the armstrong lie (2013)

Gibney si riconferma gran documentarista illustrando un personaggio al tempo stesso vincente e perdente, vero e falso, capace di grandi vittorie (non ultima l'aver devoluto grandi ricchezze per il cancro) ma anche di forti inganni.

Alla fine pare quasi che Armstrong stesso sia stato stritolato in qualcosa più grande di lui (e i soliti media aiutano, forzando, gonfiando e manipolando) e qualche ambiguità rimane (lui stesso si è arricchito da tutto questa storia di menzogne, arrivando a guadagnare più di 100 milioni di dollari); l'inganno costa comunque caro, vista la sua estromissione a vita dal mondo del ciclismo.

Lance Armstrong, seppur riprovevole, non si riesce ad ogni modo ad odiarlo e vari sono gli approfondimenti relativi al doping (esiste anche un doping basato sulle trasfusioni, che non conoscevo) che il film presenta, in modo chiaro e diretto.

Fa riflettere ed è ben fatto; Gibney è veramente un grande regista, coraggioso ed interessante come pochi.

A fine visione si è sazi ma non annoiati, vista la maestria tecnica e la perizia del montaggio, che interessano ma non tediano.