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Il voto è una via di mezzo tra il 6 che speravo di dare prima della visione e il 2 che avrei dato volentieri al termine... Dopo un film ironico e più che discreto (dal tramonto all'alba) e molte cose anonime se non pessime (c'era una volta in messico), Rodriguez ci prova ma... se questo è il fumetto fedelmente trasposto (ridatemi Corrado Roi), se questo (come è stato scritto) è il futuro, la svolta, il punto di non ritorno... beh... allora siamo nei guai, beibi... (uh, ci starebbe in un film del genere sta frase).
Dopo i fuochi d'artificio iniziali ('uh, bello il rosso photoshop, speriamo però non compaia ogni 2x3...') il film inizia e si assesta su una linea veramente piatta, mostra la corda dopo pochi minuti in scene ripetitive e abbastanza fino a se stesse. Dei 3 episodi e delle trame parlerò più avanti ma qui pare che tutti siano preoccupati a che l'impermeabile svulazzi bene (hey baby, sono abbastanza maledetto?!?), che il pistolone scintilli e sia bene in vista (hey baby, sono abbastanza diabolico?!?), che il ghigno e le cicatrici risaltino bene (hey baby, sono abbastanza dannato?!?), piuttosto di dare un minimo di senso al film. Meno male che doveva essere diverso, tutti cattivi e peccatori, nessuna distinzione netta... invece gli stereotipi non si contano: quando il cattivo (e dei cattivi parlerò + avanti) spara, fosse anche da un metro e in piena libertà di campo, colpisce sempre di striscio alla spalla, quando spara il buono, fosse anche impegnato alla guida notturna nella neve, fumando e parlando con la pupa... colpisce sempre in mezzo agli occhi e fa i ricamini con gli schizzi di sangue (di svariato colore a seconda del livello R.E.M. dello spettatore). Quindi, per quanto lo colpisci, gli spari 100 volte, ecc... il buono non muore mai, e con questi presupposti puoi fare quel che ti pare (e che nessuno mi risponda dicendo che è un fumetto perché c'è un limite a tutto, anche superman aveva la kriptonite). Insopportabile e da malditesta poi la voice-over continua per 2 ore, per raccontare non si sa cosa vista la sterilità della trama; se si è deciso di stupire con la tavolozza, di colpire con il b/n e gli sprazzi di colore, unica nota di merito del film -e del quale comunque si è abusato (se all'inizio i colori erano sporadici e colpivano il finale in giallo era imbarazzante) e si abuserà in futuro (temo)- allora non stiamo a scimmiottare i classici noir, a cui non ci si dovrebbe neanche accostare, con il continuo fluire dei pensieri spiattellato in sottofondo.
Venendo ai 3 episodi (c'è qualche spoiler ma niente di che...): -il primo (willis) è sicuramente quello che sta più in piedi, forse perché ha l'incredibile peculiarità di avere uno straccio di trama, per quanto banale che sia; willis fa quel che deve, non muore mai (la cicatrice in testa se la sarà procurata a Hiroshima, in altro modo non si spiega) e spara frasi da bacio perugina pulp. Topaangel fa indubbiamente una gran figura e potevano sfruttarla di più; altro discorso invece per il cattivo, a metà tra un personaggio di Roger Rabbit e una specie di Jim Carrey al limone, con pancetta alcolica e pisello giallo estraibile, veramente credibilissimo, pare che per il prossimo film il regista sia in avanzate trattative con Topo Gigio nel ruolo di signore del male. -il secondo (Rourke... oddio è mickey rourke quello?!? ridatemi orchidea selvaggia...) è abbastanza buttato lì... il gigante, le bambine e l'hobbit... anche qui lui riceve 609 pallottole, 453 bastonate e sevizie varie... e ne esce sempre con una serie di bianchissimi cerotti a croce come gigi la trottola dopo una zuffa per le mutandine o come ciccio dopo che nonna papera gli ha sparato con il vecchio archibugio per aver tentato di rubare la torta di mele. Del cattivone vogliamo dire qualcosa anche qui? Un credibilissimo frodo killer, alto 1 metro abbondante e pesante 38 kg bagnato, che divora donne come fossero smarties. -il terzo (del toro) è veramente il capolavoro: a metà tra una puntata di colpo grosso (gran dispendio di calze a rete e balle varie, si sa che tira più...) e un b-movie, si salva del toro (+ espressivo quando in forma di solo testa) rispetto al buono di cui ignoro il nome ma che suppongo sia il settimo fratello caduto in disgrazia della famiglia baldwin, rispolverato per l'occasione. La manciata di secondi girata da tarantino (voci di corridoio dicono che nel prossimo harry potter farà un salto sul set a fare un rutto per poi scrivere nei titoli 'special guest ruttator') perlomeno fornisce all'episodio una ventata di ironia, cosa che manca in quasi tutto il film e che lo rende più pesante di quanto dovrebbe essere.
In conclusione, di buoni spunti, soprattutto a livello tecnico, ce ne sono molti, (sperando che il digitale non seppellisca comunque tutti) ma aspettiamo di vederli utilizzati in modo funzionale ad una trama di un certo spessore e non come i soli protagonisti.