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Impossibile non accumunare questo lavoro di Cronenberg con il successivo Crimes of the future: temi, stile, gran parte della scenografia, struttura e attore protagonista sono gli stessi.
Stereo però è ancora più scarno: voce narrante ancora più rarefatta, suoni completamente assenti, un bianco e nero come rappresentazione di una clinica psichiatrica (il mediometraggio è girato interamente all'interno di essa). Se qualcuno ha visto ed avuto difficoltà a comprendere e concludere Crimes of the future, qui l'impresa è ancora più ardua..
Sarò blasfemo ma l'intera pellicola, a parte alcune considerazioni interessanti e il fascino della struttura psichiatrica, risulta veramente noiosa anche se come temi è Cronenberg al 100%: lo studio della telepatia, le perversioni sessuali, le sperimentazione fanta-scientifiche su soggetti "border-line".
Il linguaggio però è complesso e non so se il regista voglia veramente dire qualcosa o se fosse più che altro interessato alla forma. Vista la stima per Cronenberg, il voto è più che altro sulla fiducia, altrimenti sarebbe decisamente più basso.