sweet sixteen regia di Ken Loach Gran Bretagna 2002
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sweet sixteen (2002)

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locandina del film SWEET SIXTEEN

Titolo Originale: SWEET SIXTEEN

RegiaKen Loach

InterpretiMartin Compston, Annmarie Fulton, William Ruane, Michelle Abercromby, Michelle Coulter, Gary McCormack, Tommy McKee, Calum McAlees, Robert Rennie, Martin McCardie, Jon Morrison, Junior Walker, Rikki Traynor, Robert Harrison

Durata: h 1.46
NazionalitàGran Bretagna 2002
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2003

•  Altri film di Ken Loach

Trama del film Sweet sixteen

Il giovane sedicenne Liam è determinato ad avere una vita familiare normale quando la madre sarà uscita di prigione, sebbene tutte le difficoltà dovute alla sua giovane età e al duro ambiente sociale, Liam comincia a racimolare soldi per una casa...

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Voto Visitatori:   7,22 / 10 (23 voti)7,22Grafico
Miglior sceneggiatura (Paul Laverty)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior sceneggiatura (Paul Laverty)
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Voti e commenti su Sweet sixteen, 23 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  12/02/2022 15:15:11
   7 / 10
Ken Loach lancia uno sguardo spietato su un certo mondo periferico, marginalizzato in cui gli adolescenti si ritrovano a vivere. Dramma intenso e sconfortante.

Clint Eastwood  @  03/06/2012 22:34:33
   7½ / 10
E invece SWEET SIXTEEN è tra i migliori di Loach. Il disagio giovanile secondo Loach, giovani generazioni allo sbando che vengono risucchiati dalla malavita, dal male e finisce per pentirsene, ma questo non viene fatto vedere. Il finale poi è molto suggestivo sotto questo punto di vista. Consigliato

C.Spaulding  @  03/06/2012 18:38:17
   6½ / 10
Bel filmetto. Carina la storia che tutto sommato intrattiene e interessa. Certo non è un filmone ,ha i suoi difetti però è abbastanza godibile. Sei e mezzo meritato.

Jumpy  @  22/02/2010 12:58:58
   7 / 10
Un film che, a mio parere, merita soltanto per la cruda e spietata denuncia sociale.
Cinematograficamente non mi è sembrato granchè.

ste 10  @  11/06/2009 02:18:35
   7½ / 10
Film notevole per realismo e sincerità nel descrivere le situazioni, descrive le situazioni nella maniera più cruda e disincantata possibile, da vedere (lo premierei solo per il fatto che i protagonisti non sono i soliti bellocci imbruttiti con il trucco ma ragazzi credibili)

goodwolf  @  10/11/2008 23:50:21
   7 / 10
Quando al giorno d'oggi sembra tutto preconfezionato, un prodotto di questo tipo è una manna dal cielo. Film estremamente realista. Guardatelo

tabularasa  @  13/07/2008 20:16:16
   7 / 10
film alla ken loach.descrizioni realistiche del tessuto suburbano e dei ragazzi di periferia con uno sguardo al sociale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  06/03/2008 10:46:47
   9 / 10
Esempio di film che prima cura la verità poi lo spettacolo.

Geniale forma di naturalismo moderno che dice le cose senza retorica o abbellimenti estetici, mettendosi da un punto di vista oggettivo.

Sembra di essere tornati al Pasolini più naturalista che vedeva nella cinepresa uno strumento per certi aspetti superiore al libro perchè poteva essere testimone della realtà, dimostrando l'esistenza di ciò che scrutava.

NandoMericoni  @  16/02/2008 18:53:13
   7½ / 10
bello, veramente, amaro e toccante...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  30/01/2007 13:38:30
   7½ / 10
E' un buon film di Loach, tra i suoi migliori che parla di un ragazzo, costretto dagli eventi e dalla disgraziata famiglia che si ritrova, a voler uscire dalla miseria seguendo però un percorso malavitoso e senza speranza. Abbastanza credibile il contesto e molto realista di Loach di guidare la cinepresa attraverso le disavventure del protagonista e la sua combriccola. Anche quiesta pellicola rimane incompleta, perchè non va mai troppo a fondo nella costruzione dei personaggi che rimangono sempre abbastanza abbozzati e mai approfonditi. Un altro bozzetto ambientato nei bassifondi inglesi.

antoine  @  16/10/2006 20:50:48
   7½ / 10
questo film mi è piaciuto, non si tratta proprio della solita solfa sociale. Anzi è una catarsi attraverso il malessere che porterà però verso maggior malessere, un inno alla spregiudicata spontaneità giovanile, dove i buoni propositi si realizzano attraverso l'illegalità e la violenza. L'autodeterminazione di un adolescente, troppo forte per sottomettersi, ma troppo debole per vincere. Loach qui sicuramente si rivela meno "compagno" di altri suoi film

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  26/09/2006 08:21:29
   6 / 10
Elogio dell'invettiva sociale o definitiva conciliazione? Non saprei. Certo è che il cinema di Loach dimostra, esprime, racconta, ma la sua vena si è esaurita da anni.
Un vero fan, uno che ha visto e amato opere come "family life" o "ladybird ladybird" puo' senz'altro fare a meno di "Sweet sixteen". I neofiti riteranno di avere a che fare con un'opera d'arte, visto il tema trattato, ma non è così.
L'analisi di Loach è molto superficiale, a mio avviso, e in suo favore resta la descrizione della provincia scozzese, tra spaccio e povertà. Ma non basta.
Se Loach era (è ancora?) l'erede del Free Cinema inglese, non puo' arrogarsi il diritto di "filmare una sceneggiatura scritta dagli attori" perchè il cinema-verità è un'altra cosa.
E' facile infatti obiettare che questo Loach insolitamente corretto e neutrale non rientra nei suoi parametri, tantomeno la storia di Liam, che ha a che fare con una parola strana per un ragazzo, la sopravvivenza.
Il corpo di Liam è sempre a un passo dalla distruzione, prende calci, pugni, lividi di ogni tipo, che individua nella sua precoce maturità la resa inarrestabile della famiglia a una vita migliore.
Rispetto ai francesi Dardenne (puo' sembrare paradossale che un cinema che si opponga a Loach sia quello che fatalmente lo supera nell'interiorità psicologica prima che formale) il regista non prende posizione, anzi trovo deprimente l'aver trasformato il personaggio in una sorta di moderno Antoine (v. epilogo), ma guardacaso condizionando lo spettatore in un'identificazione "morale" con la malasorte.
E' un manierismo conciliante, che spera di far riflettere sul senso di alienazione del protagonista e, insieme, sulla bontà d'animo che agisce invano in un contesto negativo, e la dissolve.
Quando Liam arriva a compiere quello che molti di noi non speravano, è un'atto che costruisce il "clichè dei grandi sogni che portano a grandi incubi", un'alibi per provare solo un bisogno indegno di pietà.
E' un bel cinema ma i tempi d'oro forse sono tramontati per sempre.
Se poi la lezione di Truffaut è stata fraintesa (cfr. ancora Antoine e "I 400 colpi") non è colpa solo di Loach, ma forse anche nostra

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  17/07/2006 17:28:06
   7½ / 10
Storia di un ragazzino scozzese ma che potrebbe essere la storia di tanti adolescenti che abitano le periferie e i sobborghi di molte cittadine.Loach ci regala una pellicola di disagio sociale e denuncia,analizza con pessismo il fatto che le speranze per un futuro migliore sono praticamente nulle se il futuro,impersonato in questo caso dal protagonista,non ha punti di riferimento o i pochi che ha sono pessimi esempi sociali,gente che non vorresti mai come tua vicina di casa,figurarsi come parenti o amici.
Loach è bravo a farci capire lo smarrimento e la rabbia del protagonista, giustifica l’attitudine nel vivere la sua vita, che ha come obiettivo un futuro migliore da raggiungersi mediante la via piu’ semplice che ovviamente non è quella del sudore e del sacrificio ma quella del sotterfugio,dell’imbroglio e della criminalita’.
Loach pero’ fa anche intuire che non tutto è perduto,anche se non è facile risalire la china se la societa’ ti volta sempre le spalle e ti tratta come l’ultima ruota del carro.
Molto bravi gli attori,ottimo il protagonista Martin Compston

jmarra  @  24/05/2006 16:15:44
   8 / 10
il miglior film di ken loch amaro e pessimista un ritratto adolescenziale crudo e sconvolgente dove i sogni e le speranze rimangono tali

sixx  @  17/04/2006 19:26:10
   8 / 10
Per me è veramente un bel film, il disagio giovanile e la cruda realtà sono affrontati veramente bene, secondo me è da vedere.

JackSpammatore  @  27/01/2006 12:24:24
   7½ / 10
Veramente crudo e spiazzante.

Cuba  @  21/10/2003 00:42:48
   8 / 10
Amaro....disperato...cruda realtà analizzata senza troppi luoghi comuni e banalità. Sempre un grande maestro il vecchio COMPAGNO LOACH

Rama  @  06/08/2003 13:02:28
   6 / 10
Dalis  @  09/07/2003 12:33:53
   6 / 10
Un film crudo e amaro.Sinceramente ho apprezzato i film precedenti di ken loach dove c'era un riscatto del protagonista. In questo film c'è solo disperazione e amarezza

Invia una mail all'autore del commento irene gomez  @  18/05/2003 19:43:39
   10 / 10
Dino  @  17/03/2003 21:59:47
   8 / 10
Bellissimo film! Credo sia uno dei migliori di Ken Loach, uno dei pochissimi rimasti ormai a fare film che siano capaci davvero di emozionare e scuotere le nostre coscienze!
L'ho trovato + "amaro" del solito: normalmente i suoi film trasmettono comunque qualcosa di positivo, una voglia irrefrenabile di lottare contro le ingiustizie del mondo; in questo caso mi sembra che prevalga decisamente la tristezza, il dolore, l'impotenza di fronte a certe atrocità.

Invia una mail all'autore del commento obscura  @  23/02/2003 21:42:35
   6 / 10
cupo e crudo, lascia l'amaro in bocca

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Ultima risposta 15/03/2003 19.08.25
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