sliding doors (1998)

La linea narrativa parallela, su quello che è e quello che sarebbe potuto essere, è l'unica idea originale di una commedia romantica nata vecchia fin dalle primissime battute. Ci sono poi le solite dinamiche del triangolo di coppia, le banali fasi dell'innamoramento "prudente", quello del "non mi posso permettere di sbagliare anche questo fidanzato" e un umorismo all'inglese che in generale stenta sempre a decollare. Senza considerare il grigiore dei protagonisti: tolta la Paltrow, che si salva più per commiserazione che per altro, degli altri nessuno riesce a lasciare un minimo segno sul proprio personaggio. Insomma una delusione.

L'incipit è davvero buono e la partenza sembra promettente; poi però tutto scivola nel patetico. L'effetto finale è di una storia gestita male che invece poteva essere molto più interessante. Eccetto la discreta Paltrow, la recitazione è agghiacciante.

Un tipico esempio di come distruggere una discreta idea. Perché in fondo la base di partenza del film non sarebbe neanche da buttare, pure gli escamotage del cerotto o del taglio dei capelli nella loro ingenuità sono comunque funzionali nel rendere più comprensibile e scorrevole possibile l'andamento parallelo delle due vite alternative.

Tutto il resto è una schifezza immonda. A partire dai due protagonisti maschili, arduo stabilire chi sia il peggiore: a livello di recitazione sicuramente il fidanzato (e non voglio neanche prendermi la briga di andare a cercare il suo nome, meglio non saperlo), John Hannah invece ha più che altro la sfortuna (cercata mi vien da dire) di interpretare uno dei personaggi più vuoti che il cinema ricordi. I dialoghi che gli vengono messi in bocca, ma in generale un po' a tutti i personaggi, sono veramente allucinanti, ci vuole anche un certo impegno per creare dei dialoghi così brutti e cretini.

Possiamo dire che la Paltrow in questa pattumiera si salva a stento, ma anche lei ci mette del suo peggio. Forse la sua amica è l'unica che ne esce pulita.
Colonna sonora poi onnipresente e troppo invasiva, tra l'altro anche bruttina tranne giusto un paio di pezzi.

No, questo film non ha niente dei grandiosi anni '90, tranne forse il secondo taglio di capelli della Paltrow.

Bravissimo Peter Howitt a dimostrare che non è uno sceneggiatore. Davvero, non è da tutti farlo capire in maniera così efficace. Ma la cosa bella è che non sa nemmeno dirigere gli attori, l'uomo tuttofare.
John Lynch, parlo con te. Cos'è, ti drogavi durante le riprese? Sei ridicolo, non ti si può guardare!
I dialoghi sono di una superficialità e volgarità sconcertanti, resi ancora più inascoltabili da un adattamento che fa della grammatica un optional, del tipo "Sei troppo eccezionale per non lottare per riaverti".
Howitt, sei troppo pessimo per scrivere commedie.

Ma guarda, non avevo mai votato questo filmetto. Commedia rosa che parte da un ottimo spunto per poi sciuparsi nel già visto, senza incidere mai e rimanendo tremendamente superficiale. La Paltrow è molto graziosa, l'ottimo Hannah avrebbe invece meritato una carriera migliore.

Le mie amiche erano impazzite per questo film io non ci ho mai visto nulla di chè. sono commedie che non mi dicono niente, non mi lasciano niente! se fosse per me film così non esisterebbero nemmeno. poi sempre la solita solfa

SPOILER

SPOILER

SPOILER

L'idea era carina, ma è stata messa in pratica male!

Ne ho sentito tanto parlare negli anni e alla fine, dopo averlo visto, posso dire che ne avrei fatto pure a meno...un filmetto amoroso con ironia tipicamente inglese e recitazione svampita, piacerà a chi ha amato Bridget Jones e "Notthing Hill" (anche se questo ultimo è piuttosto carino).
Ho trovato l'artificio nel montaggio, per mostrare le due diverse vite, poco riuscito ed il film in breve diventa noioso e scontato oltre che difficile da seguire almeno per me che non ero di certo desideroso di proseguire la visione.

buona l idea ma cattiva la realizzazione, attori e dialoghi pessimi.

Un film che parte bene ma poi si inceppa in inutili sentimentalismi. Attori non in forma soprattutto la Paltrow. Si poteva fare meglio.

Bella l'idea di partenza peccato che venga poi trattata in maniera superficiale.
Il film si dedica solamente alla parte romantica e melensa della storia.
Gli attori non danno il loro meglio, soprattutto Gwyneth Paltrow offre una prova molto statica.
Occasione sprecata.

Buono spunto peccato per la piega mielosa e a tratti scontata che prende il film dalla parte centrale in poi. Occasione sciupata.

L'idea resta geniale. Ma è recitato male, scritto peggio e di uno sdolcinato....

Sopravvalutatissima commediola per nulla originale, che parte con cadenze alla Disney per diventare sia volgare che noiosa. Indubbiamente qualche momento divertente c'è, ma se Howitt (che l'ha scritto e diretto) non ha poi combinato nient'altro ci sarà un motivo. Terrificante l'attore che interpreta il ragazzo della protagonista (l'unico attore bravo è John Hannah, che però interprata un personaggio odioso). Il finale strappalacrime è pure subdolo. Inutile cercarci una morale.

Cavalcando la tematica della casualità e del destino... il film si lascia guardare tra dialoghi vivaci e sprazzi di tragico e di commedia, non sempre riusciti, dove ne esce fin troppo bene l'interpretazione effiace della Paltrow.

5-

Ancora un film che si basa sulla teoria del "se e solo se" come per Lola Corre ma in un diverso contesto. Sapevo a cosa andavo incontro nei primi 10 minuti ho capito meglio, ma ormai mi son detto me lo guardo. Non vedevo l'ora che finisse. Cast da cani, in parte si salva la Paltrow, storiella sdolcinatissima/troppo romantica alla Britain. Lascia il vuoto, l'idea del film è solo un pretesto, del resto una puntata di Sunset Beach.

Lo eviterei.

Film di medio-bassa lega basato sulla condizionalità, ipoteticità e, infine, potenzialità dei turbolenti avvicendamenti del flusso delle azioni umane.Il film presenta, in una rivisitazione quantomeno filosofica della pellicola, una chiave di lettura anti-democritea della vita, per un semplice dettaglio non inerente sulla superficie al meccanicismo del complesso "caso" del mistero vitale: l'impossibile.Difatti, è possibile affermare come questo film si alimenti delle sue forti contraddizioni interne (-Perchè stai ridendo?,-Perchè combacia con la realtà).Il dualismo realtà/possibilità, altrove curato in modo esemplare ( vedesi "Minority report") è reso fin troppo spicciolatamente per poter soltanto pensare di stuzzicare la mente di chi lo guarda, ai cui occhi il film appare come una delle tante produzioni finalizzate a riempire le sale cinematografiche.La coniugazione fra "eidos" e "pragma" è altresì pssbile solamente allorchè sia avvenuto un lungo ed intricato processo di assimilazioe ed elaborazione delle scene e dei personaggi componenti la coreografia della propria esistenza.Invece, si sceglie la strada del passaggio inclinato, di una deturpante confusione ( a detta dello stesso John Hannah), sicchè, per quanto possa essere "emozionante", il finale non è tanto la cosa migliore dell'opera, quanto la più ovvia e giusta, ma tratta seguendo un percorso di impostazione psichicamente e narrativamente sbagliato.Tralasciando il lato intellettuale della pellicola, è altrettanto inevitabile notare nello stile autoriale adottato un abnorme errore fondamentale: la mancanza di un dialogo che sia tale.Quantunque la scenografia ( tipicamente newyorkese) e la fotografia ( nitida e un pò sgranata come nel miglior Boyle) siano prevedibili, la scelta di un linguaggio volgare e triviale ( soprattutto nelle scene iniziali) risulta, a ragion veduta, una pecca ancor più grave.Gli attori ( in primis Jeanne Tripplehorn) sembrano stanchi e per certi versi goffi nei ruoli che ricoprono.Ritengo sia un vero spreco non aver saputo sfruttare un così bello e, nella sua ingenuità, articolato canovaccio.Ne sarebbe potuto uscire un piccolo capolavoro esistenziale, invece di una banale e sdrucciola commedia pop-americana con pasta di fondo sentimentale.Ma anche questo è uno "sliding door".Insufficiente.

l'idea bellissima
peccato per lo sviluppo da "harmony"

Inutile commedia (forse) senza senso e troppo fiacca, non mi ha attirato neanche un momento. E poi non c’è niente da fare, la Paltrow non mi piace, come nessun’altro attore in questo film. Da evitare.

La trama però mi ha ricordato un altro film, ma con un protagonista maschile... quale può essere?

il classico film che finito di vederlo non ti lascia sensazioni...e lo dimentichi all'istante..nonostante l'ottima idea di fondo non mi ha fatto nè caldo nè freddo!!!

La bella idea di fondo (trattata con più rispetto intellettuale ne "La doppia vita di Veronica" di Keslowskij) viene sciupata per far posto al facile sentimentalismo e alla stravista storia d'amore. Si salva l'interprete maschile che da un pò di vivacità con una prova più che convincente.

L'idea era buona, la storia poteva essere interessante, ma il tema del film è stato affrontato con troppa superficialità. In particolar modo troppo piatte le interpretazioni degli attori, soprattutto la Paltrow che sarà una bellissima donna, ma secondo me manca proprio di espressività.

Odiosa e ributtante favoletta, che tenta ingenuamente di mascherare la sua banalità affrontando il tema del Destino in maniera men che superficiale. L'effetto provocato è quello di un potente lassativo.

Non scherziamo.... sarà una storiella piacevole, per passare la serata, ma da qui a parlare di "ottime prestazioni" ce ne passa... non aspettatevi più di tanto!