the hateful eight regia di Quentin Tarantino Usa 2015
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the hateful eight (2015)

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locandina del film THE HATEFUL EIGHT

Titolo Originale: THE HATEFUL EIGHT

RegiaQuentin Tarantino

InterpretiSamuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demiàn Bichir, Tim Roth, Michael Madsen, Bruce Dern, Channing Tatum, James Parks, Dana Gourrier, Zoe Bell, Gene Jones, Keith Jefferson, Lee Horsley, Craig Stark, Belinda Owino

Durata: h 3.02
NazionalitàUsa 2015
Generewestern
Al cinema nel Febbraio 2016

•  Altri film di Quentin Tarantino

Trama del film The hateful eight

La guerra di secessione è finita da qualche anno. Una diligenza viaggia nell’innevato inverno del Wyoming. A bordo c'è il cacciatore di taglie John “The Hangman” Ruth (Kurt Russell) e la sua prigioniera Daisy Domergue (Jennifer Jason Leigh), diretti verso la città di Red Rock dove la donna verrà consegnata alla giustizia. Lungo la strada, si aggiungono il Maggiore Marquis Warren (Samuel L. Jackson), un ex soldato diventato anche lui un famoso cacciatore di taglie, e Chris Mannix (Walton Goggins) , che si presenta come nuovo sceriffo di Red Rock. Infuria la tempesta e la compagnia trova rifugio presso la stazione della diligenza di Minnie Haberdashery, dove vengono accolti non dalla proprietaria, ma da quattro sconosciuti: Bob (Demian Bichir), che è accompagnato dal boia di Red Rock Oswaldo Mobray (Tim Roth), il mandriano Joe Gage (Michael Madsen) e il generale della Confederazione Sanford Smithers (Bruce Dern). La bufera blocca gli gli otto personaggi che ben presto capiscono che raggiungere la loro destinazione non sarà affatto semplice. Per molte ragioni.

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Voto Visitatori:   7,50 / 10 (216 voti)7,50Grafico
Miglior colonna sonora (Ennio Morricone)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior colonna sonora (Ennio Morricone)
Miglior colonna sonora (Ennio Morricone)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior colonna sonora (Ennio Morricone)
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Voti e commenti su The hateful eight, 216 opinioni inserite

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Light-Alex  @  09/02/2016 16:55:43
   8½ / 10
Uno di quei film che ti prende e ti trasporta in un mondo a parte riuscendo a farti completamente immergere. A me le 3 ore sono passate senza problemi dietro a personaggi con una caratterizzazione fantastica e una vicenda che riesce a tenere costantemente vivissima l'attenzione.
Per il resto c'è un Tarantino che spadroneggia ovunque: esagerato, splatter, esaltato in alcune scelte di sceneggiatura, non so nemmeno come definirlo. Tarantiniano appunto (che per qualcuno potrebbe essere un difetto, l'autoreferenzialità).
La vera cosa che mi ha stupito è quella capacità di ricreare un'atmosfera, un'attesa che non è più tipica dei film di oggi, sembra appartenere a film di un'altra epoca. Forse ha contribuito tanto in questo anche la colonna sonora bellissima di Morricone (un connubio tra gusto storico e capacità di reinventarsi).
Per la performance degli attori, tutti molto bravi, fantastico Samuel L. Jackson.

Posso solo notare che in fin dei conti la vicenda non è così originale (un -nessuno si può fidare degli altri- immerso nella neve, non so se sono l'unico a cui è venuto in mente "La Cosa" di John Carpenter, che tra l'altro aveva scelto proprio Morricone per la sua colonna sonora).
Insomma non è una di quelle storie che ti rimangono impresse, però il tutto è realizzato con una tale cura maniacale, una tale particolarità e dei dialoghi così articolati che il risultato è ottimo.
Vedetelo in lingua originale per le differenze di pronuncia che sicuramente si saranno perse nella versione italiana!

8 risposte al commento
Ultima risposta 10/02/2016 12.50.12
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sepho  @  09/02/2016 14:47:40
   8½ / 10
Straordinario, sicuramente meglio del western classico Django e molto vicino alla qualità di Bastardi senza gloria ( a tratti anche migliore)

Sembra davvero di stare a teatro in certi momenti, tutti gli attori sono maschere nelle maschere in giochi di sguardi e parole (non) dette con ghigni taglienti.

Ottimi i doppiaggi di Ward e Pannofino, ma ovviamente è obbligatoria una visione in lingua originale.

Spotify  @  09/02/2016 13:21:57
   7½ / 10
Ed eccola qui l'ultima fatica di Tarantino. E' stata un'attesa estenuante, non vedevo l'ora di visionare questo film di uno dei miei registi preferiti, e sabato scorso, libero da ogni impegno, sono corso in sala a vederlo. La prima cosa che mi vien da dire, è che il regista americano non ha perso minimamente il suo stile, riesce ancora a mantenere il suo cinema diverso da qualunque altro, e cioè molto eccentrico, dialoghi introspettivi e ironici, prendere un genere alla base e stravolgerlo completamente (anche se comunque, tale caratteristica in tale film è meno marcata rispetto ad altri lavori, essendo questo un western quasi a tutti gli effetti) e ovviamente tanta violenza (stavolta però non fine a se stessa come lo era stata in "Django"). La storia è in puro stile tarantiniano: poco dopo la fine della guerra civile in america, a causa di una tempesta di neve, 8 personaggi si ritrovano in un emporio ad attendere che la bufera passi. Nel frattempo tutti si conoscono tra loro, mantenendo le debite distanze, e tra i 8 "odiosi" spiccano John Ruth detto "Il Boia" che sta portando alla forca di "Red Rock" la prigioniera "Daisy Domergue" e il "maggiore Warren". Man mano che il tempo passa, tutti i protagonisti coinvolti cominciano a pensare che qualcuno non sia in realtà chi dice di essere. Pur ricordando molto "Reservoir Dogs", il caro Quentin sa ancora come concepire una sceneggiatura originale, un'opera diversa, la quale faccia respirare un cinema ormai senza più idee, il quale riceve ossigeno ancora dai soliti registi. In questo lavoro, Tarantino continua quell'opera di politica cominciata con "Bastardi Senza Gloria" e proseguita con "Django". Qui però avviene il definitivo salto di qualità: si, perchè mentre nelle due precedenti pellicole, i temi politici e sociali erano rigirati con molta fantasia ed anche un po' fine a se stessi, qui invece è tutto molto più reale e cinico. Perchè la trama riserva molto più di quanto si potrebbe pensare ad una prima occhiata, infatti la vicenda degli 8 personaggi fa solamente da sfondo alla vera tematica centrale della pellicola, è cioè tutte le discriminazioni, i maltrattamenti e quant'altro che hanno dovuto subire i neri durante la guerra civile. Il tutto raccontato dal maggiore Warren, che esprime il più totale disappunto nei confronti del "generale Smithers", il quale durante il conflitto aveva inflitto numerose sofferenze alla gente di colore. Quindi diciamo che il tema è un po' lo stesso di "Django Unchained" ma rivisto in maniera ancor più realista e spietata. E poi come al solito abbiamo il solito colpo di classe del regista, che portando questo tema nel suo film, alla fine negli otto soggetti presenti, quello di colore è solo uno. Sta proprio qui la grandezza del lavoro del director. Nei ben 167 minuti (versione digitale) della pellicola, per i primi 85-90 non è che succede molto, anzi, si procede molto lentamente, però ciò non lo considero un difetto a tutti gli effetti in quanto, è una lentezza voluta, visto che dopo si scatena l'inferno. In questa prima ora e mezza il regista ci presenta i vari personaggi, i quali non sono 2 o 3 ma ben 8, quindi è ovvio che ci sarebbe voluto più tempo del previsto. Ognuno degli odiosi ha un proprio carattere, tosto e imprevedibile, ognuno ha le sue idee riguardo politica e roba del genere e ognuno tende a non fidarsi completamente di nessuno. Tuttavia, su questo punto il regista non fa completamente centro, ma ciò lo spiegherò più avanti. Tutti comunque son diretti molto bene, resi credibilissimi e infine il director cuce addosso a tutti quanti il suo cinismo misto a sarcasmo, creando i suoi personaggi soliti. Descrizione sontuosa della scenografia (intendo quella esterna), Tarantino realizza delle inquadrature da puro film western come non si vedevano da tempo, ritraendo le cupe montagne innevate e un ambiente circostante freddo e desolato che sa di morte. Meravigliosa l'inquadratura sul muso dei due cavalli dopo circa 15-20 minuti. L'atmosfera si sente eccome, è molto tetra, malata e racchiude al suo interno un mix di tensione e violenza pronto ad esplodere da un momento all'altro. Ed inoltre è anche avvertibile quel clima propriamente western, ma infatti credo che per la prima volta il regista realizzi una pellicola che stia all'interno di un genere cinematografico ben definito, sicuramente è presente anche un po' di thriller, ma il western è sicuramente il genere predominante. Le scene di violenza qui sono portate all'esasperazione, alcune sono a tutti gli effetti splatter, ma tuttavia erano sequenze necessarie e sono realizzate davvero con una maestria senza eguali. Il sangue è reso nitido come non mai. La tensione in certi punti è palpabile, si pensa sempre che da un momento all'altro si scateni il pandemonio, lo si percepisce specialmente da diverse inquadrature e alcuni sguardi introspettivi dei personaggi. Poi la regia di Tarantino è splendida perchè come al solito è un regista che tiene molto ai dettagli, non tralascia mai nulla, infatti ci fa esplorare ogni centimetro quadrato dell'emporio. Il finale è classico del director, cioè violento e spietato ma racchiudente l'intero messaggio della pellicola proprio nella scena di chiusura. Sontuosa la sceneggiatura: come già ho detto è molto originale, inoltre ci sono i dialoghi che sono sicuramente il pezzo forte, molto ironici e volgari, a tratti trasportanti e che inoltre, come in parecchi altri prodotti del regista diventano monologhi. In particolare quelli riusciti meglio sono quelli di "Warren", di "John Ruth", di "Domergue" e di "Chris Mannix". Poi abbiamo colpi di scena a non finire, un impianto narrativo ultra dettagliato e senza la più minima falla, l'idea ottima di suddividere il film in capitoli come era già successo in passato e infine la tecnica del flashback verso la fine che si rivela un arma vincente. La fotografia è molto caratterizzante, attinge molto al genere con quei toni rossiccio-marroncini, inoltre fomenta molto le scene più violente e si sposa alla scenografia. Poi abbiamo le musiche del maestro Morricone, e che musiche ragazzi! Quella iniziale ti entra in testa e non ti si leva più. Poi sono adattissime per Tarantino, cioè molto elaborate ma molto ironiche. Giustamente candidate all'oscar e giustamente vincitrici del golden globe. Il cast è strepitoso: Jackson finalmente ritorna a grandi livelli, d'altronde dato il suo sodalizio col regista, sapeva già come doveva comportarsi. Strepitosa interpretazione dei dialoghi, espressioni mitiche (solo quella all'inizio è da applausi) e caratterizzazione eccezionale di un personaggio molto particolare. La Jason Leigh è altrettanto fantastica, giusta la candidatura all'oscar, riesce ad essere odiosa a più non posso. Solo le espressioni che fa, valgono l'intera recitazione. Anche per lei, grandiosa l'interpretazione dei dialoghi e grandissima quando canta con la chitarra. Ottimo anche il buon vecchio Kurt Russell, molto cinico e all'occorrenza sadico. Nell'esplicazione dei dialoghi forse è il migliore di tutti quanti e i baffoni lo donano molto, rendendo il suo personaggio molto veritiero. Riguardo a tutti gli altri abbiamo le vecchie conoscenze di Quentin, quali Madsen e Roth che fanno senza dubbio delle buone performance, restando fedeli al loro padrone. Questa comunque è una pellicola che non è completamente esente da pecche, e ce ne sono 2 in particolare: la prima è che stavolta Quentin si gioca male la carta degli interni, diciamo che non riesce a valorizzare al 100% ne la carrozza dove si svolge tutta la prima parte e neanche l'emporio (nonostante come ho detto prima, ce lo facci esplorare da cima a fondo). Infatti ciò provoca qualche sbadiglio di troppo e una sensazione di lentezza costante. E qui abbiamo una grossa differenza con "Reservoir Dogs", il quale appunto era ambientato tutto in un grosso deposito ma il regista era riuscito a non far annoiare neanche per un secondo. Purtroppo qui non abbiamo lo stesso effetto ottenuto con il suo primo lavoro dell'ormai lontano 1992. Riguardo la seconda pecca, rimando alla caratterizzazione non perfetta dei personaggi che diventa l'unico errore di sceneggiatura che poi si riflette ovviamente anche sulla regia: è vero che erano tanti ma non c'è un dosaggio omogeneo di descrizione, c'è chi ha qualcosa in più e chi qualcosa in meno. Ed è un peccato perchè erano tutti soggetti molto affascinanti. Ad esempio sarebbe stato bello scoprire qualcosa in più sulla "Domergue" o anche su "Chris Mannix". Forse, tra tutti l'unico studiato bene, è stato "Warren".


Conclusione: un western molto possente e inevitabilmente caratterizzato dalla mano del regista, nonostante la durata alla fine risulta molto godibile anche per via dei forti contenuti politici. Bello, però forse, si poteva fare qualcosa in più, anche alleggerendo il brodo. Non raggiunge i livelli di "Django" (il mio preferito di Quentin).

7 risposte al commento
Ultima risposta 09/02/2016 16.03.12
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Cataclysm84  @  09/02/2016 13:09:10
   8 / 10
Il film mi è piaciuto, per l'atmosfera che si respira all'interno della stazione, per gli ottimi spunti (poi rimasti quasi incompiuti, inespressi) di carattere giallesco in salsa Western, per le musiche del sommo maestro.

In generale però ho trovato un calo nei guizzanti e carismatici dialoghi a cui Tarantino ci ha abituati, si lasciano certo sempre seguire in modo quasi calamitico ma qui mancano della ''scintilla'' che ha contraddistinto altri suoi capolavori.

Il film presenta un'idea di fondo fantastica, ingrana lentamente e decolla ma quando decolla non riesce a tenere alta la rotta a lungo e sulla parte finale casca un pò nella banalità per cercare di sbrogliare la vicenda senza troppe pretese.

Un vero peccato per certi versi ma nel complesso è indubbio che il film si lasci seguire per tutta la sua durata, grazie anche alle ottime interpretazioni di Samuel L. Jackson e Kurt Russell; gli altri nella media, Tim Roth un pò sottotono, forse un piccolo sgambetto nel voler creare un parallelismo concettuale con l'assente Waltz.

Ora attendo con ansia e trepidazione la Extended Edition, che mi auguro approfondisca alcuni aspetti del film.

Tuco  @  09/02/2016 12:30:00
   6 / 10
Ciao!
Mi sono iscritto appositamente per commentare questo film, perchè sto leggendo tante cose che non comprendo.
Un esempio sono quelli che parlano dei "classici dialoghi alla tarantino". Ma di cosa stiamo parlando? I dialoghi del fu Tarantino non sono super*****le buttate li per far ridere, ma hanno scopi ben precisi: tutto il pistolotto di Bill su Superman, oltre che essere geniale come punto di vista, ci serve a capire la motivazione di Bill e la sua visione sulla nuova vita di Beatrix che non ha accettato. Il lungo dialogo di Pulp Fiction tra Jules e Vincent mentre vanno a recuperare la valigetta per molti potrà sembrare solo una divertente perdita di tempo, ma 1.anticipa alcune situazione del film 2.ti fa capire i personaggi, inserendoli in un contesto reale e quindi dicendoti che per loro non è niente di speciale fare i killer, ed in più ti farà capire il perchè di alcune scelte più avanti.
Ancora, nelle Iene, il dialogo della colazione ti fa capire perchè Mr Pink, pur convinto di quello che dice, tornerà dopo la rapina al capannone invece di starsene nascosto da qualche parte.
Ecco, questo è tutto quello che i dialoghi in "The hateful eight" non sono. Abbiamo 3 ore di "tu non sai chi è quello/a?" oppure "ci vogliono 2 tavole" ecc ecc, roba da far annoiare uno strafatto di caffè.
Mi sono annoiato come mai mi succedeva per Tarantino, e ho visto gente uscite all'intervallo come mai avevo visto per Tarantino.
Parlando della colonna sonora, a me non è sembrata per niente azzeccata: davvero vi sembra una canzone western per una diligenza? A me sembrava l'inseguimento di Dracula piuttosto, un tono horror buttato li all'inizio del film, con successive 2 ore e mezzo di parlato statico che stemperavano ogni cosa.
Si la fotografia era bella, ma la fotografia bella non è mai stata una peculiarità di Tarantino, anzi era l'ultima cosa dei suoi film.
Sugli attori:


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E la deriva finale

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Non so a voi, ma io la voglia di riguardarmelo non ce l'ho, poi magari è un problema mia.

17 risposte al commento
Ultima risposta 29/02/2016 12.02.16
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Nova  @  09/02/2016 11:37:45
   7½ / 10
Tarantino può piacere o non piacere, ma è Tarantino e lo dimostra ancora una volta con questo film. Ok non siamo ai livelli celestiali de Le Iene o Pulp Fiction, ma si tratta comunque di un prodotto ben riuscito.
Sicuramente negli ultimi anni anche Tarantino, come tanti altri registi (Inarritu, Burton) ha cercato di avvicinarsi ad un pubblico più "commerciale", meno d'élite, ma nel profondo rimane fedele a se stesso.
Ecco allora la suddivisione della storia in capitoli, gli immancabili Samuel L. Jackson, Michael Madsen e Tim Roth, la violenza splatter, i lunghi piano sequenza, i dialoghi che diventano monologhi, la suspense. A tutto questo si aggiunge questa volta una fotografia eccezionale (la scena iniziale è un piccolo capolavoro) e una colonna sonora meno pulp e più cupa, merito del maestro Morricone.
Nonostante le pecche non manchino – ad esempio l'eccessiva lunghezza del film o alcune scene molto forti – The Hateful Eight è un film che merita di essere visto e che, ripeto, pur trattandosi di un Quentin più moderno, non delude.

Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  09/02/2016 11:33:30
   7 / 10
Un trailer dalla durata di tre ore.

18 risposte al commento
Ultima risposta 15/02/2016 18.37.40
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fiesta  @  08/02/2016 23:50:07
   8 / 10
Non è certo un film da: oh ora lo guardo, poi corro a casa e lo commento. Bisognerebbe farselo scorrere dentro per almeno un paio di giorni e vedere cosa resta alla fine, quando tutto l'orrore del sangue e la brutalità della sodomia diventa evanescente e resta il fondo, puro, dell'opera. E lasciandolo navigare liberamente mi sono reso conto che la prima impressione che avevo avuto continua a circolare ostinatamente ed indomitamente: questo film è molto più malato di tutti quanti gli ultimi film di Tarantino. Nello spoiler cerco di spiegarvi il perché di tale impressione.

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Questo è un pensiero decisamente insano per me, non so per voi.

Gioca, spesso, implicitamente con ciò che sono le reazioni di "un" pubblico. Evoca un'emozione in uno degli eroi (il vecchio) attraverso un racconto, finché quest'ultimo non ha una reazione vera, ora e lì (ossia nella sua immagine), facendo pari con ciò che spesso succede a noi spettatori (subiamo un racconto passivamente, che provoca dell'emozioni attive in noi). Il potere dell'immaginario, e come questo influenzi il reale molto profondamente, molto più profondamente di quanto pensiamo.

Le immagini vengono spesso ulteriormente immaginificate (passatemi il termine, sempre che qualcuno stia ancora leggendo a questo punto :)). Siamo spettatori di uno spettacolo che avviene all'interno di un altro spettacolo. Non è come in "The carnage", dove lo spettatore assiste ad uno spettacolo che i nostri eroi stanno recitando di fronte ad una mdp, ma che, infondo, sono sin da subito, i personaggi che noi sappiamo loro siano. In questo caso ci sono degli eroi che giocano dei ruoli in uno spettacolo che è lo spettacolo stesso. Nessuno sa fino in fondo chi è l'altro ed, anzi, spesso finiscono per credere che quello spettacolo sia reale (la lettera di Lincoln), e così facciamo noi.
Meno facilone di Django& Co., ma sicuramente anche meno godibile.
In fin dei conti il cinema continua ad essere teso tra stesso e la sua rappresentazione. Nessuna delle due cose vince la guerra, continuano a darsi battaglia e, spero vivamente, che questa guerra non finisca mai!

9 risposte al commento
Ultima risposta 09/02/2016 21.57.14
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Jumpy  @  08/02/2016 23:22:06
   6½ / 10
Tarantino continua sulla linea di Django, ma stavolta, a mio parere, ha esagerato troppo.
Il cast e tutti gli attori sono ben affiatati e ben calibrati nei loro ruoli, paesaggi mozzafiato nella prima parte, e, dopo, scenografie curate.
Curatissima anche la fotografia...
Però...
però...
Le tre ore pesano, da un certo punto in poi sembrano non passare mai, per un film che sarebbe potuto durare tranquillamente un'ora in meno.
Ci ho visto ancor più amplificato quello che non mi era piaciuto a suo tempo in Django.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  08/02/2016 22:21:31
   9 / 10
Pellicola ingiustamente sottovalutata a quanto vedo. Il film è fra i più originali che abbia mai visto ed è superiore alle ultime due (comunque ottime) prove del regista. Sembra di assistere ad uno spettacolo teatrale, poi a un giallo di Agatha Christie e infine ad un horror: ma l'ambientazione è western! Che grandissimo film!

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/02/2016 13.19.05
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zetazeta  @  08/02/2016 21:18:52
   9 / 10
Ringrazio che esistano registi come il "maestro " Tarantino, questo film ha un atmosfera meravigliosa, il "maestro" consiglia di vederlo in cinema che proiettano in 70 millimetri...armosfere Tarantiniane, un po di Django, un po di kill bill, un po di pulp fiction...pura arte...Mi auguro che i ridicoli registi e produttori italiani vadano a vedere questa meravigliosa opera e inizino a crearsi qualche problema in più prima di fare lo schifo che fanno...Aver visto questo film il giorno dopo aver visto l'oscenità del film di Verdone è come guardare una discarica a cielo aperto e il giorno dopo un meraviglioso tramonto...

Hana Tsukishima  @  08/02/2016 18:23:03
   8 / 10
Film girato benissimo, con grandi scenografie e ottimi attori che, nonostante buona parte di dialoghi prolissi e forzati, da una spallata a Django evitando di far continuare a scendere ancora Tarantino nella gradutatoria dei registi di gran qualità.
Le trovate visive sono ottime e innumerevoli e si incastrano bene alle varie situazioni che la pellicola propone, anche se a tratti non particolarmente riuscite.
Molto belle anche le musiche di Morricone e l'utlizzo di certi classici musicali per creare espedienti non male.
Ad ogni modo, si tratta di una pellicola per chi ama il cinema e capisco come lo spettatore occasionale o medio possa decisamente annoiarsi.
Promosso.

5 risposte al commento
Ultima risposta 09/02/2016 19.44.37
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halflife  @  08/02/2016 18:22:52
   6½ / 10
Tarantino o lo ami o lo odi, ma sto nel mezzo, credevo di assistere ad una pellicola eccezionale, ma non e' cosi', il film scorre veloce, ma non per questo vuol dire che siamo difronte ad un capolavoro. grande kurt rassel e samuel, la leigh che aveva lo scopo di personaggio da odiare non e' riuscita nel suo intento o perlomeno


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molti attori non mi hanno convinto per nulla, madsen nemmeno poi cosi tanto,
bella la suspence finale perche non si sa come va a finire....
tarantino sta cercando di ritrovare i dialoghi "introvabili" di pulp ficton, riuscendo a mio parere ad ottenere solo frasi stupide dette e ridette al contrario, ed invece potrebbe divertirsi di piu' con ossimori e quant' altro offre la lingua, visto che il suo scopo e' quello di unire dialoghi sensatamente stupidi a sparatorie esageratamente cruente....
il finale del film e' piu' movimentato e diciamo che appaga le 3 ore piene....
la mia vescica "non" ringrazie il regista

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Ultima risposta 08/02/2016 18.25.27
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micky74  @  08/02/2016 17:34:52
   4½ / 10
Dopo il primo tempo tutta la sala dormiva, nessuno escluso in termini di età, dal 15 sfegatato di Tarantino, fino alla coppia matura... Mi fermo qui, non voglio infierire oltre, perchè la delusione, visti i commenti che avevo letto sul sito e che sono solito usare per scegliere quale film vedere, stavolta hano cannato alla grande..
All'uscita del cinema, ripensando a questi commenti ("i dialoghi sferzanti", "le inquadrature alla Tarantino"...) mi è sembrato di rivivere la scena in cui i colleghi di Fantozzi commentavano la visione del film "la corazza Potiemkin": "lo sguardo della bambina", "la discesa della carrozzina", etc...finchè poi arriva Fantozzi e squarcia il velo dell'ipocrisia con il suo "Per me, sto film è una ca...ta pazzesca!" E giù applausi di consenso...Ecco io mi sento molto fantozzi in questo momento.. e spero i commenti successivi riequilibrino la votazione su questa ca..ta pazzesca...
Salvo solo la prima scena, per via della colonna sonora di Morricone, da brividi...il resto, come ha detto qualcuno all'uscita "E' peggio della Talpa!". A buono intendor...buona notte!!

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Ultima risposta 09/02/2016 00.01.49
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bood  @  08/02/2016 13:57:31
   9 / 10
finalmente un film che dai primi minuti
dalla colonna sonora
dalla recitazione * naturale , non sopra le righe come in django , per piu di un personaggio attore , cosa che rende il film molto piu- realistiche
dalle scelte scenografiche ( la maggior parte calustrofobiche e concentratissime sul personaggio , ma non per questo poco ricercate e poco attente , come in qualche suo altro recente film che peccava di pressapochisimo e autoindulgenza )
una regia curatissima , adatta sia a rendere la verosimiglianza dei fatti sia a capire meglio il carattere dei personaggi ..
la storia è interessante ..
il periodo storico anche ..
che dire ..
finalmente

era da tanto che aspettavo un bel film di Tarantino
finalmente

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Ultima risposta 14/02/2016 10.56.23
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outcast  @  08/02/2016 13:41:16
   8 / 10
Visto che tutti citano, come non buttarci dentro anche la cosa (persone rinchiuse insieme che non si fidano l'uno dell'altro, tutti uomini (qui quasi), in mezzo ai ghiacci, un po' di splatter...). In realtà una piacevole sorpresa, pensavo che dopo le buffonate fuori contesto di django questo fosse il passo decisivo di tarantino verso la mutazione finale nella parodia di sè stesso; e invece il film è ottimo - e completamente diverso da come me lo aspettavo. Direi quasi una fusione tra la cosa, appunto, e bang! (per chi lo conosce). L'atmosfera western risulta qui autentica e genuina, a differenza del predecessore, e anche le battute meta cinematografiche sono inserite al momento giusto, hanno un senso logico, non risultano forzate. "Tu sei una iena non ci voglio parlare con te."; in django unchained probabilmente kurt russel avrebbe risposto "mi chiamo plissken"

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Ultima risposta 08/02/2016 18.09.31
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aleexkid  @  08/02/2016 12:43:32
   6 / 10
Film fatto bene ma troppo lento e lungo . Il mio sei va alla qualita cmq sempre alta ma sinceramente credo che sia giunto il momento di svoltare perche per quanto unico e originale ( non dimentichiamo il merito di scrivere anche i suoi film) Tarantino dovrebbe proporre qualcosa di diverso

adrart  @  08/02/2016 12:32:40
   7 / 10
Il punto è questo: ormai da Tarantino ci si aspetta il top, e il top, questo giro, non c'è stato.

Il fim resta comunque godibile, i dialoghi sono interessanti, ma non si arriva ai soliti spunti memorabili presenti in quasi tutti i suoi film.

A mio parere ha messo troppa carne al fuoco, troppi personaggi ma soprattutto troppi mostri sacri, difficilmente sviluppabili degnamente anche in 3 ore di film...


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zakfett  @  08/02/2016 11:33:33
   8 / 10
E' Tarantino, nel bene (dialoghi) e nel male (volutamente disturbante, eccessivo).

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Ultima risposta 09/02/2016 19.07.51
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alex25  @  08/02/2016 04:07:01
   7 / 10
un buon film che decolla nella seconda parte, solite atmosfere alla Tarantino con i suoi dialoghi e sangue in abbondanza. Nota di merito per la fotografia.
Queso hateful eight non aggiunge nulla di nuovo ai precedenti del regista, mi aspettavo in sincerità una sterzata da parte di Quentin.
Nonostante ciò non si rimane delusi, il film è di grande qualità.

Schmitt  @  08/02/2016 03:32:37
   8½ / 10
Film macabro di elevatissima qualità. Magnifici i dialoghi, sceneggiatura esilarante, ottime le musiche e bravi gli attori. l´intero film si basa sulla MENZOGNA.

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l´ho trovato in certi molto divertente

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Ultima risposta 08/02/2016 21.39.18
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MonkeyIsland  @  07/02/2016 22:59:59
   6 / 10
Fine primo tempo, molti mormorano dicendo che du palle quest.o film un altro gli risponde "E' di Tarantino, vedrai qualcosa tira fuori", ecco la medesima sensazione che ho avvertito io e la mia compagnia.
Parte bene ma si ingolfa verso metà per colpa di un eccesso di momenti logorroici con personaggi scritti superficialmente, si insiste troppo su temi come la guerra di secessione e con presentazioni di mille personaggi di cui arrivati alla fine non ci si ricorda nemmeno di un nome.
Mi sento di elogiare solo il lato tecnico come fotografia, colonna sonora e interpretazioni, ma onestamente siamo più dalle parti di un mesto esercizio di stile (o come ha sottolineato qualcuno, onanismo) che di un film di genere, perché questo più che è un western potrebbe essere una sorta di Carnage con una spruzzata di "Le Iene", perché di tre ore, almeno due e 50 sono di chiacchiere e non di qualità come nel film di Polanski, ma di poca qualità.


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Seriamente se questo film fosse firmato da Pincopallino e non da Tarantino, dubito fioccherebbero tutti questi elogi.

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130300  @  07/02/2016 21:20:04
   5½ / 10
Davvero troppo lungo e, in buona parte, lento.
simpatica la caratterizzazione dei personaggi ma.. la storia in se non ha niente di nuovo.
da tarantino ci si aspetta di più

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  07/02/2016 20:47:22
   7 / 10
Parte bene.... si infanga intorno alla metà e poi chiude alla grande.... ma la sensazione è che si poteva fare assai più corto il film..... bellissime le musiche di Ennio ma sfruttate poco favorendo i soliti dialoghi tarantiniani talvolta superflui..... a mio parere non all'altezza dei precedenti più prossimi, ossia Bastardi.... e Django.

DogDayAfternoon  @  07/02/2016 20:03:53
   8½ / 10
Non scomoderei assolutamente pesanti paragoni con il passato, anche se sicuramente "The hateful eight" condivide quantomeno l'impostazione e la staticità della pellicola d'esordio del regista.

Mi aspettavo un qualcosa di molto simile a Django ed in buona parte lo è, anche se c'è un riavvicinamento al passato soprattutto nei dialoghi che, pur non toccando i livelli celestiali degli anni '90, reggono molto bene.

Fenomenale e assolutamente determinante per la riuscita della pellicola tutto il cast, dove ognuno troverà il suo personaggio e attore preferito ma del quale non si può certo negare la grande prova fornita da ogni interprete nella sua parte: forse Tim Roth si trova leggerissimamente indietro agli altri in un personaggio che sembra cucito addosso a Christoph Waltz e che ricorda troppo il dottor Schultz di Django.

La regia è diretta con la solita mano sapiente di Tarantino, soprattutto il piano sequenza iniziale nei titoli di testa è di rara bellezza. Discutibili alcune scelte di sceneggiatura dove verso la fine si esagera con il pulp e con le scene spinte, ma volendo vedere un film di Tarantino si sa già a cosa si va incontro. Altro piccolo neo, come già accaduto negli ultimi film del regista, pur non annoiando mai la durata è comunque eccessiva.

Bellissime poi le musiche di Ennio Morricone, tra l'altro anche molto varie, che contribuiscono anch'esse in maniera rilevante alla riuscita del film, tanto che è il film in cui Tarantino ha fatto il minor ricorso ai suoi tipici brani musicali.

Rimane pur sempre il Tarantino 2.0, ma per quanto mi riguarda sono uscito dal cinema pienamente soddisfatto.

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Ultima risposta 07/02/2016 20.26.20
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Sestri Potente  @  07/02/2016 19:32:27
   10 / 10
Finalmente è uscito il nuovo, imperdibile film di Quentin Tarantino.
Stavolta ci presenta una pièce teatrale in stile Polanski (Carnage, La Venere in Pelliccia), nel nuovo genere western che sta sperimentando da qualche anno.
Impressionanti come al solito tutti gli attori, come ad esempio Samuel L. Jackson.
Prima parte molto lenta e introduttiva, più movimentata la seconda, con un bel colpo di scena che risolve la vicenda.
Da non perdere!

Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  07/02/2016 19:16:22
   6½ / 10
Tarantino abbandona lo "stile Tarantino" per proporre un film dall'impianto più classico, ci abbaglia con una regia egregia (gioca persino con le sottili lame di luce nelle quali vediamo il pulviscolo dell'emporio di Minnie) ci regala una scenografia impeccabile ma tutto questo non è abbastanza per digerire un film dalla trama eeeeeesile ed evanescente (come il pulviscolo sopra citato) e dei dialoghi, monologhi, dialoghi, monologhi che a tratti fanno calare la palpebra.
Non so, tutto molto bello eh? però, a parte l'inizio e alcune parti

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il film nel suo complesso è troppo lento e troppo parlato, con dei dialoghi tra l'altro piuttosto distanti da quelli a cui Tarantino ci ha abituato.
Per gli amanti del genere western non mancano le citazioni, soprattutto visive (ma quelle non mancano mai) però per quelli/e come me che del genere western, spaghetti e non, potrebbero anche vivere senza, una parte del divertimento se n'è belle che andata.

Sempre a proposito di citazioni/richiami si è parlato di "Le iene"... bhè, un paragone con "le iene" oserei definirlo molto azzardato, dal momento che lo richiama ma solo in manera superficiale.
Si è parlato anche di "Dieci piccoli indiani"... mi piacerebbe sapere cosa ci azzecca la trama di questo film con il romanzo sopra citato, a parte che si è tutti chiusi in un posto, cosa che caratterizza il 50% dei romanzi gialli della Christie. Se proprio bisogna andare a tirare fuori un giallo semplicemente perchè c'è uno che indaga un po' facciamo allora "trappola per topi", dove c'è anche la bufera di neve.

Insomma: tutti bravi (anche se Roth interpreta Waltz che interpreta Oswaldo), come detto prima tutto molto bello, ma dopo la prima ora la noia comincia a serpeggiare e dopo la seconda ora si comincia a guardare l'orologio... Forse 6 e 1/2 è poco ma sono uscita volentieri dal cinema, cosa che non mi è mai accaduta con un film di Tarantino.

gantz88  @  07/02/2016 16:32:43
   9 / 10
uno dei più belli di tarantino,piccolo capolavoro e sono sicuro che negli anni vera considerato molto di più,di come è considerato adesso

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Ultima risposta 09/02/2016 19.09.13
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Invia una mail all'autore del commento dollydolly  @  07/02/2016 14:04:48
   6 / 10
no, stavolta non ci siamo. Quasi tre ore di film scandite praticamente solo da dialoghi (più o meno brillanti), personaggi ormai troppo affettai pure per Tarantino, e splatter davvero casuale. La storia c'è, non è che non ci sia, ma non è interessante come uno avrebbe voluto. I personaggi a mio avviso non generano un alone di fascino attorno a sè come dovrebbe essere in un film dove stanno essenzialmente tutti in una stanza per la maggior parte del film. Per quasi 3 ore di film la storia è davvero troppo semplice e pure prevedibile, la prima parte (prima che arrivino all'emporio) è pure in realtà più lenta, e alla fine annoia.
Impossibile non vedere i rimandi a reservoire dogs, ma senza lo stesso fascino, appunto. Mi dispiace,ma con tutto questo tam tam e con tarantino sbattuto ovunque da più di un anno, con questa tiritera del fatto che farà solo 10 film in totale, mi aspettavo più intrattenimento e una storia più articolata.

mikeP92  @  07/02/2016 13:11:25
   8 / 10
Non sono un grande estimatore di Tarantino, ma questo film mi è veramente piaciuto; inferiore a Bastardi senza gloria ma molto meglio di Django e Kill Bill a mio avviso. Forse un po' troppo lungo e pieno di autocompiacimento da parte del regista, obiettivamente la parte iniziale è abbastanza inutile e viene retta unicamente dall'ottimo personaggio interpretato da Kurt Russell, ma il resto del film mi ha veramente divertito e coinvolto.

slint  @  07/02/2016 11:55:38
   8 / 10
Bellissimo da vedere per la fotografia..colonna sonora difficile immaginarne una migliore..Samuel in stato di grazia!
Un gradino sotto i miei preferiti del Regista,ma averne!
Soldi spesi bene al cinema,e capita sempre piu' raramente!

enigmista  @  07/02/2016 11:53:19
   9 / 10
Tarantino è una sicurezza. L'ennesimo grande film del nostro amato Quentin. Tutto stupendo, dalla colonna sonora alle interpretazioni dei singoli attori (in particolare Jackson e Russell). Mi è piaciuta tantissimo la sensazione di tensione perenne, come se da un momento all'altro dovesse succedere il finimondo. Riusciti i dialoghi, anche se forse meno divertenti che in passato (dove spesso oltre ad essere belli erano assolutamente esileranti, pensiamo a "Le Iene" o a "Pulp Fiction"). Unica nota negativa la mancata caratterizzazione del personaggio di Madsen (che è un attore che adoro!). Resta ovviamente un grandissimo film. Da vedere rigorosamente al cinema, ne vale davvero la pena.

vinicio  @  07/02/2016 11:24:22
   8½ / 10
film che mi sono visto ieri sera al cinema e devo dire ne è valsa veramente la pena!!! anche nella sua lunga durata e la lunga presentazione dei personaggi il film non annoia per niente... ottima la location, le musiche di morricone non mi hanno entusiasmato molto però fanno il loro dovere... nella seconda parte del film la violenza aumenta parecchio con ettolitri di sangue e ottimi effetti speciali... devo ammettere che guardando alcune videorecensioni mi aspettavo di vedere un giallo/thriller ultraviolento e infatti il film sembra prendere quella piega ma poi si rimischiano le carte in tavola... cmq sia questo film mi è sembrato il migliore dei ultimi 4 lavori di tarantino, che per me rimane ancora una garanzia!! andatevelo a vedere al cinema!! straconsigliato

ilgiusto  @  07/02/2016 09:36:13
   6 / 10
No.
No perchè Tarantino mi ha stufato.
Non ha più il benchè minimo rispetto per lo spettatore. E non ce l'ha più da un pezzo...
Ormai è un onanista solitario, sempre più solo, che spalanca il suo impermeabile e si masturba davanti agli spettatori con quel che piace a lui: dialoghi e splatter.
Ma quel che piace a lui non deve per forza piacere anche a me e men che meno ci tengo a guardarlo masturbarsi.
E qui abbiamo quasi 3 ore di dialoghi Tarantiniani che mai come in questo caso sono poco ispirati, persino ridondanti e ripetitivi, sicuramente TROPPI.
Seguiti da cosa? Ovvio, dall'eiaculazione finale di Tarantino: sangue a destra e a manca a livelli da Grand Guignol.
Ecco, questo film è tutto qui. Davvero.
Parole su parole su parole. Troppe.
Sangue su sangue su sangue. Troppo.
E' talmente vuoto di fatti e colmo solo di parole che potrebbe tranquillamente essere una piece teatrale, di grand guignol appunto, con 2 sole scenografie.
Di western resta solo un illusione: 10 secondi di musi di cavalli che galoppano asincroni al rallentatore con il sottofondo più ispirato di Morricone. (Il main theme, da amante storico di Morricone, lo trovo meno apprezzabile e più suo 'compitino').
Di Giallo resta nulla perchè giallo non è anche se vorrebbe sembrarlo.
E quindi cosa resta?
Quel che vi ho detto? Ore e ore di bla bla di racconti di fatti epici e avvincenti che mai (O quasi. Purtroppo) vedrete, e troppo sangue gratis. Questo e tanti dubbi (Dico il West è grande... qui si incontrano e si conoscono tutti?).

Meglio di Django. Da vedere perchè 'va visto'. Ma dimenticabile pure questo.

Tarantino ci ha lasciato con Pulp Fiction.
Da lì in avanti i suoi film sono fatti solo per lui. (Ammesso che lui li riguardi perchè credo che non lo faccia neppure e preferisca riguardarsi quelli di altri a cui si ispira...).

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Ultima risposta 08/02/2016 11.16.49
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Mildhouse  @  07/02/2016 01:27:56
   7½ / 10
Film ben riuscito da parte di Tarantino, anche se non il suo migliore : inizia lentamente e segue un ritmo abbastanza tranquillo scandito da dialoghi per una buona prima parte e poi si scatena all'improvviso , inaugurando il massacro attraverso un flashback a dir poco "spinto". Si passa quindi da una tesa seppur sopportabile convivenza tra i personaggi al successivo conflitto con le amate pistole.
Divertenti i personaggi a cui Tarantino ha dato vita, belle le scene sanguinolente e fenomenale la scenografia; rare anche se azzeccate invece le musiche, ridotte a poche tracce per dar spazio ai silenzi in scena.
Non aspettatevi un western in stile "Django Unchained" , ma un noir con una prima parte piuttosto prolissa in cui forse si poteva fare qualcosa di meglio per legarla meglio alla seconda

grilletto  @  06/02/2016 23:08:03
   6½ / 10
Il lavoro di tarantino a livello di fotografia ed esaltazione paesaggi esterni è strepitoso, tutto così ricco di dettagli da sembrare quasi un dipinto , un quadro....l'interno dello "chalet" da solo fa pagare il prezzo del biglietto.
L'inizio è pesante e laborioso da seguire, sicuramente ben fatto ma ripetitivo della stessa scena, il mezzo del film è la parte più noiosa da seguire, non un brivido o un fuori tema, i dialoghi sono per lo più citazioni che si susseguono...si arriva al finale che tutti ci aspettiamo scoppiettante ed esagerato ma oramai logoro dopo le 2 e più ore precedenti....in breve diciamo film ben fatto ma con tanti sbadigli

TheGame  @  06/02/2016 19:09:09
   6½ / 10
Niente eroi, tempi drammaticamente dilatati e un ritorno al Cinema "ingabbiato", la riscrittura di Heitfull Eight è apparentemente un azzardo in controtendenza al main stream, ma che invero si adagia su una formula ormai fin troppo programmata e compiaciuta.

Alex22g  @  06/02/2016 17:21:26
   10 / 10
Capolavoro. Il Tarantino più maturo visto fino ad oggi a livello cinematografico. Il film è il più dialogato e politico dei suoi lavori, ma non mancano i suoi colpi da maestro "Tarantiniano" le sue citazioni e momenti che rimarranno scolpiti nel tempo. Cast stratosferico nella sua totalità ma troviamo il suo apice nelle prove di Jackson , che torna ai massimi livelli (alla Pulp Fiction per intenderci) , e anche Roth, Russell e la Leigh (giustamente candidata all oscar per la sua performance) . Musiche di Morricone a dir poco perfette cosi' come la fotografia .

theandroidrunne  @  06/02/2016 16:23:06
   6½ / 10
Non mi è piaciuto Tarantino sta volta.

Il suo stile si vede ancora. Il fatto è che è il film ad essere impostato male e non a mio avviso non si poteva fare di meglio.
Le location dove si svolge il film sono due: la via che conduce all emporio e l emporio di minnie.


Molti dialoghi soliti di Tarantono che infine non servono a niente e li ho notati molto "americani", nordisti contro sudisti, bianchi contro neri, quindi dalla parte della storia mi sono quasi completamente non interessato.

Allungare il brodo a 3 ore non mi ha lasciato niente. Non lo consiglierei ad amici se non proprio fan di Tarantino.

Comunque non dico che sia un film brutto, ma forse un film sbagliato. Si sa quanto sia bravi tarantino nei suoi film, quasi maniacale dietro la macchina da ripresa, ma questo film sembra non aver un motivo che spinge a guardarlo.

Bastardi senza gloria aveva il gruppo dei bastardi contro Hitler con anche un po di reveange movie di Shoshanna verso il colonnello Landa e i gli ebrei contro i tedeschi in genere.

Kill Bill aveva Beatrix contro Bill che l aveva mandata in coma il giorno delle nozze con il grembo un bambino

Django divenne uomo libero e si vendicò con chi le portò via la moglie.

Potrei citare gli altri. Comunque quello che secondo me manca in questo film è "il movente".

Bella la colonna sonora di Morricone che forse vincerà l oscar ( anche se mi è piaciuto di più con Bastardi senza gloria)

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Ultima risposta 09/02/2016 01.57.09
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cinematografo  @  06/02/2016 15:45:43
   5½ / 10
Non mi è piciuto!...lento, pesante e troppo lungo....ho rischiato seriamente di prendere sonno; ma un signore dietro di me, l'ho beccato sul fatto:dormiva alla grande!!!..belle le musiche del maestro Morricone, ma non basta....deluso!....a ridatece il vero Tarantino...

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gringo80pt  @  06/02/2016 12:54:03
   6½ / 10
I primi 20 minuti sono da capolavoro (10 e lode) con un paio di scene + colonna sonora che ti fanno volare.
Da lì in poi inizia progressivamente a maturare la sonnolenza ed a tratti l'intorpedimento diviene realtà (5 --). Tre ore sono state eccessive.
Buone le recitazioni, così come la trama, ma anni luce lontana da Django: dove sono le "The Braying Mule" o "Syster Sarah's Theme" di Ennio Morricone?
Film a tratti fermo e pesante.

POLANSKI SPLATTER

JOKER1926  @  05/02/2016 16:27:06
   7½ / 10
Nella storia del Cinema, anche fra tanto tempo, Quentin Tarantino sarà studiato attentamente. Non si tratta di un semplice regista, assolutamente. Si tratta di un cineasta , che più che stravolgere dei dettami, ha creato un genere a parte, il pulp.
Violenza, sangue, sesso, dialoghi forti e sequenze drastiche sono un po' la sintesi di tale filone pulp; nel 1990 David Lynch aprì, quasi fatalmente, questo genere con "Cuore selvaggio", ma la vera linea di continuità e di massima spettacolarità è stata offerta da Q. Tarantino, indubbiamente.

L'ottavo film della regia, "Gli odiosi 8", è principalmente un richiamo, almeno scenico (costumi ed epoche) al convincente e spettacoloso "Django" , per quanto concerne invece la morfologia narrativa e di sceneggiatura, "The hateful eight" è un secondo "Le iene". Chi conosce la regia carpirà immediatamente la nostra impressione.

L'ultima fatica di Tarantino, talaltro è anche la produzione più lunga del regista, presta attenzione ai dialoghi e al confronto di diversi personaggi; essi rappresentano, vagamente, un po' tutta l'America con tutte le sue diversità razziali e il consequenziale e funesto odio.
In questa opera ritorna un po' Lumet ("La parola ai giurati") o qualcosa di Alfred Hitchcock ("Delitto perfetto"); senza dimenticare, però, "Dieci piccoli indiani". Artisticamente, poi, il film richiama, forse involontariamente, "La casa" di Sam Raimi.

"The hateful eight" al di la dei richiami e della costruzione, è figlio del secondo Tarantino, quello più accattone che strizza l'occhio al commerciale, al business.
Per noi il vero Tarantino finì con "Jackie Brown", eccetto "Django", Tarantino ha badato più a far divertire un pubblico scanzonato che ad offrire un sistema filmico più serioso e mentale, vedere ad esempio "Le iene".
Con questo preambolo possiamo dunque dire che "The hateful eight" si pone l'obiettivo di giocare (forse eccessivamente) con il pubblico e si prefigge lo scopo di far ridere più che raccontare. Cinematograficamente non tutti sono predisposti a tale disegno.
Vien fuori pertanto un film bellissimo per quanto riguarda il trash (di lusso), l'apparato dei dialoghi, coloriti e brillanti, offre almeno un 70% di successo a Tarantino. "Gli odiosi 8", d'altro canto, è un film parlato che quasi rifiuta il movimento e la frenetica azione per dedicarsi ad un gioco (presunto) psicologico. Quasi diventa un thriller.

Tarantino attraverso una regia impeccabile e debordante rende il tutto godibile, nonostante una durata di tre ore evitabile, si riconferma geniale nel lavoro del montaggio e della sceneggiatura. Anche il simbolo è parte integrante del film, il crocifisso, ad esempio, è un monito, una sorta di drammatico determinismo.

"The hateful eight" la dice lunga su un estro smisurato di un regista che forse spreca talento. Con più pragmatismo e con meno goliardia poteva nascere un superbo film d'antologia. Invece Tarantino predilige scherzarci su anche con un finale troppo sopra le righe, ed è un peccato.

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Ultima risposta 07/02/2016 12.27.34
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fc_themaster  @  05/02/2016 01:40:03
   9 / 10
Questo film mi ha riportato alle Iene, Tarantino per fortuna non delude mai...
Ambientazione e scenografia fantastiche e musiche rese alla perfezione da Morricone. Forse un po' lento all'inizio, tenuto a galla dai dialoghi sempre al top di Tarantino, ma l'azione non manca, soprattutto nella seconda parte del film.
I personaggi nel complesso sono resi alla grande, Samuel L Jackson ritorna ad essere il cazzuto della situazione.
Quello che mi ha convinto meno è Tim Roth, forse non era il suo ruolo ideale.
In ogni caso sono molto soddisfatto.

Vax87  @  04/02/2016 22:56:55
   7½ / 10
insomma, molto buono ma mi aspettavo qualcosina di più. Buone le musiche di Morricone e bellissima la scenografia.

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ZanoDenis  @  03/02/2016 12:23:04
   8 / 10
Visto ieri in 70mm alla cineteca di Bologna.

Forse uno dei migliori Tarantino degli ultimi anni, sicuramente meglio di Django, più o meno siamo ai livelli di Inglorious bastards.
Tarantino sa scrivere bene le sceneggiature, e si vede, i suoi dialoghi sono acuti, taglienti e come al suo solito sopra le righe e pieni di espressioni colorite, pieni di aneddoti, tutti utili a caratterizzare dei personaggi, che comunque nel bene o nel male si fanno ricordare. Memorabili i personaggi di Samuel Jackson, Kurt Russell e della Leigh, di cui pian piano si andranno a delineare i tratti principali e risulteranno parecchio interessanti.
Inizia come un road movie, poi a causa di una tempesta va a staticizzarsi e diventa un film monoambientazione. Tarantino qui sfodera abbastanza talento, nonostante non mi abbia mai fatto impazzire tecnicamente, riprende diversi suoi predecessori e riutilizza efficacemente le loro tecniche narrative. Per tutto il film vi è una sottile suspense nell'aria, che pian piano va ad aumentare col passare del tempo, i dialoghi si fanno sempre più taglienti, la colonna sonora di Morricone (stupenda, da applausi, forse una delle più belle che ho mai sentito) si fa più fitta, e nel momento di esplosione, di climax, Quentin ci regala sequenze come al suo solito che rimangono impresse.
Il film spruzza misoginia da tutte le parti (non ne sto parlando come un difetto), il personaggio della Leigh è continuamente picchiato e maltrattato, e in un modo o nell'altro, si trova una scusa secondo la quale sia giusto fare ciò. Interessante il montaggio, che rimanda alla sua opera più celebre, Pulp Fiction, alternando momenti presenti e passati.
Magari non mi ha colpito moltissimo la messa in scena, nonostante il 70mm scenografia e fotografia non mi hanno entusiasmato, le ho sentite un po spente, nemmeno le panoramiche dei grandi paesaggi innevati mi hanno realmente colpito (ma comunque accompagnate dalla musica di Morricone hanno un certo effetto, ma è merito della musica, non delle scenografie). Gli interni sono discreti, anche se non ho trovato un particolare uso espressivo come accadeva in passato degli oggetti, Tarantino esplicita tutto, lo fa tramite dialoghi, ti coinvolge completamente, la visione di 3 ore non è per nulla pesante, anzi sembra voli tutto via in un attimo.
Come al solito si dimostra capace anche di dirigere gli attori, benomale tutti sfoderano una buona performance (anche Tatum, che mi ha sempre fatto un po ******, qui in fondo caratterizza bene il suo personaggio sopra le righe, ma meno male che compare poco). Poi abbiamo autentici miti come Jackson, Russell, Dern e Tim Roth che ovunque li metti, fanno bene, che insomma, un po stereotipano, un po esaltano i personaggi tarantiniani, danno quel tocco epico alla pellicola, la pongono in un buon livello di intrattenimento.

Insomma è un Tarantino un po atipico e non, interessante la scelta di girare quasi tutto in interni, ma che allo stesso tempo si ricicla lievemente, come al suo solito, tuttavia è uno dei suoi film che mi è piaciuto di più degli ultimi 10 anni (parecchio sopra a Django e Grindhouse). Ah, si, e spero Morricone vinca l'oscar, che colonna sonora pazzesca....

Fede67  @  02/02/2016 16:40:52
   10 / 10
E' un film con tantissime chiavi di lettura, estremo, che dividerà molto il pubblico al cinema, e che andrebbe visto una seconda volta per apprezzarne sempre di più tutte le sfaccettature
Spiazzante, claustrofobico e volutamente violentissimo..ma mentre in Django Unchained la violenza qualche volta era abbastanza gratuita qui no, non è mai casuale, quasi a dire che ognuno dei protagonisti ha semplicemente quello che si merita.
Un'ultima cosa, non c'entra nulla col genere western, è molto di più un thriller alla Agatha Christie o anche alla Hitchcock

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gandyovo  @  30/01/2016 16:09:23
   7½ / 10
le iene, jackie brown e pulp fiction sono lontani, anche se non troppo. il regista piu brutto del mondo confeziona un'altra godibilissima pellicola, forse troppo lunga. ho preferito i lavori degli anni novanta ma a vedere bene, il voto è sette e mezzo...

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anthony  @  20/01/2016 19:08:09
   9½ / 10
La persona che sta scrivendo questo commento non è un fan sfegatato di Quentin Tarantino..o meglio: lo è nella misura in cui che, se un suo film non gli piacesse proprio un granchè (''Django" in primis...), non lo farebbe notare con remore di sorta o con il freno a mano tirato.
Specificato ciò mi accingo a spiegare il motivo per cui considero questo "The H8ful Eight" il suo capolavoro maggiore degli anni'2000: per la prima volta Tarantino sveste totalmente i suoi personaggi di quell'epicità eroica che contraddistingueva pienamente i protagonisti (e non) dei suoi due film 'storico/umani' precedenti.."Bastardi senza Gloria" e "Django Unchained": tutti lì erano buoni o cattivi..o, almeno, si riusciva a creare una sorta di empatia positiva o negativa con lo spettatore -vuoi per simpatia, o cattiveria, o cinismo, o eroicità, o bonaria cattiveria, o celata bontà ...che ognuno dei personaggi portava con sè ed esprimeva. Qui No, tutt'altra storia da queste parti; il regista del Tennessee imbastisce un 'teatro del dolore' dove nessuno comanda in nessun senso...in ''The H8ful Eight" la fanno da padroni incontrastati la bugia e la menzogna umane..e mai come questa volta non ci sono eroi, qui si viaggia bel oltre "Le Iene", oltre la pura cattiveria e il solo cinismo...in quella merceria di legno in mezzo alla bufera di neve si costruisce l'uomo in tutte le sue sfaccettature, spoglio di qualunque velo di qualsivoglia ambiguità, di qualsiasi maschera: soltanto menzogna, cinismo, bugia. Cinismo, menzogna, bugia.
Un attacco feroce agli Stati Uniti (non solo dell'epoca), ai suoi 'uomini' e al suo dna costituito da violenza e (ripetuta, infinita) menzogna.
Un film maturo, difficile lunghissimo, avvolgente, denso, scritto mostruosamente bene, con personaggi caratterizzati fino al midollo dell'anima (anche se, a una prima -distaccata- visione, può non risultare così..), un viaggio assoluto nell'oscuro meandro dell'essere umano senza filtri, un soggetto bugiardo.
Una pellicola diversissima da qualsiasi altra girata da Tarantino, "Django" e "Bastardi....." in primis.
Diretto con maestria, fotografato altrettanto bene e accompagnato dalle bellissime (e nuove!) musiche del maestro Ennio Morricone.

Una visione spiazzante e intricata..
E ad avercene.

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Ultima risposta 07/02/2016 10.55.49
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TheLegend  @  20/01/2016 16:15:48
   8½ / 10
Tra i migliori film di Tarantino degli ultimi tempi.
Tre ore che non annoiano mai e passano in un lampo.
Grandi attori.grande regia,ottimi dialoghi.
L'unico difetto che posso trovare è che può risultare molto simile ad altri lavori di questo regista degli ultimi tempi,ad ogni modo il risultato resta ottimo.

Invia una mail all'autore del commento fabry85  @  19/01/2016 13:26:28
   10 / 10
Tarantino è veramente un maestro. Dev'essere stato difficile poter girare un film simile con 8 persone insieme in 4 mura per 3 ore, non annoiando e non facendo mai calare l'attenzione. I dialoghi li ho trovati stupendi, graffianti e carichi di tensione. Da vedere assolutamente.

LaCalamita  @  16/01/2016 22:58:54
   10 / 10
Il Maestro ci regala un altro grande film! Grazie!

Sono rimasto piacevolmente stupito dal fatto che più che un western si tratta di un thriller... Possiede le atmosfere alla Django Unchained ma decisamente l'impostazione de Le Iene.
The Hateful Eight oltre a tutti i consueti pregi (musiche del Maestro Morricone che si fanno notare subito con quel motivo sinistro che lascia quasi presagire cosa succederà) coinvolge fin da subito per la curiosa situazione che si viene a creare. E' doppiamente affascinante perchè oltre alle sempre incredibili caratterizzazioni e interpretazioni, lo spettatore è coinvolto in una sorta d'indagine, proprio come ne Le Iene dove i personaggi si rivelano gradualmente, sia per quanto riguarda lo schieramento a cui si appartiene, sia soprattutto da un punto di vista personale. Mai come ora si è privi di un binomio buono/cattivo, ma non mi dilungo oltre.
Ho adorato la durata del film, decisamente gratificante...anche se l'ho letteralmente divorato. I film di Tarantino vorrei non finissero mai.

Una nota sulla lingua: credo sia impossibile eguagliare le straordinarie voci e interpretazioni degli attori. Impagabile l'accento di Walton Goggins, The Hateful Eight fa spettacolo con le sole voci! Kurt Russell fantastico!

debaser  @  01/01/2016 12:02:17
   7½ / 10
Non certamente il migliore film di QT e neppure lontanamente un capolavoro. Forse Nonostante le ottime recitazioni soprattutto di una JJL veramente strepitosa,forse una pecca e' la poca caretterizzazione dei personaggi di Michael Madsen e Tim Roth. Alla fine il film risulta troppo lungo e in alcuni momenti anche noioso. Poco interessante anche la narrazione fuori scena di Tarantino in persona dei vari capitoli. Ma alcune scene sono veramente spettacolari come la vendetta del Maggiore sul figlio del generale, e le sparatorie all'interno della "merceria'. Promosso con riserva.

7219415  @  30/12/2015 00:49:57
   8 / 10
Tarantino non delude mai!

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/02/2016 19.13.32
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641660  @  28/12/2015 14:59:03
   7 / 10
Il mostro di Knoxville (mamma mia quanto è brutto) decide di rispolverare in chiave "mangia stufato" il suo cavallo di battaglia ovvero "le iene".

Il risultato è sicuramente apprezzabile, ma tutto ha un fastidioso sapore di già visto. A quanto pare qui qualcuno sta raschiando il fondo della pentola...

Non male anche Samuel Jackson che veste i panni di Holmes.
Sherlock?!? No, John! :P

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Ultima risposta 09/02/2016 10.31.28
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marcogiannelli  @  28/12/2015 13:48:56
   8½ / 10
Un film degno di Tarantino..western, thriller...una cosa è certa: è un prodotto Tarantiniano
I pregi dei film di Quentin sono gli stessi, grande storia, personaggi, dialoghi, sceneggiatura impeccabile, montaggio altrettanto, flashback come se piovesse ecc
Un difetto però: manca Waltz o il personaggio come lui, e i dialoghi sono brillanti ma non brillantissimi..però ci si diverte un sacco, come sempre

Macs  @  27/12/2015 11:38:49
   7½ / 10
Visto in lingua originale in un cinema sovraffollato. Allora, discorso complesso qui. Per un fan di Quentin Tarantino (d'ora in poi QT), è facile riconoscere che questa pellicola rappresentava uno snodo importante nella sua filmografia. Dopo "Django Unchained" e la versione tarantiniana dello spaghetti western, il regista si trovava di fronte a un bivio: continuare con le atmosfere della frontiera, magari contaminandole con qualcuno dei suoi vecchi stilemi "noir", oppure cambiare decisamente rotta e magari tornare a strade per lui più battute e familiari. Il buon QT opta per la prima scelta, e confeziona un thriller "western" post-secessionista dalle atmosfere tese, i dialoghi fitti, e le scenografie claustrofobiche, il tutto condito da un'ambientazione gelida talmente ben riuscita da far percepire il freddo polare anche allo spettatore. Il film non è esente da difetti, tutt'altro, e ne parlerò dopo. Ma i pregi senz'altro li superano: anzitutto, perché riconosciamo immediatamente che questo è un film di Tarantino. Al di là degli attori-feticcio, di cui dirò di più dopo, l'inconfondibile cura per i dettagli, la nitidezza della fotografia negli esterni e quel tratto avvolgente e pastoso con cui tratta gli interni; la colonna sonora emozionante: Ennio Morricone torna al western e compone il leit motif "L'ultima diligenza di Red Rock" (dateci un'ascoltata su Youtube) che accompagna già i titoli di apertura e che difficilmente ti levi dalla testa. E ancora, la cura dei cromatismi: c'è tanto sangue in questo film, sangue dalle 50 e più sfumature di rosso, sangue che esce da tutte le parti immaginabili del corpo, un sangue molto fisico e per nulla sublimato: e in congiunzione con le scenografie claustrofobiche, rozze, marcescenti della capanna, è come se QT volesse farci vivere la storia lì, in mezzo ai protagonisti, sentendo come loro gli odori putrescenti, vivendo il senso di oppressione del freddo che penetra le ossa, essendo noi stessi inondati dai fiumi di sangue che sgorgano da e ricoprono i protagonisti. Le prove attoriali sono buone, menzione d'onore va alla Jason Leigh - che non è l'unica donna nel film ma senza dubbio la più carismatica, in un ruolo non facile dell'assassina, sboccata e volgare destinata al patibolo, ma che sa mostrare il proprio lato umano nel lungo finale. Convincenti Samuel Jackson e Kurt Russell, bravo Tim Roth anche se a mio parere con lui c'è un problema: QT ormai ha bisogno di un personaggio alla Waltz in ogni suo film, e Roth qui cerca di fare il Waltz riuscendoci solo in parte. Durante la visione, ogni volta che Roth prendeva la parola non potevo fare a meno di pensare quanto stesse imitando i personaggi di Waltz, e quanto forse sarebbe stato più efficace l'originale nel fare questo...

Venendo alle note dolenti... Beh il film ha diversi punti deboli. La storia non è particolarmente originale, ed è anche decisamente semplice. Di conseguenza, i dialoghi sono il vero motore della pellicola, però non raggiungono le altezze delle "Iene" o di altri capolavori tarantiniani; sorprendentemente, mi sono trovato di fronte a battute ripetute identiche più e più volte da più di un personaggio, come a testimoniare una certa mancanza di ispirazione nella scrittura. Altro punto di forza del film dovrebbe essere la caratterizzazione dei personaggi. In effetti qui non andiamo male, di ciascuno degli 8 vengono approfondite le storie, il pensiero, le manie... però forse è il solo maggiore Warren (Samuel Jackson) a rendersi protagonista di una scena memorabile, in un monologo (con flashback allegato) che non metto neanche in Spoiler perché sarà facilissimo riconoscere - anche perché, appunto, è davvero l'unico che rimane impresso. Poi: il film è suddiviso in 5 Capitoli più un Finale. Fin qui, tutto bene. Il problema è che in uno di questi Capitoli compare una voce fuori campo a raccontare l'antefatto. L'espediente stride col resto del film, sia perché questa voce fuori campo sembra amalgamarsi poco con la narrazione svolta fin lì, sia perché risulta perfettamente inutile in quanto non racconta nulla che lo spettatore non potesse dedurre autonomamente dalla visione. Infine, le ambientazioni... sono forse il più grande pregio ma anche il più grande difetto del film. Il senso di claustrofobia è reso benissimo, sia dentro la capanna sia negli esterni, dove le immense distese innevate, l'incombere e l'infuriare della tormenta, generano un senso di oppressione e soffocamento esteticamente efficace. Tuttavia, ed è comunque un peccato veniale e una critica soggettiva, avrei preferito che lo svolgimento della vicenda, in particolare del finale, avesse avuto degli sviluppi anche fuori dalla capanna, per un senso di "closure" e anche di completezza del racconto.

In conclusione... Un film interessante, non un capolavoro e nemmeno tra i migliori di QT, ma che vale certamente la visione. Prevedo che incasserà molto, farà felici i fan di vecchia data, qualcuno magari lo odierà perché certo i difetti non mancano.. ma difficilmente lascerà indifferenti.
Un ultimo consiglio: copritevi bene, prima di entrare in sala. Farà MOLTO freddo.

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