sinister 2 (2015)

Dopo l'enorme e meritato successo era normale attendersi un sequel di "Sinister", questa volta Scott Derrickson si limita al ruolo di produttore e co-sceneggiatore lasciando la mdp tra le mani di Ciaran Foy, ovvero l'artefice del riuscito "Citadel".
Protagonista una famiglia in fuga dal padre manesco, il quale rientra sicuramente di diritto nella galleria delle cose poche convincenti di questo seguito.
Perduti gli elementi misteriosi aleggianti attorno alla figura del demone babilonese conosciuto come Bughuul, per Foy diventa difficile giocare a carte scoperte, soprattutto con sceneggiatori incapaci di aggiungere nuovi misteri alla figura di questo essere soprannaturale dedito al plagio dei bambini, poi spinti a massacrare le proprie famiglie riprendendo il tutto.
I filmini super 8 questa volta non incidono, pur apparendo a livello macabro più violenti e fantasiosi lasciano abbastanza freddi, come del resto le apparizioni del Bughuul, che pur misurate giungono talmente annunciate da rendere prevedibilissimi gli immancabili salti sulla poltrona.
L'ossessiva e straordinaria colonna sonora riprende il main theme già presente nel primo capitolo ma viene utilizzata pochino e male, come le apparizioni dei fantasmi bambini, utilizzati con eccessiva faciloneria.
E poi le vicende narrate oltre a non spaventare non riescono a colpire duro. C'è una sorta di giustizia superiore chiamata a punire solo chi lo merita, di conseguenza i toni crudeli del primo capitolo ne escono irrisi, mentre tra i vari personaggi il solo a meritate un pizzico di attenzione è l'ex vice-sceriffo, unico punto in comune con il precedente film.