Gli anni d'oro dell'eccentrico miliardario Howard Hughes, industriale, produttore, regista, progettista e aviatore, ma ancora più celebre per i suoi amori per le dive più belle e famose dell'epoca.
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VINCITORE DI 5 PREMI OSCAR: Miglior attrice non protagonista (Cate Blanchett), Migliore fotografia, Migliori costumi, Migliore scenografia, Miglior montaggio
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior attore in un film drammatico (Leonardo DiCaprio), Miglior colonna sonora (Howard Shore)
Appena visto in DVD. Non voglio leggere i commenti che precedono (ma la media del sei non promette bene ...). Non sapevo neppure che fosse di Scorsese, fino ai titoli di coda.... Avevo letto qualcosa su H. Hughes, in particolare sui suoi ultimi anni di vita, all'ultimo piano dell'Hilton di Managua, ridotto nelle condizioni di isolamento in cui lo vediamo nella parte finale del film, ed anzi ancora peggio, con un femore fratturato, imboccato solo con zuppe Campbell, ossessionato dai microbi. Il personaggio è talmente fuori del comune, tanto straodrinariamente americano, che forse nessun film lo può rendere, Scorsese ci ha provato con assoluta onestà, affidandosi al montaggio, che è da manuale, e ne è venuto fuori un film a mio parere più che godibile, non straordinario, ma decisamente superiore alle Gangs di New York. Insomma mi è piaciuto parecchio. Ed ora vado aleggere quello che, invece, hanno scritto i soliti Soloni assetati di sangue (che qui è poco...).