Un sassofonista, dopo aver ricevuto da uno strano individuo cassette in cui viene ripreso in casa sua durante la sua vita quotidiana, viene accusato dell'omicidio della propria moglie. Ma, una volta in carcere, si trasforma in un'altra persona, che viene scarcerata e inizia una vita in qualche modo parallela a quella precedente...
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Credo proprio sia il mio preferito di Lynch. L'anello di Moebius attraverso immagini in movimento. Una storia di possessione, dolore, evasione dalla realtà, crudeltà e violenza. Un romanticismo tutto in nero. Condivisibili moltissime delle ipotetiche soluzioni del film, riguardo allo sdoppiamento di Fred e Pete, all'identità del memorabile Uomo misterioso, alla follia omicida e alla perdita della stabilità mentale. La mia idea è che, semplicemente (?) il tormento che fa nascere fiori mortali e follie distorte in cui si ripercorrono vicende sospese fra desiderio e realtà dei fatti, perdizione e presente fisico, del protagonista Fred è la chiave della vicenda, tutta psichica, tutta opinabile, mai univoca. E' vero però che alla fine dei conti la strada è una sola: gli indizi, le visioni, i personaggi rinominati portano tutti al fulcro della storia:
il truce omicidio di Renèe. Fred sarà condannato alla sedia elettrica, mentre la follia si fa strada nel suo animo malato.
Da scappellarsi, come sempre. Ma io oramai appartengo alla fascia di spettatori che semplicemente si lascia abbagliare (se non inondare) dalla magia lynchiana.