the poughkeepsie tapes regia di John Erick Dowdle USA 2007
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the poughkeepsie tapes (2007)

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locandina del film THE POUGHKEEPSIE TAPES

Titolo Originale: THE POUGHKEEPSIE TAPES

RegiaJohn Erick Dowdle

InterpretiStacy Chbosky, Ben Messmer, Samantha Robson

Durata: h 1.26
NazionalitàUSA 2007
Generehorror
Al cinema nel Gennaio 2007

•  Altri film di John Erick Dowdle

Trama del film The poughkeepsie tapes

il film racconta della scoperta da parte degli agenti F.B.I. di un immenso archivio di vhs contenenti immagini di abominevoli massacri perpetrati da un misterioso assassino allegramente attivo negli anni 90.

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Voto Visitatori:   7,04 / 10 (26 voti)7,04Grafico
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Voti e commenti su The poughkeepsie tapes, 26 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

VincVega  @  30/09/2019 23:28:40
   7 / 10
Buon mockumentary thriller, interessante e realizzato con cura. Niente di troppo originale, ma vale sicuramente la visione

MelissaPercival  @  17/01/2017 08:06:04
   7½ / 10
Ottimo, un film così è difficile da trovare, non ce ne sono molti purtroppo! é davvero un gioiellino, un documentario che racconta di queste videocassette trovate nell'abitazione di un pazzo serial killer. Interessante come i vari profiler dell' F.B.I. cercano di capire la mente di questo pazzo, sconvolgente il finale!

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  07/06/2016 23:52:23
   8 / 10
L'operazione dovrebbe avere i connotati della parodia, fare il verso ai documentari televisivi che si cibano come cannibali dei fatti di cronaca nera, programmi che imperversano oltreoceano quanto in Italia, dovrebbe... appunto perchè in realtà Dowdle va talmente a fondo nei particolari, non trascurando i dettagli, la fine psicologia, e tecnicamente si approfitta di un montaggio che toglie i tempi morti e continua ad accennare a quel che avverrà in seguito (quel che accadrà a Cheryl ci viene suggerito ancor prima della sua comparsa come di un qualcosa di assolutamente nefasto) cucinando a fuoco lento la sua materia narrativa alimentandola in un climax di suspance, ergo il suo è un grande bluff sulla falsariga dell'incipit di Hooper a 'Non aprite quella porta'.

Dowdle che in seguito inopinatamente sbarellerà, scegliendo con poco criterio copioni di remake e nel recentissimo disaster movier con Owen Wilson sembra posseduto da Emmerich in persona, dimostra qui di saper toccare le corde giuste, ricreare l'atmosfera amatoriale, repertorio salvato in vhs ad appannaggio degli snuff vintage, il making spesso fuori fuoco o persino fuori campo suggerendo l'atrocità senza soddisfarla visivamente rendendo credibile ogni azione anche quella più maldestra del killer, accenna ad una critica al sistema giudiziario, e si fa beffa dello schematismo degli psicologi (il killer commette ogni omicidio in maniera diversa se non opposta dal precedente non dando punti di riferimento).
Esordio fortunato in seguito molto meno e paradossalmente è l'unico a non essere stato distribuito.

Jolly Roger  @  03/04/2015 09:30:30
   7 / 10
Finalmente sono riuscito a vedere questo film dal nome impronunciabile (e non provo nemmeno a scriverlo). Il film ha ricevuto critiche molte diverse, chi lo ha osannato e chi ne è rimasto perplesso. Personalmente l'ho guardato perché consigliatomi da Uskebasi che l'ha commentato in precedenza.

E' un film che colpisce, ha molti pregi e qualche difetto; darò più peso ai primi, perché contano di più.

IL MONTAGGIO - Il film è un susseguirsi di interviste e di servizi del telegiornale relativi al serial killer The Butcher, spezzati da video amatoriali girati dal killer stesso. Gli intervistati sono i detectives, i consulenti psicologici e i profilers, la gente comune, i parenti delle vittime eccetera. Le loro interviste sono molto credibili ed in alcuni casi angoscianti. Il film ha un ritmo perfetto, perché ad essere perfetto è il montaggio.

I VIDEO AMATORIALI - Il vero pregio consiste nei filmati amatoriali girati dal killer, migliaia di videocassette che sono state abbandonate da The Butcher e sono state ritrovate nella sua casa.
La pellicola è sporca, a tratti rovinata e ciò contribuisce a conferire alle immagini un terribile effetto-verità. Il killer riprende sia i rapimenti, sia alcuni momenti passati successivamente con le vittime. Il contenuto è agghiacciante, ci sono alcuni video che fanno davvero torcere le budella. Oltretutto lasciano intendere che ci siano altri video, di gran lunga peggiori, che però non verranno proiettati - anche se qualche scena di tortura non manca.
I video più terribili sono comunque quelli dei rapimenti, in particolare il primo, ai danni di una bambina di otto anni. Vale la pena anche citare il rapimento della donna che accetta un passaggio in auto dal killer, credendolo un agente di polizia. Una volta che si trova sui sedili posteriori dell'auto (quelli che sono divisi dalla parte anteriore dalla tipica rete delle auto di polizia e che hanno gli sportelli bloccati) comincia un dialogo terribile con il killer, che le chiede: "signora, come mai mi ha chiamato agente? Io non le ho mai detto di essere un agente…." Una scena davvero angosciante, una tensione sempre più difficile da sopportare man mano che la consapevolezza si fa strada nella mente della donna, man mano che lei capisce con chi sta avendo a che fare…
Comunque, l'aspetto geniale di questo film consiste nell'aver fatto tesoro della tecnica dei vari mockumentary che tanto vanno di moda in questi anni, applicandola in modo molto originale a qualcosa di estremo, come le gesta di un serial killer.

IL FINALE - io l'ho trovato terrificante.


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L'ASPETTO DELLA CRITICA - Il film, in modo sottile, contiene ben tre critiche, abbastanza velate ma intelligenti:
1) la prima critica è verso la pena di morte. Un modo di risolvere le cose che è assolutamente antiquato e fallibile, considerando tra l'altro che nel film verrà poi giustiziato un innocente.
2) la stampa ed i mezzi di informazione. La critica qui è molto più palese: i giornali vengono attaccati per il loro ricorrere sempre al sensazionalismo e per il fatto che fomentano le masse verso individui che sono soltanto indiziati di un crimine, ma non ancora giudicati tali, costruendo e dipingendo a dovizia la figura del "mostro" col solo fine di vendere più copie del proprio magazine. Nel film, ad esempio, si critica il fatto che per mesi i giornali abbiano parlato di un individuo, indagando gli aspetti più intimi della sua vita per dipingendolo come un mostro, salvo poi, una volta riconosciuto innocente, dedicare alla sua innocenza soltanto un piccolo trafiletto.
3) i profilers. Il film contiene una critica verso di loro, sfot.tendo le investigazioni che partono dalla ricostruzione dei profili dei potenziali serial killers per indirizzare le indagini verso taluni soggetti. Infatti, nel film vengono mostrate interviste in cui loro manifestano tutta la loro incapacità nel redigere un profilo del killer (addirittura, in una scena un profiler elenca tutti i profili che sono stati attribuiti a The Butcher nel corso del tempo, sono circa una ventina e sono tutti diversi uno dall'altro!). Comunque, tra le tre critiche mosse dal film questa non è per niente condivisibile. Infatti, è assolutamente artificiosa e strumentale, montata cioè con l'obiettivo di dare più forza all'immagine del killer, per renderlo fantomatico e geniale, piuttosto che per muovere serie argomentazioni verso un metodo investigativo che, nella realtà, ha invece portato - e tutt'ora porta - ad identificare molti pazzoidi.

Passiamo ai difetti, perché è vero, ci sono anche quelli.

LA CREDIBILITA' - nella prima parte, il killer pare un soggetto realistico e credibile. Tuttavia, più il film prosegue e più costui diventa un personaggio non credibile, innaturale, una sorta di superman che riesce a fare tutto quello che vuole, ad anticipare la polizia, a farsi beffa di essa, a non lasciare nemmeno un impronta digitale, a rapire persone con una mano e riprendere il rapimento con l'altra, ma soprattutto a compiere mutamenti che sono del tutto inverosimili se non addirittura impossibili nella realtà - ad esempio, il fatto di cambiare "modus operandi" per soli ragioni "strategiche" è una cosa davvero difficile da credere, perché soggetta ad invalicabili limiti che risiedono nella stessa natura umana. Non credo proprio che l'impulso omicida nella realtà possa essere controllato in maniera così logica e raziocinante come il film pretende di farci credere - mentre qui il killer ne fa un uso non solo logico ma addirittura tattico. Per quanto un killer (o un essere umano in generale) possa essere avveduto, non potrà mai riuscire a fare quel che costui fa nel film, a programmare i propri istinti (tanto più quelli violenti) come se fossero i processi di un personal computer, ad agire cioè sotto l'effetto di impulsi sessuali e sadici totalmente incontrollabili ma liberando questi istinti attraverso azioni viceversa totalmente controllate e anzi studiate a priori, come un robot, una macchina di morte perfetta.
Aggiungiamoci inoltre che, in alcuni casi, il killer assume comportamenti teatrali del tutto incomprensibili e quindi ingiustificati. Se uno poi ci pensa bene, il filo logico nel film è quasi assente, perché davvero non si riescono a comprendere le ragioni che spingono il killer a fare quello che fa, soprattutto per quanto riguarda i video ed il finale.

I VIDEO AMATORIALI - L'ho messa tra i pregi, ma allo stesso tempo la scelta stilistica dei video amatoriali è anche un difetto. Viene da sé che lo stile dei video amatoriali, che assurgere a rappresentare con la massima credibilità la vera e propria realtà, non ci azzecca poi con quanto viene rappresentato, se questo poi, come ho detto sopra secondo le mie impressioni, non è credibile. Fa un effetto un po' straniante. In un certo senso, è come ritrovare un video amatoriale su Ercole: o la cinepresa c'era già a quei tempi, oppure quello non può essere il vero Ercole.

Comunque è uno dei film più spiazzanti che ho visto quest'anno, merita sicuramente la visione - anche se è roba per stomaci forti, non per lo splatter, ma per le situazioni, davvero pesanti ed angoscianti - soprattutto pensando che cose così, al netto di quanto sopra, accadono davvero.

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Ultima risposta 04/04/2015 01.09.51
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  03/12/2014 12:41:37
   5 / 10
Boh, tutti a parlare bene del primo film di Dowdle, e così mi sono convinto a vederlo. Mi dispiace un sacco dirlo ma io con questo Pouaghaskeespiepeicomediavolosiscrive Tapes mi sono annoiato a morte. Peccato perché questo è uno dei pochi Mockumentary in regola. Io non ho percepito tensione, ma solo noia quando i giornalisti parlano e quando l'assassino fa gli agguati. Ceeeeerto, il killer dissemina indizi ovunque, ma non viene trovato mai. Bella però la fine con la Cheryl 8 anni dopo.
Secondo me questo Dowdle ha avuto successo solo grazie ESCLUSIVAMENTE a Rec che ha copiato con l'obbrobrioso Quarantena e scopiazzato con il buonissimo Necropolis. Spero a questo punto che prosegui nella direzione del suo ultimo film.

-Uskebasi-  @  13/11/2014 03:16:08
   7½ / 10
John Erick Dowdle fin qui ha realizzato 4 horror, tutti differenti per trama e forma, dimostrando un repertorio molto vasto per quanto riguarda stile e capacità. Con l'ultimo film aveva fatto vedere il peggio di sé, una realizzazione da dilettanti compensata da delle buone intenzioni, quelle di fare un film sul senso di colpa nelle necropoli di Parigi. Più o meno lo stesso argomento del diversissimo piccolo cult di 4 anni prima, con il diavolo in un ascensore, dove però non si capivano gli effettivi confini dei pregi e difetti del regista in quanto era troppo palese e influente la mano di chi aveva scritto il film. Tutt'altra storia e stile con il palazzo in quarantena; qui aveva fatto un normale horror sopra la sufficienza, disintegrato però da tutti per il fatto che fosse un remake, obiettivamente un insensato remake.
E poi c'è questo, il primo film, il migliore. Lontanissimo dagli altri, è un finto documentario su un serial killer geniale e teatrale degli anni '90. Le immagini sono l'unione tra interviste e filmati girati direttamente dal killer, ritrovati in decine e decine di vhs a casa sua. Il montaggio è ottimo, la storia è intrigante, ma le registrazioni sono il vero punto di forza. La qualità delle immagini infatti è scadentissima: i colori, la luce, la messa a fuoco... è tutto rovinato e sporco, così che i video sembrano realissimi e il risultato è molto inquietante. Non violentissimo visivamente ma comunque disturbante.
Imperdibile per gli amanti dei mockumentary.

GianniArshavin  @  20/08/2014 01:43:52
   5 / 10
Sono rimasto alquanto deluso da questo film americano verso il quale avevo buone aspettative.
Malgrado un forte realismo ed una confezione tecnica ottimale , la pellicola mi ha perlopiù annoiato nel suo ripetitivo alternarsi di reportage e spezzoni tratti dalle videocassette , una deleteria altalena che spezza la tensione e ammazza la curiosità.
Purtroppo il prodotto , nonostante alcune sequenze ben riuscite , non riesce ad essere cosi agghiacciante e incisivo come vorrebbe. Il tutto è prevedibile e forzato , compresi i modi di fare del killer che ho trovato troppo pittoreschi e teatrali.
Altra nota stonata è l'uso di una colonna sonora durante i video delle torture che proprio non si addice al clima di verità che il titolo mira a creare.
Dunque , a malincuore , devo inserire la prima insufficienza parziale per questo film.

alex94  @  09/08/2014 16:45:40
   7½ / 10
Per cominciare volevo ringraziare Ferzbox che qualche tempo fa mi ha consigliato quest'ottimo mockumentary diretto da John Erick Dowdle.
La trama è molto interessante ed inquietante,sviluppata molto bene,infatti riesce ad inchiodare lo spettatore allo schermo,senza annoiare mai.
Oltre a questo l'ho trovato anche molto disturbante e realistico in alcuni momenti.
Ottima la regia e la recitazione.
Un mockumentary diverso dal solito realizzato benissimo e maledettamente inquietante,assolutamente consigliato.

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Ultima risposta 09/08/2014 21.18.24
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Spera  @  02/04/2014 10:41:53
   6 / 10
Allora ... troppo da dire, non so da dove cominciare.
Innanzitutto ringrazio BlueBaster per il consiglio, altro pezzo di originalità nonostante il film sia girato in stile mockumentary.
Avevo delle aspettative altissime che sono state soddisfatte a metà.
Trattare la storia in modo che si documentino le efferatezze di un serial killer visionando le videocassette da lui stesso registrate è alquanto inquietante e permette di tracciare un profilo psicologico davvero terrificante.
A mio avviso però è stato proprio qui l'errore, questo film è troppo documentaristico per raccontare una storia totalmente inventata; certo nella storia si citano diversi reali casi di serial killer che hanno fatto cose terribili se non peggio di quelle raccontate nel film.
Ma allora perchè non documentare una vita vera? Cioè voglio dire, se questo è un film horror ed è tutto finto perchè prendere in giro il pubblico puntando così tanto sul documentario?
Io avrei fatto il contrario, avrei puntato molto di più sulla storia del protagonista relegando interviste e informazioni a uno spazio più ristretto.
Tutte quelle interruzioni ogni volta facevano calare la tensione a livelli "sotterranei", era come sentire un vuoto che annullava totalmente la tensione ogni volta.
Non so, secondo me non ha funzionato se non nei primi minuti, poi è tutto scomparso e la ripetitività dell'alternarsi delle sequenze dei tapes e delle interviste ha assopito ogni tipo di coinvolgimento.
Veniamo ora alle innumerevoli incongruenze del film: il killer gira libero di commettere ogni tipo di efferratezza, di giorno, in situazioni sempre diverse dove non è possibile prevedere tutto nei minimi dettagli e gli va sempre bene, anche quando rapisce la bimba all'inizio nessuno lo vede o prende la targa della macchina. Non vi è mai uno straccio di testimone o qualcuno che veda qualcosa, una informazione. Niente di niente. Quest'uomo pare essere un fantasma nonostante operi per anni.
Tutto questo con una telecamera in mano (che non sarà una handycam dato che registra su vhs) davvero incredibile!!!
La storia del poliziotto accusato? Mi ha lasciato esterrefatto da quanto fosse poco spiegata e poco chiara, mi è sembrato davvero inverosimile come molte azioni del protagonista.
Non voglio fare le pulci ma se mi si sta raccontando una storia come se fosse reale ed in stile documentaristico pretendo che gli elementi debbano combaciare piuttosto bene e che mi siano ricostruiti e serviti su un piatto d'argento ben chiari.
Insomma il nostro serial killer secondo me ha 3 braccia, una nascosta che tira fuori solo per reggere la telecamera (;
Avrei evitato inoltre la colonna sonora nei "tapes" rende tutto più cinematografico e meno documentaristico, altro elemento che doveva essere soppresso a mio avviso per restare fedele al set up.
Peccato perchè il realismo è ottimo per come è messo in scena il tutto.
Alla fine del film mi sono sentito poco coinvolto e un pò preso in giro.
Ripeto, se fosse stato trattato più da film horror e meno da documentario non mi sarei sentito così.
Guardare gente che rilascia interviste come se fossero vere(quando non lo sono) mi ha fatto un effetto proprio negativo azzerando la tensione e il coinvolgimento.
Come dicevo prima, sarebbe potuto essere un ottimo documentario se avesse parlato di un serial killer realmente esistito, magari con buone ricostruzioni e a questo punto senza "found footage" perchè per una volta non l'ho proprio mandata giù questa tecnica.
Sufficienza per l'originalità e l'audacia ma tanto per capirci ... frankenstein army visto l'altro giorno è un film fuori di testa ma che vuole essere un film horror quindi non posso rimproverargli tutte le incongruenze e le inverosimiglianze.
Questo, invece, è pura finzione ma la si vuole far passare per documentario e allora non ci sto: questo è un documentario finto non un film girato in stile mockumentary!
A questo punto mi chiedo: " Ma non è la stessa presa in giro, se non peggio, di campagne come quella di "The blair witch project" o altri simili?
Ora è il momento di VHS e Noroi.
Grazie Bluebaster!!!

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Ultima risposta 06/05/2014 03.21.14
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MonkeyIsland  @  24/02/2014 13:48:40
   7 / 10
Bel mockumentary che a differenza di altre pellicole del genere ben più blasonate sceglie saggiamente visto anche l'elemento trattato ovvero il sopranaturale di porre degli interrogativi allo spettatore anziché buttare fin da subito le vittime al macello.
Affascinanti anche

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Alcuni spaventi me li sono presi anche se non siamo sui livelli di pellicole come Pov: A Cursed Film ma in sostanza Dowle riesce a confezionare un film decoroso che nel genere riesce a collocarsi tra le migliori pellicole uscite.

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Ultima risposta 24/02/2014 17.38.25
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BrundleFly  @  11/02/2014 12:25:59
   7 / 10
Un thriller mokumentaristico davvero ben realizzato, contando che è stato fatto con 2 lire. Alcune scene sono davvero angoscianti e alla fine lascia un gran senso di disturbo, come se tutto fosse realmente accaduto.

sossio92  @  31/07/2013 19:26:35
   7 / 10
Mockumentary molto realistico e sadico , ho trovato qualche imperfezione di trama però mi è piaciuto abbastanza ...

gianni1969  @  29/06/2013 23:29:23
   8½ / 10
diciamo che tra le decine di sottogeneri horror,il mokumentary e' quello che meno digerisco,forse anche per il fatto che proliferano come funghi in questi ultimi anni,e quasi sempre pessimi;in questo caso invece sono rimasto piacevolmente colpito,tutto e' cosi' reale e in alcuni punti psicologicamente insostenibile,senza eccedere alchunche in scene gore o forzature varie,poi gli ultimi minuti con l'intervista della sopravvissuta sono agghiaccianti,altro che serbian film o affini. poi ti lascia col dubbio che tutto cio' narrato sia dannatamente reale. un cult

ferzbox  @  15/06/2013 09:53:39
   8½ / 10
Madre....potentissimo questo film,davvero potente.
Consigliato da Blueblaster(che ringrazio per la dritta),ieri sera mi sono visto questo "The Poughkeepsie tapes" insieme ad un amico.
Ero convinto di trovarmi di fronte ad un ennesimo "Mockumentary" con le solite regole di tutti i film appartenenti a tale genere,invece ho avuto il piacere di vedere una produzione che finalmente mi lasciasse qualcosa di agghiacciante,una volta terminata la visione.
Il tutto è girato come un vero e proprio documentario televisivo di cronaca nera;grazie al ritrovamento da parte dell'FBI di alcune videocassette amatoriali del famoso Serial Killer della cittadina di Poughkeepsie,assistiamo ad una serie di interviste e servizi correlati alla tremenda vicenda,intervallati dai filmati contenuti all'interno dei nastri,dove l'assassino mostrava alcune delle torture fisiche e psicologiche riservate alle sue vittime.
Sono rimasto molto colpito dal realismo che la pellicola riusciva a trasmettere,per la prima volta(almeno per me) non ho avuto mai la sensazione di vedere qualcosa di finto(in realtà non è vero,ad essere pignoli c'è stata una scena che mi è parsa leggermente forzata,la dico nello spoiler)...vi assicuro che alcuni dei filmati di queste videocassette sono davvero agghiaccianti e ben fatti.
Ho provato un profondo senso di disprezzo,pensando che nel mondo possano davvero esistere individui come il serial Killer di questo film.....la follia umana non ha limiti e vedere come una persona possa approfittarsi della debolezza degli altri fino al punto di essere sodomizzati e piegati è ripugnante.
Davvero un film ben fatto che consiglio vivamente a tutti coloro che amano il genere,ho passato un'ora e mezza di tensione continua.
Straordinario...la pignoleria,la strategia,l'astuzia,la follia e la teatralità dello psicopatico erano abominevoli...

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BlueBlaster  @  23/04/2013 14:04:46
   8½ / 10
A mio avviso è stato raggiunto un nuovo limite per l'horror...quello che cercavo in un film come "The last horror movie", film che mi ha convinto solo in parte, l'ho trovato qui!
Questo è un vero mockumentary realistico a differenza delle porcherie che girano...il regista è stato maestoso perché è riuscito a rendere plausibile e veritiero il tutto montando filmati amatoriali da snuff a interviste e registrazioni della polizia.
La pellicola è malsana e malata, ogni scena traspira un senso di angoscia ed il risultato è agghiacciante!
La colonna sonora è perfetta e ben inserita, gli attori sono credibili, i filmati sono (a scapito dello spettatore) realizzati appositamente in qualità scadente il che li rende plausibili quanto stranianti, il montaggio da il giusto ritmo che alterna spiegazioni ed interviste ai momenti topici delle gesta del serial killer...
Chi ha scritto la sceneggiatura ha una vasta conoscenza dell'ambiente dei serial killer e del Cinema di genere, infatti ci sono sicuramente dei rimandi a "Il silenzio degli innocenti".
Il killer è geniale quanto sadico e l'attore che lo ha interpretato ha reso piuttosto bene anche se la voce è troppo "normale" e squillante, forse è giusto così ma un timbro più "pazzo" o macabro avrebbe aumentato la sensazione di disagio!
No manca la critica sia alla polizia che al sistema giudiziario americano che a noi spettatori dell'horror che, come il deviato killer, proviamo "piacere" o gusto nel visionare questo orrore insensato!
Come splatter non siamo ai massimi livelli: quello che lui fa alle vittime è terribile ma quello che è dato vedere a noi è forte ma si è visto certamente di più in altri film, ma forse è proprio questo far vedere solo il necessario che da a questo prodotto una marcia in più e lo differenzia dalla massa di torture porn...il killer non si vede mai in faccia e gli omicidi sono confusi.
L'ottima regia non disdegna neppure alcune scene horror da manuale e che fanno davvero paura...ovviamente su tutte quella in cui lui avanza mascherato a carponi rovescio, ma anche nella casa della povera giovane protagonista prima del rapimento!
Un film che è uno schiaffo ai moralismi...non c'è pietà per nessuno qui come avviene nella terribile realtà perché non dimentichiamo che questo film potrebbe benissimo essere una cosa vera!

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Ultima risposta 24/04/2013 01.20.02
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steven23  @  22/04/2013 20:30:42
   7 / 10
Mockumentary incredibilmente realistico e, a tratti, persino agghiacciante. La scelta di non mostrare integralmente gli omicidi attraverso i video non la reputo negativa anzi, acuisce ancora di più la sensazione di disagio che il film lascia per tutta la sua durata.

deadkennedys  @  15/09/2012 19:51:18
   5 / 10
L'idea non è male ma la sensazione di finto è decisamente troppo forte. Una sorta di "Blair Witch Project" a tema serial killer, un mockumentary costruito attorno ad un assassino troppo abile per essere reale.
Gli abominevoli massacri sono solo raccontati.

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A questo punto meglio riguardarsi tutta la serie di Guinea Pig.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  10/08/2012 15:14:40
   6 / 10
Dignitoso mockumentary che ricostruisce una sorta di profilo psicologico di un serial killer inafferrabile, sintesi di molti altri assassini realmente esistiti. L'idea delle cassette è buona e giustificata dalla spiccata teatralità di questo assassino. Vengono miscelati bene tutti gli elementi: dal documentario puro con tanto di interviste e falso materiale di repertorio ben ricostruito. Quello che doveva essere il pezzo forte del film, cioè le cassette, manca forse di quell'effetto snuff-movie che il regista voleva ricreare. Proprio la teatralità dell'assassino lo rende troppo finto e meno efficace rispetto alle intenzioni, rendendolo una specie di Saw versione amatoriale.

C.Spaulding  @  01/08/2012 22:45:15
   7 / 10
Buon film mi è piaciuto abbastanza e a tratti davvero agghiacciante. Una pellicola disturbante che meriterebbe sicuramente più visibilità. I mokumentary mi affascinano molto e questo è sicuramente uno dei migliori a tratti ti domandi se non sia tutto vero, le interviste, le testimonianze e la ricostruzione dei fatti sono praticamente perfetti. Consigliato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  30/07/2012 09:54:35
   6½ / 10
La telecamera è il mezzo col quale un sadico serial-killer rende immortali le sue gesta."The Poughkeepsie Tapes" intervalla le interviste di rito a giornalisti,esperti, profiler,poliziotti,parenti delle vittime e chi più ne ha più ne metta ,con spezzoni video testimonianti i sanguinosi passatempi del mostro.Non che si veda granchè,i cultori del torture-porn avranno poco di che rallegrarsi in quanto la qualità delle vhs è infima con immagini tremolanti e sgranate spesso avvolte da un'oscurità eccessiva ,senza parlare di una regia che autocensura i momenti più atroci.L'obiettivo sembrerebbe quello di creare un personaggio terrificante almeno dal punto di vista psicologico,ed infatti si punta molto nel dare consistenza all'anormalità per mezzo di resoconti orali decisamente crudi,enfatizzando la totale perversione dell'organizzatissimo assassino indifferente a sesso,età o estrazione sociale,capace di uccidere chiunque e imprigionare per anni in un buio scantinato una ragazza senza alcun rimorso.
Ovviamente tutto è finto,creato ad hoc per instillare angoscia facendo leva sull'istintiva paura dell'ignoto e della minaccia che potrebbe annidarsi ovunque.La violenza psicologica fa quindi la parte del leone rispetto a quella fisica,immortalata in scene poco disturbanti.
Di sicuro ne esce il ritratto di un serial killer per nulla ordinario ,ed il legame con la sua "schiava" vittima di abusi e di una Sindrome di Stoccolma estrema è un buon colpo per vivacizzare la trama a tratti claudicante.
Non manca una frecciatina al sistema giudiziaria americano con evidenziato clamoroso errore.
Mockumentary discreto,girato con evidente povertà di mezzi e meno esplicito di quel che si possa immaginare.

Looklike  @  22/07/2012 18:52:16
   7 / 10
Faccio fatica a considerare tale oggetto del mio giudizio vero e proprio film. Credo comunque si tratti del miglior mockumentary della storia del cinema assieme a "Forgotten Silver", e uno dei migliori thriller-horror della decade. Insomma, un film che non si dimentica. Sia per l'efferata violenza delle immagini, sia per il buon montaggio, formato da un corposo collage che alterna gli agghiaccianti filmini amatoriali del killer, caratterizzati da una fenomenale teatralità, e interviste rivolte a esperti nel campo e vittime, dirette indirette, del "mostro" di Poughkeepsie. Non manca una critica al sistema giudiziario americano. Finale terrificante e denso di significato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  12/11/2010 22:29:24
   6½ / 10
ovviamente, nemmeno un frammento di quanto raccontato in questo film è vero, tanto per chiarire alcune perplessità che mi è sembrato di riscontrare.
è comunque un mockumentary decoroso, decisamente sottotono rispetto a quello che il trailer faceva presagire, ma con una vena molto matura e malinconica.

Cannibal Bunny  @  27/09/2010 11:33:15
   7 / 10
Questo è uno di quei prodotti che meriterebbe maggior visibilità nel panorama horror, invece escono in sordina e quasi nessuno se li fila, o meglio, pochi sono a conoscenza della loro esistenza, diventando un film ingiustamente destinato ad un circuito di visione, essendo altamente sopra lo standard delle uscite odierne.
Coinvolge, intrattiene, e ha un finale che lascia di sasso. Avercene...

pinhead88  @  09/09/2010 22:32:13
   7 / 10
Buon mockumentary su un serial killer attivo negli anni '90. Non si sa con esattezza se sia o no una storia reale, ma è comunque molto inquietante.
Poche scene esplicite, ma l'interesse resta comunque abbastanza vivo.
Consigliato a tutti gli appassionati del genere.

marfsime  @  13/03/2010 23:41:18
   8 / 10
Quoto il commento precedente..film decisamente ben fatto ed interpretato..veramente angoscioso in più punti quando vengono mostrate le torture inflitte alla vittima principale Cheryl e alle altre persone che vengono catturate. Prodotto poco pubblicizzato ma di sicuro valore che merita assolutamente una visione.

DarkRareMirko  @  01/09/2009 23:09:45
   9 / 10
Ottima mistura tra simulazione snuff, thriller, horror, mockumentary e film d'inchiesta, con un'ottima regia e interpreti capaci e credibili.

Non so se la storia alla base di tutto il girato sia vera o no, ma è senza dubbio molto indicata per trarre da essa un lungometraggio di questo tipo.

Forse avrei puntato su interpreti un pò più famosi, per dar maggior risalto comemrciale al film, ma anche così va tutto benissimo.

Il cinema ha bisogno di horror così, pollice giù quindi verso gli ennesimi torture porn ignoranti tutti votati a sangue e violenza con zero contenuti.

Da vedere.

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