Un sassofonista, dopo aver ricevuto da uno strano individuo cassette in cui viene ripreso in casa sua durante la sua vita quotidiana, viene accusato dell'omicidio della propria moglie. Ma, una volta in carcere, si trasforma in un'altra persona, che viene scarcerata e inizia una vita in qualche modo parallela a quella precedente...
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Il solito sorprendente Lynch verrebbe da dire, difficile da seguire, ma dannatamente semplice da apprezzare; Una storia tutto sommato lineare viene rivoltata come un calzino, tra personaggi che forse esistono e forse no, flashback, colpi di coda in parte attesi e in parte geniali e quant'altro, anticipando così lo schema che verrà riproposto più avanti nell'appena inferiore MD. Il tutto viene poi sapientemente supportato da interpretazioni a dir poco eccellenti (tra le quali mi sento di menzionare una Patricia Arquette davvero indimenticabile) Non c'è nulla da fare, una volta compreso il modo con cui approcciarsi a questo regista, c'è solo che da guadagnarci.