary che tanto vanno di moda in questi anni, applicandola in modo molto originale a qualcosa di estremo, come le gesta di un serial killer.

IL FINALE - io l'ho trovato terrificante.


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L'ASPETTO DELLA CRITICA - Il film, in modo sottile, contiene ben tre critiche, abbastanza velate ma intelligenti:
1) la prima critica è verso la pena di morte. Un modo di risolvere le cose che è assolutamente antiquato e fallibile, considerando tra l'altro che nel film verrà poi giustiziato un innocente.
2) la stampa ed i mezzi di informazione. La critica qui è molto più palese: i giornali vengono attaccati per il loro ricorrere sempre al sensazionalismo e per il fatto che fomentano le masse verso individui che sono soltanto indiziati di un crimine, ma non ancora giudicati tali, costruendo e dipingendo a dovizia la figura del "mostro" col solo fine di vendere più copie del proprio magazine. Nel film, ad esempio, si critica il fatto che per mesi i giornali abbiano parlato di un individuo, indagando gli aspetti più intimi della sua vita per dipingendolo come un mostro, salvo poi, una volta riconosciuto innocente, dedicare alla sua innocenza soltanto un piccolo trafiletto.
3) i profilers. Il film contiene una critica verso di loro, sfot.tendo le investigazioni che partono dalla ricostruzione dei profili dei potenziali serial killers per indirizzare le indagini verso taluni soggetti. Infatti, nel film vengono mostrate interviste in cui loro manifestano tutta la loro incapacità nel redigere un profilo del killer (addirittura, in una scena un profiler elenca tutti i profili che sono stati attribuiti a The Butcher nel corso del tempo, sono circa una ventina e sono tutti diversi uno dall'altro!). Comunque, tra le tre critiche mosse dal film questa non è per niente condivisibile. Infatti, è assolutamente artificiosa e strumentale, montata cioè con l'obiettivo di dare più forza all'immagine del killer, per renderlo fantomatico e geniale, piuttosto che per muovere serie argomentazioni verso un metodo investigativo che, nella realtà, ha invece portato - e tutt'ora porta - ad identificare molti pazzoidi.

Passiamo ai difetti, perché è vero, ci sono anche quelli.

LA CREDIBILITA' - nella prima parte, il killer pare un soggetto realistico e credibile. Tuttavia, più il film prosegue e più costui diventa un personaggio non credibile, innaturale, una sorta di superman che riesce a fare tutto quello che vuole, ad anticipare la polizia, a farsi beffa di essa, a non lasciare nemmeno un impronta digitale, a rapire persone con una mano e riprendere il rapimento con l'altra, ma soprattutto a compiere mutamenti che sono del tutto inverosimili se non addirittura impossibili nella realtà - ad esempio, il fatto di cambiare "modus operandi" per soli ragioni "strategiche" è una cosa davvero difficile da credere, perché soggetta ad invalicabili limiti che risiedono nella stessa natura umana. Non credo proprio che l'impulso omicida nella realtà possa essere controllato in maniera così logica e raziocinante come il film pretende di farci credere - mentre qui il killer ne fa un uso non solo logico ma addirittura tattico. Per quanto un killer (o un essere umano in generale) possa essere avveduto, non potrà mai riuscire a fare quel che costui fa nel film, a programmare i propri istinti (tanto più quelli violenti) come se fossero i processi di un personal computer, ad agire cioè sotto l'effetto di impulsi sessuali e sadici totalmente incontrollabili ma liberando questi istinti attraverso azioni viceversa totalmente controllate e anzi studiate a priori, come un robot, una macchina di morte perfetta.
Aggiungiamoci inoltre che, in alcuni casi, il killer assume comportamenti teatrali del tutto incomprensibili e quindi ingiustificati. Se uno poi ci pensa bene, il filo logico nel film è quasi assente, perché davvero non si riescono a comprendere le ragioni che spingono il killer a fare quello che fa, soprattutto per quanto riguarda i video ed il finale.

I VIDEO AMATORIALI - L'ho messa tra i pregi, ma allo stesso tempo la scelta stilistica dei video amatoriali è anche un difetto. Viene da sé che lo stile dei video amatoriali, che assurgere a rappresentare con la massima credibilità la vera e propria realtà, non ci azzecca poi con quanto viene rappresentato, se questo poi, come ho detto sopra secondo le mie impressioni, non è credibile. Fa un effetto un po' straniante. In un certo senso, è come ritrovare un video amatoriale su Ercole: o la cinepresa c'era già a quei tempi, oppure quello non può essere il vero Ercole.

Comunque è uno dei film più spiazzanti che ho visto quest'anno, merita sicuramente la visione - anche se è roba per stomaci forti, non per lo splatter, ma per le situazioni, davvero pesanti ed angoscianti - soprattutto pensando che cose così, al netto di quanto sopra, accadono davvero.

6 risposte al commento
Ultima risposta 04/04/2015 01.09.51
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alex94  @  09/08/2014 16:45:40
   7½ / 10
Per cominciare volevo ringraziare Ferzbox che qualche tempo fa mi ha consigliato quest'ottimo mockumentary diretto da John Erick Dowdle.
La trama è molto interessante ed inquietante,sviluppata molto bene,infatti riesce ad inchiodare lo spettatore allo schermo,senza annoiare mai.
Oltre a questo l'ho trovato anche molto disturbante e realistico in alcuni momenti.
Ottima la regia e la recitazione.
Un mockumentary diverso dal solito realizzato benissimo e maledettamente inquietante,assolutamente consigliato.

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/08/2014 21.18.24
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Spera  @  02/04/2014 10:41:53
   6 / 10
Allora ... troppo da dire, non so da dove cominciare.
Innanzitutto ringrazio BlueBaster per il consiglio, altro pezzo di originalità nonostante il film sia girato in stile mockumentary.
Avevo delle aspettative altissime che sono state soddisfatte a metà.
Trattare la storia in modo che si documentino le efferatezze di un serial killer visionando le videocassette da lui stesso registrate è alquanto inquietante e permette di tracciare un profilo psicologico davvero terrificante.
A mio avviso però è stato proprio qui l'errore, questo film è troppo documentaristico per raccontare una storia totalmente inventata; certo nella storia si citano diversi reali casi di serial killer che hanno fatto cose terribili se non peggio di quelle raccontate nel film.
Ma allora perchè non documentare una vita vera? Cioè voglio dire, se questo è un film horror ed è tutto finto perchè prendere in giro il pubblico puntando così tanto sul documentario?
Io avrei fatto il contrario, avrei puntato molto di più sulla storia del protagonista relegando interviste e informazioni a uno spazio più ristretto.
Tutte quelle interruzioni ogni volta facevano calare la tensione a livelli "sotterranei", era come sentire un vuoto che annullava totalmente la tensione ogni volta.
Non so, secondo me non ha funzionato se non nei primi minuti, poi è tutto scomparso e la ripetitività dell'alternarsi delle sequenze dei tapes e delle interviste ha assopito ogni tipo di coinvolgimento.
Veniamo ora alle innumerevoli incongruenze del film: il killer gira libero di commettere ogni tipo di efferratezza, di giorno, in situazioni sempre diverse dove non è possibile prevedere tutto nei minimi dettagli e gli va sempre bene, anche quando rapisce la bimba all'inizio nessuno lo vede o prende la targa della macchina. Non vi è mai uno straccio di testimone o qualcuno che veda qualcosa, una informazione. Niente di niente. Quest'uomo pare essere un fantasma nonostante operi per anni.
Tutto questo con una telecamera in mano (che non sarà una handycam dato che registra su vhs) davvero incredibile!!!
La storia del poliziotto accusato? Mi ha lasciato esterrefatto da quanto fosse poco spiegata e poco chiara, mi è sembrato davvero inverosimile come molte azioni del protagonista.
Non voglio fare le pulci ma se mi si sta raccontando una storia come se fosse reale ed in stile documentaristico pretendo che gli elementi debbano combaciare piuttosto bene e che mi siano ricostruiti e serviti su un piatto d'argento ben chiari.
Insomma il nostro serial killer secondo me ha 3 braccia, una nascosta che tira fuori solo per reggere la telecamera (;
Avrei evitato inoltre la colonna sonora nei "tapes" rende tutto più cinematografico e meno documentaristico, altro elemento che doveva essere soppresso a mio avviso per restare fedele al set up.
Peccato perchè il realismo è ottimo per come è messo in scena il tutto.
Alla fine del film mi sono sentito poco coinvolto e un pò preso in giro.
Ripeto, se fosse stato trattato più da film horror e meno da documentario non mi sarei sentito così.
Guardare gente che rilascia interviste come se fossero vere(quando non lo sono) mi ha fatto un effetto proprio negativo azzerando la tensione e il coinvolgimento.
Come dicevo prima, sarebbe potuto essere un ottimo documentario se avesse parlato di un serial killer realmente esistito, magari con buone ricostruzioni e a questo punto senza "found footage" perchè per una volta non l'ho proprio mandata giù questa tecnica.
Sufficienza per l'originalità e l'audacia ma tanto per capirci ... frankenstein army visto l'altro giorno è un film fuori di testa ma che vuole essere un film horror quindi non posso rimproverargli tutte le incongruenze e le inverosimiglianze.
Questo, invece, è pura finzione ma la si vuole far passare per documentario e allora non ci sto: questo è un documentario finto non un film girato in stile mockumentary!
A questo punto mi chiedo: " Ma non è la stessa presa in giro, se non peggio, di campagne come quella di "The blair witch project" o altri simili?
Ora è il momento di VHS e Noroi.
Grazie Bluebaster!!!

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Ultima risposta 06/05/2014 03.21.14
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MonkeyIsland  @  24/02/2014 13:48:40
   7 / 10
Bel mockumentary che a differenza di altre pellicole del genere ben più blasonate sceglie saggiamente visto anche l'elemento trattato ovvero il sopranaturale di porre degli interrogativi allo spettatore anziché buttare fin da subito le vittime al macello.
Affascinanti anche

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Alcuni spaventi me li sono presi anche se non siamo sui livelli di pellicole come Pov: A Cursed Film ma in sostanza Dowle riesce a confezionare un film decoroso che nel genere riesce a collocarsi tra le migliori pellicole uscite.

4 risposte al commento
Ultima risposta 24/02/2014 17.38.25
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BlueBlaster  @  23/04/2013 14:04:46
   8½ / 10
A mio avviso è stato raggiunto un nuovo limite per l'horror...quello che cercavo in un film come "The last horror movie", film che mi ha convinto solo in parte, l'ho trovato qui!
Questo è un vero mockumentary realistico a differenza delle porcherie che girano...il regista è stato maestoso perché è riuscito a rendere plausibile e veritiero il tutto montando filmati amatoriali da snuff a interviste e registrazioni della polizia.
La pellicola è malsana e malata, ogni scena traspira un senso di angoscia ed il risultato è agghiacciante!
La colonna sonora è perfetta e ben inserita, gli attori sono credibili, i filmati sono (a scapito dello spettatore) realizzati appositamente in qualità scadente il che li rende plausibili quanto stranianti, il montaggio da il giusto ritmo che alterna spiegazioni ed interviste ai momenti topici delle gesta del serial killer...
Chi ha scritto la sceneggiatura ha una vasta conoscenza dell'ambiente dei serial killer e del Cinema di genere, infatti ci sono sicuramente dei rimandi a "Il silenzio degli innocenti".
Il killer è geniale quanto sadico e l'attore che lo ha interpretato ha reso piuttosto bene anche se la voce è troppo "normale" e squillante, forse è giusto così ma un timbro più "pazzo" o macabro avrebbe aumentato la sensazione di disagio!
No manca la critica sia alla polizia che al sistema giudiziario americano che a noi spettatori dell'horror che, come il deviato killer, proviamo "piacere" o gusto nel visionare questo orrore insensato!
Come splatter non siamo ai massimi livelli: quello che lui fa alle vittime è terribile ma quello che è dato vedere a noi è forte ma si è visto certamente di più in altri film, ma forse è proprio questo far vedere solo il necessario che da a questo prodotto una marcia in più e lo differenzia dalla massa di torture porn...il killer non si vede mai in faccia e gli omicidi sono confusi.
L'ottima regia non disdegna neppure alcune scene horror da manuale e che fanno davvero paura...ovviamente su tutte quella in cui lui avanza mascherato a carponi rovescio, ma anche nella casa della povera giovane protagonista prima del rapimento!
Un film che è uno schiaffo ai moralismi...non c'è pietà per nessuno qui come avviene nella terribile realtà perché non dimentichiamo che questo film potrebbe benissimo essere una cosa vera!

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Ultima risposta 24/04/2013 01.20.02
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